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Corpo senza vita nel Tevere, è Mario De Angelis

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foto di repertorio
Galvanica Bruni

“Purtroppo hanno ritrovato papà nel Tevere”. Il triste annuncio è della figlia di Mario De Angelis, l’anziano scomparso il 3 febbraio dopo che le telecamere di un bus lo avevano ripreso mentre scendeva all’ultima fermata di via Orti della Farnesina prima di Ponte Milvio.

Il suo corpo, incastrato tra i tronchi all’altezza del ponte di Mezzocammino e in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato nel Tevere intorno alle 13 di oggi, martedì 18 maggio, grazie alla segnalazione di un pescatore.

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Per recuperare il corpo sono intervenuti gli agenti della Squadra Nautica della Polizia con il gruppo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Stando ad un primo esame del medico legale sembrerebbe che il corpo sia rimasto in acqua per molti giorni, forse portato dalla corrente. Il Magistrato ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

La triste vicenda

Mario De Angelis, 77 anni, si era allontanato a piedi dalla sua abitazione, in zona Pineta Sacchetti, il 3 febbraio scorso, poco prima delle 14. Era uscito di casa dicendo di voler andare a fare una passeggiata in Via Cola di Rienzo e, come anche confermato dalle tracce fiutate dalle unità cinofile di Polizia Roma Capitale, avrebbe percorso a piedi tutto il tratto di strada che va dalla sua abitazione alla fermata dell’autobus della linea 446.

Le ricerche, che inizialmente si erano concentrate proprio nel quartiere in cui l’uomo risiedeva, proseguirono subito dopo su Via Cassia all’interno del parco dell’Inviolatella Borghese, distante poche centinaia di metri da Corso Francia. E’ proprio in questa zona infatti, che poche ore dopo la sua scomparsa, la Polizia aveva localizzato il telefono dell’uomo. Le ricerche furono condotte dagli agenti della sezione Volanti supportati da un elicottero e da due squadre di pronto intervento dei Vigili del Fuoco in un’area caratterizzata da fitta vegetazione e anfratti.

Poco dopo si scoprì che De Angelis aveva sì preso il bus della linea 446 ma nella direzione opposta a quella che avrebbe dovuto portarlo a Cola di Rienzo. L’uomo aveva preso quella linea al contrario, scendendo dal bus alla fermata di Via Orti della Farnesina, poco prima di Piazzale Ponte Milvio, un minuto dopo le 15 dello stesso giorno della scomparsa. A confermarlo furono le immagini della telecamera installata sul bus.
Da quel momento di lui si perse ogni traccia. Oggi il tragico  ritrovamento.

Giulia Vincenzi

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