Ci sono voluti nove anni per togliere il catenaccio al portoncino della Torretta Valadier, nove anni in cui fiumi di parole sono stati scritti e detti sul tema. E ora pare proprio che la vicenda sia all’ultimo atto.
Anche se per il momento si parla solo di aperture straordinarie, contingentate, a numero chiuso, per una sola giornata al mese per i prossimi quattro mesi, il segnale è più che positivo e lo si attendeva dal 2012: la Torretta Valadier di Ponte Milvio tornerà ad offrire ai romani la sua stupenda vista dei tramonti sul Tevere.
La giornata inaugurale è prevista per sabato 5 giugno. Successivamente si terranno, da giugno a settembre, altre quattro giornate di visite guidate, ognuna con cicli di più gruppi al giorno, per massimo di dieci visitatori e due accompagnatori per ciascun gruppo. Il Municipio XV ha già pubblicato una “indagine per il reperimento di un’associazione culturale” interessata a realizzare l’evento inaugurale e i successivi cicli di visite guidate.
“Nel corso degli ultimi anni, il Municipio XV, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina, si è molto adoperato per rendere nuovamente fruibile la Torretta Valadier” spiega a VignaClaraBlog.it il mini sindaco Stefano Simonelli che però aggiunge: “Al momento, l’ingresso è comunque contingentato al solo svolgimento di visite guidate con un numero di visitatori ristretto da qui a fine settembre.”
Il problema resta sempre la certificazione antincendio per la quale pare sia stata chiesta una deroga. “Mi auguro – conclude Simonelli – di ottenere l’ok dal Vigili del Fuoco entro settembre in modo che le aperture da straordinarie diventino ordinarie e quotidiane“.
Mostre e matrimoni
La Torretta Valadier venne affidata alle cure dell’allora XX Circoscrizione nel lontano 1996. Dopo pochi anni il XX, nel frattempo diventato Municipio, ne fece un’area espositiva gratuita per artisti, un salotto culturale nel quale tenere anche reading, presentazione di libri, piccoli eventi culturali tutti ad ingresso gratuito per i cittadini.
Alle tre sale del primo e del secondo piano, il 25 febbraio 2012 se ne aggiunse una quarta, quella del piano terra con ingresso indipendente. Si trattava del Micro, museo in miniatura dedicato ai bambini che però ebbe vita breve.
Dulcis in fundo, ad ottobre 2013 il consiglio municipale decise di deputare la Torretta a location per matrimoni civili con un atto che venne pure recepito dal Campidoglio.
Ma di mostre e di artisti dal 2012 s’è persa memoria mentre i fiori d’arancio non sono mai sbocciati sotto l’arcata della Torretta.
La vicenda, nove anni di chiusura
La vicenda ha inizio a Febbraio 2012 quando la Torretta viene chiusa per un restyling interno. Costo per i contribuenti circa 50mila euro. Ma a inizio marzo, finiti i lavori, il portoncino su Ponte Milvio non viene riaperto per ordine della Sovrintendenza Comunale secondo la quale non esistono condizioni a garantirne l’uso degli spazi interni in sicurezza.
Scatta così un braccio di ferro fra quest’ultima e il Municipio. Secondo la Sovrintendenza, le criticità riscontrate riguardano la scala interna, i parapetti dei terrazzi con altezza inferiore alle norme di sicurezza, l’impianto dei parafulmini, gli intonaci ammalorati e le pianelle dei cornicioni a rischio di caduta.
Ma per gli uffici tecnici del Municipio, escluse le parti esterne degradate dalle intemperie, il problema non sussiste: gli spazi interni, in tema di sicurezza, sono pienamente fruibili tant’è che ai tempi del terribile terremoto dell’Aquila sono state fatte anche delle prove statiche sulla stabilità del manufatto senza nulla riscontrare.
Mentre il rimpallo di pareri continua, finisce il 2012 e bisogna attendere maggio 2013 perché a cura della Sovrintendenza prendano il via i lavori esterni.
“I lavori sono partiti – parole del sovrintendente Umberto Broccoli – ed entro la fine di giugno l’opera di restauro sarà completata”. E infatti, mentre sottolinea che il fatto è “un segnale importante che mette fine a ogni polemica sul degrado a Ponte Milvio” gli operai rimuovono i cornicioni pericolanti ripristinando intonaci e stuccature.
E con la fine di giugno 2013 arriva la fine dei lavori: la Torretta Valadier è più bella e più splendente che pria. E allora, cosa osta a riaprirla? Perché negare ai cittadini quella stupenda vista dei tramonti sulla piazza e sul Tevere? Perché la scala non è ok. E così, a causa della querelle sulla scala interna la Torretta resta chiusa. Pare che per sistemarla secondo le indicazioni che piovono dall’alto servano circa 20mila euro, denaro mai trovato nelle pieghe del bilancio comunale e municipale di allora.
Passano gli anni e arriviamo al 2016. In XV si chiude una consiliatura e se ne apre un’altra e pochi mesi dopo – siamo a febbraio 2017 – alcuni consiglieri municipali di maggioranza esultano sui social: “la Torretta verrà riaperta prestissimo!” Improvvida previsione.
A giugno dello stesso anno infatti, il presidente del XV Stefano Simonelli, intervistato da VignaClaraBlog.it, così dichiara: “gli annunci di febbraio fatti da alcuni consiglieri della maggioranza sono stati un eccesso di entusiasmo… in realtà i problemi tecnici e di sicurezza da superare non sono pochi per cui dico ‘se‘ e non ‘quando‘ verrà riaperta occorrerà prima decidere anche la destinazione, che uso farne: riaprirla per riaprirla non serve a nulla“.
Si viene infine a sapere che l’ultimo ostacolo alla riapertura è la mancanza del certificato antincendio. E così, fra scale contestate e certificati che mancano cala un velo sulla vicenda e passano altri quattro lunghi anni durante i quali della Torretta non si parla più. Fino ad oggi.
Claudio Cafasso
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Meglio tardi che mai. nel genn 2017 il Pres. Simonelli dichiarò alla Consulta dei Comitati del XV Municipio che la torretta si sarebbe aperta entro l’anno, sono passati più di 3 anni, ma va bene così.
Adesso speriamo che in questa struttura si possano organizzare un’area espositiva ed eventi culturali degni del suo grande pregio, posta com’è a guardia di un monumento unico al mondo, un ponte del 107 a.C., più volte restaurato ma restato sostanzialmente nella sua architettura originaria, che è stato per 2000 anni l’unico accesso solido a Roma per chi proveniva da Nord.
Vorrei suggerire una esposizione che illustri la storia di questo Ponte, esistono molte stampe che illustrano com’era il Ponte nei secoli passati, e tante foto e filmati del Ponte dei giorni nostri.