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Un tram piazza Mancini-stazione Vigna Clara all’orizzonte

tram 2
Galvanica Bruni

Partita la gara per la progettazione di 33 chilometri di nuove linee tram per Roma: sette collegamenti divisi in cinque lotti. Sono tutti progetti previsti nel Piano urbano della mobilità sostenibile.

La gara è stata indetta dall’agenzia Roma Servizi per la Mobilità srl, è stata pubblicata oggi, 23 aprile, sulla Gazzetta Ufficiale e la scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 19 maggio 2021.

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La sindaca Virginia Raggi così commenta l’annuncio: “Realizziamo una nuova rete di infrastrutture per Roma. In questo modo facciamo un altro passo in avanti per rendere più capillare ed estesa la rete tranviaria della Capitale. Diamo priorità alle ‘opere su ferro’, interventi che i cittadini aspettavano da decenni per dotare la nostra città di infrastrutture funzionali e moderne.

Al via dunque la progettazione. Dalla tranvia della Musica alla nuova linea Barletta-Clodio; dalla metrotranvia linea H Anagnina-Torre Angela, al prolungamento della linea G oltre Tor Vergata; dalla tranvia Tiburtina-Ponte Mammolo fino al nuovo collegamento per il Parco dell’Appia Antica.
E, dulcis in fundo, la linea Piazza Mancini-via Flaminia-Corso Francia-Stazione Vigna Clara.

Un tram Piazza Mancini-stazione Vigna Clara

Il progetto di questa possibile linea tramviaria – un naturale prolungamento dell’attuale linea 2 – è stato elaborato dall’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico che nel 2018 lo ha formalmente presentato al PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile lanciato dal Campidoglio nel 2017.

Il progetto ipotizza che da piazza Mancini il tram prosegua attraversando il Tevere su un nuovo ponte piuttosto che su Ponte Duca d’Aosta e da lì, seguendo il lungotevere, passi per Piazzale Ponte Milvio, via Flaminia (da pedonalizzare), Corso Francia per attestarsi infine alla stazione Vigna Clara, consentendo così ad un maggior numero di persone di raggiungere la stazione senza intasare la zona circostante.

Stando agli estensori del progetto presentato al PUMS, “il tram consentirebbe anche la riqualificazione della zona di Ponte Milvio, allontanando il disordine e migliorando l’accessibilità…Si potranno creare zone a traffico limitato ed isole pedonali” e la zona sarebbe servita da “un’isola trampedonale in via Flaminia,  tra Piazzale Ponte Milvio e Corso Francia“.

Passare per piazzale Ponte Milvio? Pedonalizzare via Flaminia? Roba da far tremar i polsi anche ai più esperti urbanisti che si cimenteranno nella progettazione da presentare entro il 19 maggio.

E dopo tale data cosa accadrà? Lo spiega Pietro Calabrese, assessore capitolino ai trasporti: “Contiamo di presentare i progetti quando saranno pubblicati i prossimi avvisi del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e  di ottenere anche le risorse del Recovery plan. Al momento la realizzazione delle opere è perfettamente coerente con il cronoprogramma previsto nello scenario del nostro piano della mobilità sostenibile”.

Giulia Vincenzi

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14 COMMENTI

  1. Passare una linea tranviaria in via Flaminia “Vecchia” da Ponte Milvio a Corso Francia. E un nuovo ponte sul Tevere. Mi sembra più fattibile la funivia “Virginia”…..

  2. La linea tram p.zza Mancini / stazione di Vigna Clara dovrebbe dunque passare per quell’angusto tratto di via Flaminia Vecchia che collega p.le Ponte Milvio a Corso Francia, a brevissima distanza dai palazzi che la fiancheggiano sui due lati e con immaginabili problemi al traffico automobilistico per chi abita in zona. Non è difficile ipotizzare futuri ricorsi al TAR, e la vicenda della Stazione di Vigna Clara lascia già da ora immaginare tempi biblici per realizzare quel progetto.
    Non sarebbe intanto il caso di prevedere l’incremento delle corse sulla linea bus 200 che già sostanzialmente collega p.zza Mancini con la Stazione Vigna Clara (fermata su Corso Francia, a pochi metri di distanza) sempre che quest’ultima entri veramente in servizio?

  3. Loro si che dovrebbero VERGOGNARSI! Buttano sul piatto a ridosso delle elezioni per il sindaco progetti fantascientifici da realizzare MAI! Un nuovo ponte sul Tevere…isole pedonali dove c’è un traffico bestiale…un tram in un budello come Via Flaminia….Per il collaudo di un ponticello di legno lungo 3 metri i residenti di Roma Nord aspettano da 2 anni figuriamoci un’opera di questa portata…E con quali soldi? Il recovery-plan? Al Consiglio d’Europa non sono mica dei gonzi come noi….

  4. In linea di principio sono molto favorevole a qualsiasi incremento e miglioramento del servizio di trasporto pubblico. In qualsiasi città del mondo, da secoli, si lavora molto sottoterra con le metropolitane ma questo a Roma, per ragioni che attengono più al soprannaturale che all’ingegneria, non risulta possibile. E dunque andiamo avanti con il tram, per ora… solo che, rispetto al progetto in questione, avrei qualche perplessità: non è bastato l’insegnamento della linea 2 da Mancini a Piazzale Flaminio? Il raggio delle curve dei mezzi in uso a Roma (quelli lunghi) deve essere molto ampio per evitare problemi di stabilità ed attrito… e poi… una corsia “doppia” di linea tranviaria di quanto ridurrà la “portata” veicolare di Corso Francia, già molto trafficato oggi, senza restringimenti? C’è davvero bisogno del tram per ri-qualificare la zona di Ponte Milvio? E tutto questo per portare persone ad una stazione fantasma, per una linea fantasma in attesa della quale stiamo tutti invecchiando…

  5. ahahahahahahah capolinea dove? corso francia con il sottopassaggio per le auto, gli alberi ed i ponti pedonali? ahahah ancora c’è qualcuno che ci crede? diventerò vecchia e sentirò ancora questa bugie?

  6. A mio modesto avviso, fra i tanti eventuali futuri ricorsi giustificherei quelli della clinica Villa del Rosario (ma non per presunti rumori e vibrazioni!) per l’intralcio alle ambulanze e dei Carabinieri che stanno al disopra di Mondi per l’intralcio ai loro mezzi. L’unica locazione per il capolinea sarebbe quella di Via De Viti De Marco…. Lascio immaginare l’intralcio al traffico entrante ed uscente da Corso di Francia e di Via Cassia! Condivido Sor Chisciotte che pone il problema del raggio delle curve ed approvo l’idea di Vanni di intensificare le corse del 200.

  7. Indibbiamente siamo in periodo pre-elettorale del sindaco. A parte l’estrema difficoltà a realizzare l’opera, sarebbero necessari 3-4 sindaci per completare il prolungamento del tram il vero dubbio è sull’utilità che, secondo me, è tutta da dimostrare. In generale sono estremamente favorevole ad investire nelle infrastrutture romane che migliorino la qualità della vita dei cittadini, ma anche l’estetica della città però, sinceramente, non credo che questo sia il caso. In sostanza il gioco non vale la candela.

  8. E’ un progetto assurdo che poteva venire in mente solo a una giunta del genere: il ponte sul Tevere, l’attraversamento di via Flaminia…A parte il fatto che l’allungamento del percorso renderebbe la linea 2 meno efficiente di quella attuale, ma ve lo immaginate far passare i convogli lungo quello stretto tratto di via Flaminia dove vi sono Carabinieri, una clinica, il vicino mercato di Via Riano, per non parlare dei vari locali e dei residenti che non si sa come potranno accedere alle proprie abitazioni! E il ponte sul Tevere? Quanti anni e quanti soldi si spenderanno per realizzare un’opera per un’infrastruttura che poi magari non partirà mai per gli evidenti problemi che comporta? Siamo nel XXI secolo e oggi ci sono valide alternative ai tram che non necessitano la posa di binari e di linee aeree di alimentazione: soni i nuovi autobus elettrici, in particolare molte ditte oggi realizzano autobus elettrici (non filobus) con vagoni snodabili che sono molto più pratici dei tram in quanto basta realizzare semplicemente dei corridoi protetti: basterebbe un servizio di collegamento con autobus simili fino alla stazione Roma Nord di Piazza Euclide per dare al quadrante un sistema rapido ed ecologico per raggiungere il centro in pochi minuti; i tram sono un mezzo di trasporto del xx secolo, ormai superato dalla tecnologia, e solo un sindaco amante delle funivie poteva concepire una scemenza simile.

  9. A Mauro. Sono d’accordo con te: ma mi lascia molto perplesso l’idea del collegamento con piazza Euclide visto lo stato preagonico della Roma Nord. Basterebbe aumentare la frequenza della linea 200, magari impiegando nuovi autobus come dici tu. Quanto ai cordoli…non lo so visto le condizioni di traffico di Corso di Francia.

    • C’è un progetto (a quanto pare il cantiere è già stato avviato) per il rifacimento della stazione Roma Nord di Piazzale Flaminio e per i miglioramento del servizio metropolitano (attualmente ha una frequenza di un treno ogni 15 minuti). Prima del lock down mi è capitato di prendere a Corso Francia al volo il 223 (che oggi ha un servizio pessimo con frequenze di quasi una corsa ogni 20/30 minuti) e in pochi minuti scendere alla stazione di Piazza Euclide: non ho mai aspettato più di 10 minuti per il treno (passano le corse del servizio metropolitano da Labaro ma anche quelle ch partono da Viterbo) e una volta salito in due minuti (precisi) ero già a Piazzale Flaminio. Con un investimento contenuto (bus navetta, anche senza corridoi protetti, e qualche treno in più sulla tratta metropolitana per portare la frequenza a 10 minuti) potremmo ritrovarci una stazione di metro a pochi minuti di bus.

  10. L’idea è suggestiva ma rischia di creare confusione a chi di solito preferisce il mezzo privato e soprattutto ai turisti.
    Troppe tipologie di trasporto.
    Potenziare l’esistente, completare il cosiddetto anello e localmente puntare sulla stazione Monte Mario potrebbe aiutare la mobilità sostenibile senza la confusione di una sconfinata offerta di mezzi locomozione.

  11. Ancora non si è capito che l’unica cosa utile e da farsi, in una città come Roma, è una rete di metro che colleghi tutte le zone della città, specialmente la nostra che è tagliata fuori. E non mi venissero a dire che il problema sono i reperti archeologici perché la stanno facendo persino a Napoli dove certo non mancano!

  12. Spero che il recovery plan serva per produrre progetti concreti e necessari e non a prestarsi ai voli pindarici di progettisti – spesso scollegati con la realtà sociale

  13. Progetto a dir poco orribile sotto tutti i punti di vista : impatto ambientale per via Flaminia e relativi locali, clinica e hotel ( pedonalizzata ahahaha, e come, aggrappati ai palazzi ?) per Corso Francia (già congestionato per il traffico automobilistico in entrata e in uscita) , difficoltà realizzative ( un nuovo ponte sul tevere ? che sorregga una linea tranviaria ? ….progetto tale da arenarsi fra fiumi di ricorsi per decenni, lasciando penosamente cantierizzata una fetta importantissima di Roma nord!!!!!!!!) Piuttosto incrementassero le linee metro sotterranee come in tutte, dico tutte le città del mondo, e i bus elettrici magari piccoli e frequenti , costruissero piste ciclabili fra Cassia – Corso Francia e Flaminia …. spendendo molto meno ma a vantaggio vero della città! A meno che questo faraonico progetto non serva solo come al solito a far ingrassare, stavolta a spese del Recovery plan, qualche consorzio di architetti ingegneri e costruttori ( e i loro referenti politici ) che una volta intascati i soldi lasceranno tutto peggio di prima ( città dello sport alla Vela e altre porcherie del genere ) . Io non sono affatto contro lo sviluppo della mobilità sostenibile , prego che quanto prima decolli la mitica stazione di Vigna Clara, plaudo a tutte le piste ciclabili del mondo anche se levano spazio ai parcheggi ma…..questo proprio no!!!

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