Home CRONACA Dare la sveglia a Piazza Bainsizza? Ci pensano i cinghiali

Dare la sveglia a Piazza Bainsizza? Ci pensano i cinghiali

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Galvanica Bruni

Un tempo, neanche troppo lontano, ad annunciare il sorgere del sole c’erano i galli che con il loro canto manifestavano l’arrivo dell’alba.

Addirittura c’è chi, come un gruppo di ricercatori giapponesi dell’università di Nagoya, ha deciso di dedicargli uno studio per capire se il “chicchirichì” del re del pollaio sia semplicemente una risposta agli stimoli esterni o invece dipenda da un orologio biologico interno che permette a questi animali di sapere che ora del giorno sia.

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Ma i galli, sottoposti per 14 giorni consecutivi a luce artificiale costante, in barba agli studiosi hanno dimostrato di cantare ogni 23 ore indipendentemente che sia alba o tramonto.

Così ora, per compensare la delusione sull’esibizione dei colleghi dalla cresta scarlatta, a dare la sveglia ai romani ci pensano i cinghiali.

Fino a qualche anno fa non era difficile incontrarli nei quartieri a ridosso dei grandi parchi, come Veio, e delle riserve Naturali, come l’Insugherata, ma poi a poco a poco, e neanche troppo lentamente, hanno letteralmente invaso i centri abitati, incuranti del via vai di cittadini e mezzi di trasporto e soprattutto indifferenti a ciò che gli accade intorno.

Cinghiali a piazza Bainsizza

E a dimostrarlo una foto scattata all’alba di oggi: un delizioso ritratto di famiglia di mamma e papà cinghiale che con il loro figlioletto se ne vanno a spasso alle 5 del mattino per Piazza Bainsizza, in pieno Quartiere delle Vittorie, attraversando diligentemente sulle strisce pedonali.

Come ci siano arrivati proprio non si sa, ma certamente per trovarsi al centro di Roma la loro passeggiata deve essere iniziata in piena notte. Potrebbero essere scesi dalla Riserva di Monte Mario e imboccata Circonvallazione Clodia essere arrivati in Prati. Oppure potrebbero aver scelto la via di Roma Nord e essere risaliti dalla ciclabile che costeggia il Tevere e passa per Ponte Milvio.

D’altronde Roma è circondata dal verde e loro, i cinghiali, ci vanno a nozze. I tre che questa mattina, proprio al termine del coprifuoco notturno, attraversavano cautamente la piazza sulle strisce pedonali, sono però solo gli ultimi di un elenco che si fa sempre più lungo e che vede ormai cinghiali di ogni età preferire le vie asfaltate della città invece che la campagna.

Ora però, ironia a parte, il “problema” cinghiali su Roma Nord è diventato a dir poco ingestibile e in molti casi un pericolo per l’incolumità della popolazione.

Cinghiali in libertà

Solo pochi giorni fa l’ennesimo incidente scampato per alcuni automobilisti sul salitone di Via Cassia Nuova che in corsia di sorpasso sono riusciti ad evitarne uno assai grosso; sbucato all’improvviso dal Parco dell’Inviolatella Borghese ha attraversato le due carreggiate a tutta velocità, costringendo i mal capitati a inchiodare bruscamente con le loro auto.

Episodi di questo tipo sono ormai all’ordine del giorno, tanto da costringere i residenti a rimanere costantemente in allerta durante la guida; non sono neanche pochi gli incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto automobilisti e cinghiali.

Non si contano invece più – da molti considerata ormai la norma a tal punto di interpretare lo scodinzolio delle loro code proprio come si fa come i cani – gli incontri fatti con gli animali selvatici a qualunque ora del giorno e della notte per le strade di quartiere. Non solo nei pressi dei cassonetti della spazzatura, ma anche a passeggio nei giardinetti, nei parcheggi dei supermercati, lungo i marciapiedi. Addirittura il 2020 si è chiuso con i cinghiali in visita nel giardino di una casa generalizia di Via Cortina d’Ampezzo.

Avanti a forza di tentativi

Innumerevoli i tentativi, molti dei quali contro ogni etica animalista, per allontanarli dalla città, tutti finora serviti a poco.

Ultima, ma non per originalità, è l’asta dei cinghiali vivi proposta dall’Ente Regionale RomaNatura per gli esemplari catturati nelle Riserve naturali dell’Insugherata e della Marcigliana. Un euro al chilo per ogni cinghiale fermato. Immancabili nelle aree verdi di Roma Nord le gabbie trovate dai guardia parco innescate e pronte alla cattura e addirittura episodi di tele narcotizzazione e abbattimento degli animali.

Proposto anche l’incremento della segnaletica stradale che indichi il pericolo di e l’installazione di dissuasori elettronici di velocità, che possano indurre gli automobilisti a rallentare e a non superare i limiti vigenti.

E’ di settembre 2019 invece la delibera della giunta capitolina che sancisce il destino della Sus Scrofa Linnaeus, che andrebbe abbattuta o nel migliore dei casi catturata e trasportata verso macelli autorizzati, istituti faunistici recintati o allevamenti.

In caso di necessità poi la fantasia va oltre l’immaginazione ed ecco che a Tomba di Nerone sono stati improvvisati veri e propri zoo dedicati ai cinghiali, ormai padroni del quartiere. Insomma, al momento nessuna proposta sembra essere la soluzione e loro intanto se ne vanno indisturbati a passeggio per la città e, come di dovere, scodinzolando.

Ludovica Panzerotto

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7 COMMENTI

  1. Non ne possiamo più. I cinghiali, più del covid, limitano la libertà dei cittadini. La lotta fra pseudo enti di tutela degli animali impedisce che si torni alla normalità.
    BASTA. BASTA. BASTA. La paura di portare fuori il cane. La paura di incontrare, come spesso accade, cinghiali a qualsiasi ora quando si torna a casa, la paura nell’attesa che ritornino i figli e le figlie. Non dei violentatori o rapinatori ma dei CINGHIALI. Non è più accettabile. Chi deve risolvere il problema?
    Lo faccia subito prima che avvengano tragedie, come purtroppo già accaduto.

  2. la colpa non è degli animali, ma degli uomini che li hanno ibridati e quindi si sono moltiplicati, ed anche la mancanza di pulizia vicino ai cassonetti e lungo le strade, ecco perchè preferiscono le strade della città !! le misure adottate sono state tutte sbagliate ( come quella orrenda e vergognosa soluzione di vendere gli animali a peso !!) ed a danno di poveri animali colpevoli solo di essere nati !noi animalisti in alcune città abbiamo risolto il problema con il cibo sterilizzante ,il numero degli animali è diminuito ed è una soluzione innocua per loro…forza sindaco cominci a fare qualcosa per questa città in maniera intelligente e non crudele… le denunce di maltrattamento ed uccisione di animali sono già partite!!

    • Mi piacerebbe tanto vederli nel tuo giardino i cari cinghialoni, tra i tuoi cani e le tue aiuole! Ma certamente al massimo hai un balcone, da cui ti godi lo spettacolo dei cinghiali che sfondano le recinzioni scavano in ogni aiuola, minacciano persone, bambini e animali domestici, impediscono l’uso del verde, distruggono cassonetti ecc. Ma tu ti godi lo spettacolo della “Natura”! Vergognati. E almeno fai una proposta vera e non solo slogan di principio. Forza, ce la puoi fare anche tu, che sei cosi svelta ad accusare sempre gli altri!
      Eodele Bellisario

  3. @Eliana Zaglia : potrebbe spiegarci per favore la storia dell’ibridazione dei cinghiali ? Come si chiama l’animale risultato di questo incrocio ? Unicorno ?

  4. Cara la mia Eodele che necessità c’è di dire ad una persona VERGOGNATI solo perchè prende le difese degli animali? Anche se sono cinghiali e molesti…..tra l’altro neanche ti rendi conto che avete entrambe ragione. Gli animali selvatici (protetti in Italia per legge) vanno tutelati alla stessa maniera di come va tutelata l’incolumità e la proprietà. delle persone. Se c’è qualcuno che deve vergognarsi non è certo Eliana ma chi ha il compito (sempre per legge) di fare in modo che i cinghiali rimangano confinati nelle campagne, boschi e aree protette. Se poi questa persona e i suoi collaboratori non ne sono capaci allora lasciano il loro bell’incarico per giunta ben pagato e vanno a casa, o cambiano lavoro, o emigrano o si limitano a fare la calzetta. La VERGOGNA è tutta loro.

  5. Divertenti le varie e, purtroppo molto frequenti, foto di cinghiali a Roma Nord. Questo fin quando qualcuno non si ammazzi investendone uno o anche un’aggressione sotto casa. Sembra che la razza autoctona nostrana si sia incrociata con una razza balcanica (scura) che prolifica 10 cuccioli a botta.
    Direi che è ora che si ritenga responsabile dei danni il Comune di Roma.

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