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Il sogno di Roma Nord: una greenway a costo zero

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immagine di repertorio
ArsBiomedica

Torniamo ad occuparci della Valle della Crescenza ma questa volta per illustrare un progetto particolarmente interessante che vorrebbe la creazione di un lungo percorso ciclo-pedonale, una greenway all’interno dei territori del Parco di Veio.

Una greeway da realizzare praticamente a costo zero e che metterebbe in contatto l’area archeologica dell’antico borgo di Veio con la città, attraverso un corridoio naturale di straordinaria bellezza.

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L’idea, che tra l’altro fa riferimento ad una ipotesi di  “collegamento” già delineata nel Piano Regolatore del 1962 e recepita nel Piano di Assetto dell’Ente Parco, è molto semplice: sfruttare il tracciato del collettore fognario che Acea-Ato2 sta attualmente  realizzando  per farne un percorso  ciclo pedonale.

Sfruttando i lavori in corso

Il nuovo collettore in costruzione, partendo da Via Prato della Corte, a Isola Farnese,  si snoda nelle campagne seguendo il corso dei fossi Piordo, Valchetta e Cremera fino ad immettersi nel secondo tronco del collettore della Crescenza all’altezza del GRA; e proprio usando le carrozzabili di servizio utilizzate per la posa e la movimentazione dei collettori e le conseguenti aree di esproprio con le relative servitù di passaggio, si potrebbe realizzare un percorso a fondo naturale praticamente a costo zero o quantomeno con una spesa molto contenuta.

Un progetto che fino ad oggi non è stato possibile realizzare per le difficoltà poste dalla chiusura, spesso abusiva, degli antichi tracciati di campagna e per la presenza di alcune proprietà private.

Un ostacolo che i lavori del lungo collettore – in parte eseguiti anche con l’uso di una “talpa meccanica” – di fatto eliminerebbero perché la greenway ciclopedonale potrebbe essere realizzata prima della rinaturalizzazione completa delle aree di cantiere.

Una greenway di raccordo

Questo “collegamento verde” peraltro presenta l’indubbio vantaggio di mettere in sistema una fitta rete di sentieri e di aree di grande interesse naturalistico; non solo il tracciato intercetterebbe a nord  la Via Francigena e la sentieristica di alcuni  comuni (Castelnuovo, Morlupo, Formello, Sacrofano, Campagnano) ma attraverso la Valle della Crescenza e la Via Veientana permetterebbe di raggiungere il Parco Volusia, sulla Cassia,  e di conseguenza la Riserva dell’Insugherata e di toccare i terreni del Centro per la Ceriagricoltura e quindi l’Inviolatella Borghese.

Sarebbe inoltre una importante tessera di quel grande mosaico costituito dalla “Regina Ciclarum”, la futura ciclovia del Tevere con un percorso di oltre 444 chilometri attraverso 4 regioni e la Capitale.

Ma la cosa più importante è che la greenway permetterebbe a ciclisti, a trekker, a semplici amanti della natura di attraversare con una certa agevolezza un territorio di straordinaria bellezza con cui oggi non sempre è possibile entrare in contatto.

Grandi bellezze poco conosciute

E’ sufficiente percorrere anche in auto il tratto iniziale della Via Giustiniana e via Anna Foà per rendersi conto di quanto sia bella questa campagna fatta di straordinari paesaggi, campi verdissimi, macchie di querce e sughere e poi di antichissimi casali, fontanili e guglie di tufo.

Un paesaggio che lascia davvero stupiti per la sua grazia ma anche naturalezza; si stenta a credere che a pochi chilometri dal traffico e caos della Via Cassia ci sia un territorio agreste incontaminato dove tra l’altro è possibile acquistare prodotti agricoli o miele, in questo caso, sicuramente genuino.

La petizione

Oggi attraversare questa magnifica campagna non è facile; certo lo si può fare seguendo il corso dei fossi o inventandosi il tracciato lungo vecchi sentieri che la vegetazione ha oramai ricoperto; ma la creazione di una grenway, da realizzare con poca spesa e in tempi peraltro rapidi, sarebbe più che una idea  un’opportunità da non perdere assolutamente.

Quello che oggi appare un sogno (ma neanche tanto) e potrebbe diventare realtà è oggetto di una petizione indirizzata alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al presidente dell’Ente Parco di Veio, Giorgio Polesi. Per sottoscriverla è sufficiente cliccare qui.

Francesco Gargaglia

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6 COMMENTI

  1. A me basterebbe che rendessero accessibile il parco dell’Insugherata, con un accesso a via Fabbroni…Hanno speso soldi per sistemarlo e dopo svariati anni praticamente ancora non ci va nessuno!

    • non è il parco dell’insugherata ma il parco dell’inviolatella borghese. comunque concordo è essenziale e renderebbe la zona molto pià vivibile.

  2. E basta con questo inglese ovunque buttato là perché fa figo e moderno ! Un sano “Strada verde” nella bella lingua de noantri proprio no ??

  3. Dire ottima idea è poco, la cosa deve divenire realtà. E sarebbe bene che tutte le liste e i partiti che si presenteranno alle ormai prossime elezioni comunali e municipali avessero questo progetto in programma. La mia parte politica lo farà senz’altro.
    Roma e Veio si sono confrontate nella storia e per un momento si è rischiato che l’intera cittadinanza di Roma di trasferisse a Veio. C’è voluto Furio Camillo e l’ HIC MANEBIMUS OPTIME dello storico anonimo centurione per non far cambiare corso alle vicende della nostra città.
    Molte quindi le ragioni per plaudire all’idea e cercare di trasformarla in realtà.

  4. Buongiorno a tutti, mi chiamo Fabrizio, sono io che ho lanciato la petizione, in realtà non facendo altro che convogliare su sito “change.org” il desiderio che già esisteva da parte di tantissimi amici e cittadini.
    Innanzitutto un plauso a VignaClarablog che è da sempre attento alla tematiche ambientali del nostro territorio e sa ascoltare i cittadini.
    Per quanto riguarda l’Insugherata/Francigena, per fortuna è diventata una realtà fruibile e ben conosciuta dai residenti e dai pellegrini che la percorrono. Se la manutenzione lascia a desiderare vi ricordo l’appuntamento di retake del 18 aprile già comunicato in queste pagine
    https://www.vignaclarablog.it/2021041498391/cassia-1081-domenica-grande-evento-retake-roma-nord/?fbclid=IwAR03EIZalX0efSMxILarOO26KjPpehfsjJ0Mu-Y79L96WQ2dO_dUt1hnW9E

    … mentre per il discorso che riguarda la “Greenway di Veio”, ha ragione Bruno Rosi: è per adesso un sogno che deve diventare realtà. Un’idea che, tra l’altro, coincide con il piano di assetto Paesaggistico del Parco di Veio (https://parcodiveio.it/piano-di-assetto-pda/). Ci sono già quindi i riferimenti giuridici/paesaggistici ma manca la dovuta “pressione” nei confronti dei nostri amministratori locali per creare la vera e propria “spina dorsale sentieristica” che percorra il parco di Veio da Nord a Sud.

    Per questo è importante aderire e far crescere nei numeri la petizione. Solo così l’amministrazione capitolina potrà ascoltarci … e credo che, avvicinandosi le prossime consultazioni elettorali amministrative, le forze politiche del territorio non potranno rimanere insensibili se il numero delle adesioni risulterà alto.

    E, credo anche, più in generale, che tutta la politica, anche nazionale, da ora in avanti dovrà ascoltare istanze simili a questa. Perchè anche se tale iniziativa potrà sembrare troppo “particolare” e limitata rispetto ai tanti temi importali che riguardano la salvaguardia dell’ambiente di Roma, ritengo tuttavia che sia anche un piccolo segnale, una piccola sfida di tutele dell’ambiente che si muove all’interno di una campagna di sensibilizzazione più vasta e che riguarda la vivibilità e la sostenibilità delle nostre città.

    Cordialmente

    Fabrizio Colosimo

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