Home CRONACA Cassia, è Maddalena Urbani la ventenne morta per sospetta overdose

Cassia, è Maddalena Urbani la ventenne morta per sospetta overdose

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Duca Gioielli

Sarà effettuata domani, lunedì 29 marzo, l’autopsia sul corpo della ventenne trovata morta in un appartamento di via Vibio Mariano, a Tomba di Nerone, sabato 27.

Il medico legale dovrà chiarire se la giovane è morta per overdose, così come al momento si suppone, e in caso positivo quali sostanze abbia assunto e se queste possano essere state tagliate con sostanze tossiche.

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E quella ragazza ha ora un nome: Maddalena Urbani, figlia del professore Carlo Urbani, medico e microbiologo che per primo identificò e classificò la Sars di cui rimase vittima lui stesso nel 2003.

Il fatto

Sulla morte della giovane da ieri indagano gli investigatori della Squadra mobile, guidata da Luigi Silipo, in collaborazione con i colleghi del commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Luca Cosimati, che a lungo hanno ascoltato il siriano di 62 anni agli arresti domiciliari per spaccio e nel cui appartamento è deceduta Maddalena.

Sono da poco passate le 13.30 di sabato 27 marzo quando dal civico 14 di via Vibio Mariano, quartiere Tomba di Nerone sulla Cassia, parte una chiamata al 112 con richiesta d’intervento per una ragazza che si è accasciata sul pavimento priva di sensi.

In pochissimi minuti arrivano i sanitari del 118 che trovano però la ragazza già morta. Sono loro ad avvertire la Polizia; subito dopo sul posto arrivano gli uomini del Flaminio Nuovo, la cui sede in piazza Azzarita è poco distante, e poi gli agenti della scientifica per gli usuali rilievi e per repertare impronte, effetti personali e altri elementi fra i quali pare siano state trovate tracce di droga.

Gli interrogativi

Diversi gli interrogativi che si pongono gli investigatori e che sono stato oggetto di domande al 62enne siriano.

Da quanto tempo Maddalena Urbani era nel suo appartamento, come e perchè si conoscevano, quali sostante ha assunto, chi gliele ha fornite. E ancora, c’erano o no altre persone al momento del malore? E se sì, chi sono e perchè si sono allontanate prima dell’arrivo del 118?

Già da ieri, all’appartamento di via Vibio Mariano sono stati posti i sigilli a seguito di un provvedimento di sequestro. A quanto si apprende oggi la Scientifica potrebbe tornarci per ulteriori approfondimenti con i quali tentare di dare risposte agli interrogativi.

Chi era il prof. Carlo Urbani

Nato nel 1956 in provincia di Ancona e morto a Bangkok nel marzo del 2003, è stato un medico e microbiologo noto per esser stato il primo a identificare e classificare la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, Sindrome Respiratoria Acuta Grave) o “polmonite atipica”, la malattia al centro dell’epidemia esplosa in Estremo Oriente tra il 2002 e 2003 che provocò 774 vittime accertate, tra cui lui stesso.

Carlo Urbani era sposato ed era padre di 3 figli, Maddalena era la più piccola. Si era laureato in medicina all’università di Ancona, e aveva compiuto gli studi di specializzazione lavorando sulla malaria e sulla parassitologia medica. Era un esperto di malattie dovute a parassiti nei bambini in età scolare. E’ stato anche presidente di Medici Senza Frontiere-Italia.

Quando è morto, il 29 marzo del 2003, aveva 46 anni, e dopo aver lavorato in programmi di salute pubblica in Cambogia e Laos, la sua sede di lavoro era ad Hanoi, in Vietnam. Là ha identificato il primo focolaio della Sars in un uomo d’affari americano che era stato ricoverato nell’ospedale cittadino. La sua segnalazione precoce sulla nuova malattia mise in allerta l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Due settimane dopo venne colto da febbre e rimase lui stesso vittima della sua scoperta.

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