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Cinghiali dell’Insugherata all’asta a un euro al chilo

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immagine di repertorio
Galvanica Bruni

A Roma i cinghiali vanno all’asta a un euro al chilo. L’Ente Regionale RomaNatura ha messo infatti all’asta esemplari catturati vivi nelle Riserve naturali dell’Insugherata e della Marcigliana.

Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) spiegando come «anche in Regioni e Comuni dove le amministrazioni si dichiarano “ambientaliste”, ancora si ricorre a procedure amministrative non etiche nelle quali gli animali sono considerati meri oggetti».

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«L’apertura delle buste si è svolta lo scorso 9 marzo», dichiara la delegata dell’Oipa di RomaRita Corboli. «Nella gestione della fauna della capitale e della Regione Lazio ancora siamo molto lontani dal recepimento del Trattato di Lisbona del 2007, che tutela gli animali in quanto “esseri senzienti”».

L’asta di RomaNatura non è un caso isolato. Una analoga si è svolta lo scorso ottobre indetta dall’Ente Parco di Veio. «Cedere all’asta cinghiali vivi  catturati in parchi protetti per farne carne da macello in aziende venatorie o  allevamenti a scopo alimentare è quanto meno discutibile – sottolinea l’Oipa di Roma -. Chiediamo alla Regione Lazio e agli enti di gestione delle riserve che non si ricorra più a queste procedure e che si passi a una gestione etica della fauna della nostra Regione perché questa è di proprietà indisponibile dello Stato, cioè di tutti i cittadini, la stragrande maggioranza dei quali è contraria alla caccia e, immaginiamo, anche alla cattura di animali vivi destinati ad andare all’incanto».

“Ricordiamo – conclude l’Oipa – cosa stabilisce il Trattato di Lisbona all’articolo 13:  Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale”.

L’Oipa invita quindi la Regione Lazio e gli enti gestori dei parchi e delle riserve protette a riflettere e a cambiare passo dimostrando un maggiore rispetto per gli animali tutti.

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3 COMMENTI

  1. I cinghiali dell’Insugherata entrano nel giardino di casa, scorrazzano di notte tra le auto parcheggiate, sventrano i cassonetti, minacciano gli animali domestici e talvolta li feriscono, Sino indignato per l’atteggiamento delle associazioni ambientaliste che non sanno fare altro che invocare principii ma non offrono alcuna soluzione. Vergogna!

  2. Invito tutti gli animalisti a venire a prendere questi benedetti cinghiali e liberare il nostro quartiere! Non ne possiamo più! Cassonetti buttati in terra, feci maleodoranti, zecche che ricoprono il loro manto e le loro grida quando litigano per il cibo (pane e pizza soprattutto) che incauti samaritani lasciano per loro. Basta! Devono stare nel loro habitat e lo dico proprio per loro

  3. Gli animalisti invece di parlare venisero a prendere i cinghiali che stanno facendo tanti danni e li portassero a casa loro come animali domestici… BASTA CHIACCHIERE E LAMENTI, SI DEVE PASSARE AI FATTI

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