Home ATTUALITÀ Cesano, “basta mezzi pesanti in via di Baccanello”

Cesano, “basta mezzi pesanti in via di Baccanello”

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Cesano, tra via della Stazione e via di Baccanello un via vai quotidiano di mezzi pesanti provenienti dalle numerose cave di basalto situate sulla Braccianese e diretti al Grande Raccordo Anulare è fonte di forte disagio fra i residenti.

A iniziare dalle prime ore del mattino, il passaggio di autoarticolati carichi di pietra che attraversano  l’interno di questo spicchio di Roma Nord densamente abitato non riesce a lasciare indifferente chi vi abita.

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Peraltro è un anno che  in via di Baccanello, e sempre nello stesso punto, il transito dei mezzi pesanti carichi di pietre provoca una buca molto pericolosa per la viabilità ordinaria.

“Visto che nonostante gli appelli continui non si riesce a eliminare la buca, proviamo a eliminare il traffico” si son detti numerosi residenti che hanno deciso di rivolgersi alla sindaca Raggi con una lettera aperta nella quale si spiega come “le criticità connesse al traffico di questi mezzi, assolutamente inadatti a percorrere le strade locali, interessano tanto gli aspetti di carattere ambientale quanto quelli più strettamente legati alla tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza, visto che le continue sollecitazioni causate dalla mole e dalla velocità provocano forti vibrazioni alle case adiacenti creando molestia e potenziale pericolo”.

“Siamo certo che il suo ruolo a tutela della salvaguardia della sicurezza e della incolumità dei suoi cittadini – dicono i firmatari rivolgendosi alla prima cittadina -, sia garanzia di un decisivo intervento volto a far cessare questa effettiva situazione pericolosa per coloro che vivono in questi luoghi o che passano su queste strade”.

“Alla luce di quanto sopra, Le chiediamo di portare in discussione in Assemblea Capitolina la problematica affinché possa essere aperto un proficuo dialogo volto ad aggiornare la cittadinanza sullo stato attuale della vicenda e a individuare una o più soluzioni, ivi inclusa l’adozione di ordinanze ex art. 7, comma 1, lett. b) del d.lsg 30 aprile 1992, n. 285, che possano essere condivise con i più alti livelli istituzionali”.

Fuor di citazione, appellandosi a tale decreto legislativo i firmatari chiedono alla Sindaca di limitare la circolazione di alcune  categorie  di veicoli per  accertate  e  motivate  esigenze  di  prevenzione  degli inquinamenti e di  tutela  del  patrimonio artistico, ambientale e naturale, così come appunto previsto dall’articolo 7 dello stesso.

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