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Lupi a Roma Nord, uccisi tre alpaca a La Giustiniana

lupi parco di veio
ArsBiomedica

“Gentile redazione, scrivo per segnalare numerosi danni arrecati di recente dai lupi agli allevatori di Roma Nord”.

“La presenza dei lupi in questa zona è già nota da tempo (ndr: un primo avvistamento risale a marzo 2018, leggi qui) anche se in molti ancora non ne sono a conoscenza. Molti pastori hanno trovato numerosi capi di bestiame morti, alcuni hanno denunciato la cosa, altri per mancata conoscenza del supporto offerto dall’Ente Parco di Veio non lo hanno fatto”.

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Così scrive a VignaClaraBlog.it, in una ‘lettera al direttore’, Mariella, titolare di “Orti di Veio“, un’attività di ‘orti urbani’ in zona La Giustiniana, dove vivevano tre splendidi esemplari di Alpaca che nella mattina di mercoledì 24 febbraio sono stati trovati morti sgozzati.

“È stato uno spettacolo orrendo – dice Mariella spiegando che – dal tipo di ferita ho  pensato potesse trattarsi di lupi e ho subito avvertito l’Ente Parco di Veio. Con grande efficienza nel pomeriggio sono venute i guardaparco e due veterinari a fare un sopralluogo, confermando che sicuramente si trattava di lupi. Per avere la certezza comunque è stato anche predisposto un esame del dna”.

Seguono parole di elogio da parte di Mariella “per l’efficienza e la disponibilità del personale intervenuto”. Non solo per come hanno operato ma anche per averle spiegato “che il parco offre indennizzi agli allevatori che hanno subito danni, che dà supporto per fortificare le recinzioni degli animali ove necessario e che fornisce cani pastori da mettere a guardia del bestiame”.

In effetti, come si legge sul sito dell’Ente, ad oggi nei circa 15mila ettari del Parco sono stati rilevati tre nuclei riproduttivi di lupi ma nonostante la cospicua presenza i danni agli allevamenti segnalati non sono numerosi.
Certamente il bestiame senza guardiania  è alla loro mercé e gli allevatori danneggiati ricevono un indennizzo (oltre alla disponibilità di recinti anti lupo fissi e mobili e cani di guardiania specificamente addestrati) proprio perchè il lupo è una specie protetta da normative nazionali e direttive comunitarie.

L’Ente ricorda inoltre che il lupo, schivo e timoroso per natura, non può rappresentare un pericolo per gli esseri umani; non risultano infatti attacchi all’uomo in Italia negli ultimi 200 anni. “Però non dimentichiamo – si sottolinea sul sito – che il lupo come il cinghiale è e resta un animale selvatico, e come tale va trattato”.

Tornando al triste episodio verificatosi all’intero di Orti di Veio, “credo che sarebbe opportuno dare risalto a quanto accaduto – conclude Mariella – per sollecitare sia le persone a collaborare il più possibile con l’Ente Parco e sia gli allevatori a denunciare possibili attacchi da parte dei lupi. Solo in questo modo la situazione può essere monitorata e tenuta sotto controllo”.

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16 COMMENTI

  1. I lupi sono da proteggere e si devono creare dei corridoi per loro perché possano macinare liberamente i km al giorno che si fanno per cercare le prede, ed anche per queste, perché possano esserci, bisogna creare ulteriori parchi naturali da sottrarre al peggiore predatore che esista sulla faccia della terra, l’essere (dis)umano. Gli Alpaca (che amo in quanto amo tutti gli animali) sono una specie aliena nel nostro paese, relegati e sfruttati per la lana…e mi sta anche bene se trattati e rispettati come si deve. Ma non si chieda l’abbattimento dei lupi per il comodo di questo signore. Alla messa in sicurezza del suo allevamento ci deve pensare lui. E bisogna finirla col vedere gli animali come un fastidio e quindi come “cose” semplicemente da eliminare!! La Natura e gli animali senza l’essere umano “fioriscono” e non creano monnezza e inquinamento. L’uomo senza la flora e la fauna crepa!!!

  2. In Italia ci sono 1.500.000 di cani randagi, reinselvatichiti e vaganti (una “emergenza sanitaria” per il Ministero della Salute) quindi è tutto da dimostrare che siano stati dei Lupi; in ogni caso non è naturale che dei Lupi, o ibridi come quelli di Castel di Guido sull’Aurelia, vivano ai margini della città. E’ un grave segno di quanto e come abbiamo modificato e danneggiato l’ambiente naturale. I Lupi dovrebbero vivere nelle foreste e negli ampi spazi cibandosi di animali selvatici, soprattutto ungulati, e non di Alpaca. D’altra parte non solo bruciamo in continuazione territorio (siamo in Europa il paese che ne consuma di più!) ma adottiamo anche politiche ambientali fallimentari: alcune aree protette sono delle inestricabili foreste prive di prativi dove i selvatici, specie gli ungulati, si fanno sempre più rari.

    • Gli alpaca sono animali domestici e dolcissimi…i lupi sono feroci e andrebbero portati in territorio non abitato ma nei boschi, quindi sono da condannare coloro che li hanno fatti crescere in posti non adatti a loro

      • i lupi non sono stati fatti crescere da nessuno, vengono dalle montagne appenniniche, non sono “feroci” e abitano di diritto questa terra dai tempi di Romolo e Remo, predando come fanno anche volpi, faine e gatti. Gli alpaca sono animali del Sud America che dovrebbero vivere in alta montagna e non in posti dove d’estate possono fare anche 40 gradi!

  3. La tecnica per la soppressione dei lupi è tipica dei pastori o degli allevatori, evidentemente qualcuno impaurito e preoccupato ha pensato bene di eliminare queste fiere che si avvicinano troppo alla “città” perché costituiscono pericolo per tutti.
    Comunque si rimane costantemente imbambolati difronte a chi non sa che pesci prendere nei casi ed è anche del mestiere ed anche pagato dallo stato.
    Su ogni segnalazione di presenza di fiere o animali non domestici, tipicamente sono domestici o ritenuti non dannosi per l’uomo tutti gli animali che si possono trovare nei negozi di animali perché per loro si sono già espressi gli organi preposti, tutti gli altri costituiscono minaccia e dovrebbero essere allontanati con tutti i mezzi dai centri abitati fino al ricorso della soppressione se ritenuta necessaria.
    Dunque ma con dispiacere siamo grati a chi ha agito nell’interesse generale scongiurando ennesima tragica notizia di aggressione a malcapitato/a uomo o donna giovane o meno giovane.

  4. I lupi non sono una minaccia per nessuno infatti non esiste 1 solo caso di aggressione ad un uomo, donna, bambino in tutta la letteratura scientifica che riguarda questa specie nel nostro paese (se ragionassimo poi in termini di aggressioni dovremmo sterminare la maggior parte delle razze canine che ci teniamo dentro casa).
    La salvaguardia del lupo appenninico in Italia è costata una lunghissima campagna per il monitoraggio e poi l’attuazione delle misure di salvaguardia, uno sforzo che ha consentito di riportare il Lupo in quasi tutta Italia, comprese le Alpi. Neppure un esemplare va abbattuto.

    • Perfettamente d’accordo. Inoltre potrebbero essere utili per tenere sotto controllo i cinghiali. Credo però che avvicinandosi a Roma inevitabilmente si ibrideranno, a causa dei tanti cani randagi, e in parte è già avvenuto. In questo caso per tutelare la specie questi esemplari ibridi andrebbero abbattuti.

      • Bisognerebbe eliminare il randagismo dei cani anche per tutelare i lupi.
        Allevamenti ricevono le recinzioni anticipo e proteggono i loro animali. Fine della storia.
        La colpa direi che è, non dei lupi, ma di Orti di Veio. Consapevoli della loro presenza, non ha avuto attenzione a proteggere amorevolmente i tre poveri alpaca.

  5. @Francesco G.,
    si spera bene Lei conosca la storiella del dispettoso pastore che per farsi due risate spaventava gli altri pastori gridando “Al Lupo Al Lupo” poi quando i lupi veri sono andati a minacciare il suo di gregge al grido di “Al Lupo Al Lupo” non rispose nessuno, e così perse il proprio gregge divorato dai lupi.
    Per questa ragione esistono gli organi preposti di vigilanza controllo ecc., ecc. così è possibile evitare dibattiti su questioni serie come le presenze inquietanti di cinghiali, lupi, ecc., ecc..

  6. Gentile Leosc, sono proprio le favole come quella di “Capuccetto rosso” che hanno creato nei bambini prima e negli adulti poi il timore di “presenze inquietanti”. Le consiglio un libro del 1987 di Luigi Boitani, professore universitario che prima negli USA e poi in Italia (fu il solitario protagonista di una campagna di ricerca al Passo S.Leonardo) si è occupato del censimento del “canis-lupus”.

  7. e sarebbe pure ora che la si faccia finita con quello stupido ” Crepi ” quando si dice” in bocca la lupo” come augurio …..e infatti lo è . Canidi e felini proteggono la prole proprio prendendo i cuccioli in bocca per spostarli se intuiscono pericoli in arrivo . Quindi Viva il Lupo !

  8. Argomento lupi a parte, consiglierei di finirla con questi titoloni che li mettono sempre più in pericolo. Ne escono tutti i giorni! Inoltre vorrei gentilmente segnalare il fatto che l’utilizzo del “piuttosto che” è ed è sempre stato avversativo, non aggiuntivo. Ve ne prego, almeno voi giornalisti, usatelo correttamente. Si sta diffondendo a macchia d’olio e fa molto male alla nostra meravigliosa lingua italiana, già così martoriata.
    Copio ed incollo: “Oggi forse se ne contano 1000-2000 esemplari compresi quelli presenti nel Lazio e nei dintorni della capitale piuttosto che nei grandi boschi di Bracciano e Viterbo.” per favore.

    • Gentile Signora, siamo un po’ fuori tema ma concordo completamente sull’uso del piuttosto. Purtroppo oramai è molto diffuso tant’è che io uso “invece” per evitare equivoci in chi mi ascolta. Quanto ai giornalisti l’uso è molto diffuso anche e soprattutto in televisione. Fosse solo questo il campionario di sfondoni televisivi … Vogliamo parlare dell’uso del passato remoto al posto del passato prossimo… ?

  9. Ma certo…io propongo una nuova Conferenza di Versailles che “invece” del pericolo nucleare o dei cambiamenti climatici si occupi di abolire il “piuttosto che”….

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