“La stazione di Vigna Clara deve aprire entro il 2021”, hanno gridato all’unisono i rappresentanti dei Comitati dedicati al trasporto pubblico nell’area Nord-Ovest della capitale. Molti i presenti, ma grandi assenti i politici, RFI e soprattutto i giovani, quelli che in questi giorni protestano per avere trasporti sicuri.
Come annunciato, alle 11 di oggi – sabato 13 febbraio – si è svolta una manifestazione per chiedere l’apertura della stazione Vigna Clara. Neanche il freddo di una mattina di metà febbraio ha fermato i rappresentanti di tutti i Comitati dedicati al trasporto pubblico nell’area Nord-Ovest della capitale, ossia il Comitato Mobilità Sostenibile Quadrante Nord Ovest di Roma, il Comitato Quartieri della Stazione di Vigna Clara e Dintorni, il Comitato Ambiente e Legalità Ponte Milvio e l’Associazione Fleming e Vigna Clara per la mobilità.
Ad ascoltarli e sostenerli c’era una cinquantina di persone, per lo più persone anziane. Dove sono i giovani, gli studenti, i lavoratori? chiediamo. “Vorremmo saperlo anche noi – ci rispondono alcune manifestanti amareggiate – Questa stazione è principalmente per loro, ma forse non si rendono conto di quanto potrebbe migliorare la quotidianità oppure li abbiamo fatti disamorare delle battaglie cittadine”.
Di battaglie ha parlato anche Daniele Ottazzi, del Comitato Vigna Clara Fleming per la Mobilità, nel ripercorre la lunga storia della stazione. “Sono stati eseguiti tutti i lavori necessari, investiti molti soldi e sono state fatte delle battaglie al contrario da privati, per impedire l’apertura e non miranti alla comunità locale. Potrebbe, invece, dare un gran sollievo a livello di spostamenti. Abbiamo recentemente saputo che questa stazione potrebbe diventare capo di ponte per poter finalmente iniziare il progetto di chiusura dell’anello ferroviario”
“Siamo alla barzelletta. – interviene criticamente Stefano Testi, vice presidente del Comitato Un anello per Roma – I ricorrenti continuano a porci degli ostacoli. Ossia una singola persona, tramite il proprio studio legale, ha fatto un’osservazione sulla documentazione già emessa dalla Regione Lazio, imponendo al Ministero dell’Ambiente di bloccare le disposizioni della Regione. Il diritto amministrativo non esiste”.
In effetti, il 12 dicembre del 2020 era prevista l’attivazione commerciale della linea Vigna Clara-Ostiense, ma quando sembrava tutto ok RFI si è vista costretta a ripetere l’iter della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) prima di poter consegnare la documentazione all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (che da prassi si riserva dai 150 ai 180 giorni per autorizzare l’esercizio viaggiatori.
L’inaugurazione si sarebbe potuta tenere entro la fine del 2021 ma ora anche questa data sembra a rischio. Ulteriori esposti infatti– presentati da una singola cittadina e da uno studio legale che rappresenta i ricorrenti di sempre – hanno causato uno stop al rilascio della VIA da parte della Regione Lazio in attesa di chiarimenti da parte di RFI, del Ministero dell’Ambiente e da quello delle Infrastrutture e Trasporti.
“RFI in questi giorni sta consegnando la documentazione richiesta alla Regione. Speravamo di poter aprire a giugno, ma con molta probabilità se ne riparlerà a dicembre” precisa però Testi speranzoso.
Assenti alla manifestazione sia i rappresentati politici sia i portavoce di RFI. I motivi sono stati spiegati da Cristina Tabarrini, presidente del Comitato Un anello per Roma. “Non abbiamo voluto la partecipazione dei partiti, perché non vogliamo che vengano solo a fare spot elettorali. Ci avrebbe fatto piacere la presenza del sindaco, ma ha ritenuto più importante occuparsi della funivia”.
“Mentre RFI – ha continuato Tabarrini – vuole mantenere un basso profilo, per non dare adito a nuove osservazioni da parte dei ricorrenti. Vogliamo ricordare che tutto è a norma, infatti esattamente un anno fa RFI ha portato a compimento le prove tecniche e la Regione era pronta a emette la VIA. Possiamo, inoltre, assicurare che ci saranno solo tremi passeggeri, che viaggeranno a una velocità di 55km/h e senza provocare vibrazioni o rumori o polveri sottili”.
“La buona notizia – ha poi annunciato entusiasta – è che il commissario ad acta, ossia la persona preposta a gestire il cantiere dell’anello ferroviario e del raddoppio della linea Ostiense-Vigna Clara sarà la dottoressa Vera Fiorani”, nonché Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI. “Al momento la sua nomina non è stata ratificata, ma confidiamo nel nuovo governo. Il Commissario ad acta avrà potere straordinario e l’obbligo, il dovere e il diritto di ultimare la realizzazione dei due progetti”.
La manifestazione si è conclusa con espressioni di risentimento da parte dei presenti nei confronti dei ricorrenti, ma Tabarrini ha voluto chiudere con note positive: “Guardiamo avanti e facciamo il possibile per aprire la stazione quest’anno”.
Giulia Vincenzi
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Mi domando .. ma queste persone che si oppongono e sottraggono un servizio pubblico ed utile a migliaia di persone ogni giorno non andrebbero multate o denunciate pubblicamente? qui lo smog, il traffico, il caos ci amazzano tutti i giorni.. e l’unica opera importante pronta da anni nella zona la fermiamo per una persona che si impone ? neanche fosse il papa dai.. c’è altro dietro?
non capiamo.
le alberature promesse su via flaminia nuova ed ai giardini di vigna clara dove sono finite? non le aveano promesse gia un anno fa?
ma qui solo illusioni?
Nel frattempo, probabilmente per tutti il 2021, non abbiamo più la linea due del tram, causa lavori.
Purtroppo è stato già appurato che sarà così
Qualcuno ha delle novità?
Stazione completata nell’estate del 2016, quindi quasi 5 anni fa, e sembra ancora tutto fermo. Parafrasando von Metternich, ogni tanto viene da chiedersi se la nostra collocazione in Europa sia solo una convenzione geografica.