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Lazio a piedi, 75 itinerari per tutti i gusti

escursione
foto di repertorio
ArsBiomedica

Passeggiate ed escursioni sui monti, sulle creste e sui colli, tra i parchi, le riserve, i canyon e i borghi del Lazio. Gite per escursionisti collaudati, per camminatori alle prime armi, per chi passeggia con i bambini e per chi vuole provare l’ebbrezza di scoprire una regione ricca di storia, natura e tradizioni.

Lazio a piedi” , la guida scritta a quattro mani da esperte guide ambientali, più che un libro è una proposta per muoversi, conoscere la regione e fare attività fisica in piena libertà e sicurezza a contatto con la natura (“Lazio a piedi” Albrizio, Anfossi, Ardito, Hallgass, Ed. ITER, 262 pag., 16 Euro).

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Gli autori di questa bella e facile guida sono non solo esperti trekker ma anche geologi, speleologi, fotografi; gente capacissima che fin da giovane ha frequentato i sentieri e le montagne della nostra regione scovando luoghi a volte poco noti ma sempre bellissimi.

La guida suggerisce e fornisce le necessarie indicazioni per percorrere 75 itinerari facili, di media difficoltà, impegnativi, in collina, in montagna, lungo fiumi e laghi e perfino nella capitale; itinerari che possono essere affrontati, ovviamente a piedi, da famigliole con bambini anche piccoli o dai più esperti escursionisti. Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le capacità e in tutte le aree del Lazio.

La guida infatti prende in esame La Tuscia e i Monti Cimini, Tolfa e il Tevere, i Monti della Laga e la conca di Amatrice, il Terminillo e i Monti Reatini, i Monti del Cicolano e della Duchessa, i Monti Sabini e Lucretili, Roma a piedi, il Castelli Romani e i Monti Lepini, i Monti Simbruini e gli Ernici, il versante laziale del Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise, i Monti del Sud Pontino e le isole.

Per ogni itinerario oltre alle indicazioni per arrivare ci sono quelle dettagliate per percorrerlo, la durata, il dislivello, la difficoltà e se è adatto ai bambini.

Basta sfogliare questa splendida guida ed osservare le tante fotografie per avere una semplice indicazione di quello che ci aspetta: montagne, boschi, canyons, laghetti, cascate, ruderi, fiumi, laghi e abbazie. Per di più a “portata di mano” perché per raggiungere località anche selvagge non occorrono mai lunghi trasferimenti.

“Lazio a piedi”, come giustamente scritto nella presentazione da Fabrizio Ardito, anche se arriva in un momento difficile, suggerisce un modo nuovo e diverso di guardare alla natura; più attento e meno affannoso destinato anche a rivalutare le straordinarie bellezze di una regione con ambienti diversissimi.

In realtà le difficoltà sanitarie ed economiche che stanno sconvolgendo il “bel paese” potrebbero essere uno stimolo per guardare all’ambiente e alla natura ma anche allo stile di vita con  occhio diverso e soprattutto più ecologico; se non un nuovo stile di vita quanto meno un “ritorno alla terra” attraverso proprio una più intensa frequentazione del nostro territorio, lontani dalla confusione e dal consumismo estremo dei centri commerciali e degli ipermercati.

In questa “ricerca” di una dimensione più naturale testi come “Lazio a piedi” potrebbero essere un indispensabile vademecum.

Francesco Gargaglia

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