Home ATTUALITÀ “Le Coliche”, confessioni dei due fratelli più amati del web

    “Le Coliche”, confessioni dei due fratelli più amati del web

    Le Coliche
    Galvanica Bruni

    Non hanno bisogno di presentazioni. Stiamo parlando di Claudio Colica e Fabrizio Colica, meglio conosciuti come “Le Coliche”, i noti talenti del web orgogliosamente made in Roma Nord, anzi più precisamente made in Vigna Clara.

    I due fratelli, attori e autori, sono tra i comici più amati della rete. I loro video, animati dalla regia di Giacomo Spaconi, sono diventati virali in pochissimo tempo e ad oggi raccolgono costantemente centinaia di migliaia di visualizzazioni. Basti pensare che al loro canale Youtube gli iscritti sono quasi 300mila.

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    “Le Coliche” hanno la naturale capacità di raccontare con ironia ed umorismo l’attualità che li circonda, così da renderla più leggera agli occhi di chi li guarda. Con la stessa leggerezza, li abbiamo raggiunti telefonicamente in due momenti diversi, l’uno all’insaputa dell’altro.

    Nome e Cognome

    C: Claudio Colica.
    F: Fabrizio Colica.

     Nome d’arte

    C: “Quellodellecoliche”
    F: Fabrizio Colica

     E se non avessi fatto Colica di cognome?

    C: Avremmo avuto un’infanzia più felice e un’attività meno prosperosa.
    F: Mi sarebbe capitato un malanno ancora più grave. Quindi mi tengo stretto il mal di pancia, che non è poi così male. 

    Status sentimentale

    C: Quasi sposato (se i Dpcm me lo permetteranno).
    F: Felicemente innamorato. 

    Segno zodiacale di tuo fratello.

    C: Cancro.
    F: Caprone, ascendente maiale. 

    Descriviti in 3 aggettivi.

    C: Infantile, creativo e gentile.
    F: Ritardatario, pignolo e curioso.

    Descrivi tuo fratello in 3 aggettivi.

    C: Testardo, deciso e carismatico.
    F: Permaloso, nerd e testardo. 

    Chi di voi due è più bello e chi più corteggiato?

    C: Fabrizio!
    F: Non posso dirlo… I veri belli non dicono mai di essere belli! Devo dire che una volta lui era il più corteggiato, adesso io. 

    Chi fa più ridere?

    C: Facciamo ridere entrambi, ma in maniera diversa. Credo sia proprio questo il nostro punto di forza.
    F: Io mi ci devo impegnare. Claudio ci riesce spontaneamente. 

    Chi, invece, è più permaloso?

    C: Fabrizio!
    F: Claudio! 

    Tuo fratello, che fratello è?

    C: Fabrizio è il fratello minore che ha subito le angherie di quello maggiore per una vita. Ancora, sotto sotto, cova un po’ di rancore.
    F: Claudio è il fratello maggiore che quando gli conviene diventa minore. 

    Di chi è stata l’idea di iniziare una carriera insieme sul web?

    C: Mia, diciamo che sono stato lo spartiacque. Facevo già video sul web da circa 3 anni e quando Fabrizio ha terminato i suoi studi al Centro Sperimentale di Cinematografia gli ho proposto di aprire un nostro canale e così è stato.

    F: Decisamente di Claudio. lo snobbavo il web, volevo fare l’attore impegnato nei film d’autore del Centro Sperimentale. Poi mi sono accorto che ci si può anche divertire. Non è illegale!

     Quando lo avete detto ai vostri genitori, come hanno reagito?

    C: All’inizio erano indifferenti. Poi, con il tempo, si sono entusiasmati.
    F: Sono stati contenti, non hanno reagito male. Anche perché avevo altre cose da dirgli, tipo che sono fidanzato con un uomo.

     Immaginavate il vostro successo?

    C: Assolutamente no! Abbiamo iniziato per gioco perché avevamo voglia di raccontare qualcosa. Volevamo sfogare qualche nostra piccola frustrazione e, man mano che siamo andati avanti con il progetto, ci siamo resi conto che non eravamo i soli e così siamo cresciuti.

    F: Non solo non lo immaginavo, ma tutt’ora non me ne rendo conto. Continuo a stupirmi quando mi riconoscono per strada. Soprattutto in questo periodo dove tutti stanno molto più a casa, dobbiamo diventare ancora più consapevoli che, dall’altra parte dello schermo, ci sono tante persone in carne ed ossa, distanti centinaia di km da noi, che conoscono i nostri video. 

    Hai mai fatto la spia ai vostri genitori di qualche guaio combinato da tuo fratello?

    C: Una volta ho cominciato ad urlare chiamando mia madre perché Fabrizio, ancora molto piccolo, aveva preso un coltello dal cassetto delle posate. Tutti pensarono l’avessi fatto per salvargli la vita, in realtà era solo per il gusto di fare la spia.

    F: Può essere, ma non ricordo. Sicuramente è stato più Claudio ad aver fatto la spia a me riguardo cose che hanno fatto i nostri genitori. Ad esempio, il giorno della Vigilia di tanti anni fa, quando ha aperto lo sgabuzzino e mi ha fatto vedere che c’erano tutti i regali che avevo chiesto a Babbo Natale, che in realtà erano stati comprati dai miei genitori e ancora non impacchettati. Scoprii così che Babbo Natale non esiste.

     Il ricordo più bello legato alla vostra infanzia insieme.

    C: Le estati passate a giocare nel vialetto della casa che prendevamo in affitto ad Ischia.
    F: Quando iniziammo, insieme alla comitiva del mare, a girare i nostri primi cortometraggi in Puglia con la telecamerina di papà. 

    Chi era più bravo a scuola?

    C: Io!
    F: Claudio era intelligente ma non si applicava, io mi applicavo ma non ero intelligente. Però io, a differenza sua, sono riuscito a non farmi mai bocciare!

    Diteci una cosa (anche dell’altro) che l’altro non direbbe mai.

    C: Se si tagliasse i ricci perderebbe l’80% del suo fascino ma, anche con quel 20%, sarebbe comunque più fascinoso di me.
    F: “Fabrizio, hai ragione”.

     Una cosa che non sopporti di tuo fratello.

    C: C’è qualcosa che sopporto?
    F: Non ammette mai quando sbaglia.

     E un aspetto invece che apprezzi di lui

    C: C’è qualcosa che sopporto?
    F: La sua fermezza in tema di principi ed etica e la sua determinazione. Porta sempre tutto a termine.

     L’aspetto migliore e il peggiore di lavorare insieme?

    C: Essendo fratelli ed essendo cresciuti insieme siamo abituati a scornarci da una vita ed a comportarci, un secondo dopo, come se niente fosse accaduto. In sostanza, litigando sempre non litighiamo mai.

    F: Siamo abituati a dirci tutto in faccia. Questo è sia l’aspetto bello che quello brutto di lavorare insieme.

     Cosa volevi fare da piccolo?

    C: Il paleontologo. Come molti bambini ero fissato con i dinosauri. Gli altri bambini sono cresciuti ed hanno cambiato gusti. Io, invece, mi sono tatuato una scena di Jurassic park sul polpaccio sinistro e un piccolo T-Rex sulla caviglia destra.

    F: Il benzinaio o il cartolaio. Amavo l’odore della benzina e l’ordine maniacale con cui vedevo disposti gli oggetti di cartoleria.

     Cosa, invece, vorresti fare da grande?

    C: Il pensionato burbero.
    F: quello che faccio oggi! Vorrei semplicemente avere qualche garanzia in più riguardo il mio futuro. 

    Un consiglio che daresti a tuo fratello.

    C: Posa un po’ quel telefono!
    F: Impara a stare anche in silenzio. Che non vuol dire zitto, ma NEL silenzio. Spesso si circonda di persone o di musica, di rumori, di cose da fare e non si gode i momenti di silenzio. 

    Se fossi stato figlio unico?

    C: Beh, non esisterebbero le Coliche!
    F: Semplice, non avrei avuto un fratello (monsieur de Lapalisse me spiccia casa!)

    Cosa che ti piace di Vigna Clara e cosa cambieresti.

    C: Ho sempre apprezzato il fatto che fosse un quartiere a misura d’uomo, molto verde e silenzioso. Mi piace così.
    F: Mi piace tutto. Cambierei solo la mentalità di alcune persone che ci abitano.

    Una cosa che vorresti dire a tuo fratello ma che non gli hai ancora detto.

    C: Ti voglio bene.
    F: Hai ragione.

    Chi ha detto più bugie in questa intervista?

    C: Fabrizio!
    F: Claudio!

    Caterina Somma

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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