Home ATTUALITÀ Riaprire Studio XX, lo chiedono i ragazzi di Labaro

Riaprire Studio XX, lo chiedono i ragazzi di Labaro

studio XX
Galvanica Bruni

Proprio non ci stanno i giovani di Labaro a vedere le porte dello “Studio XX” ancora sbarrate e non sono neanche disposti ad arrendersi di fronte ai tanti cavilli burocratici e alla lentezza amministrativa che a distanza di due anni ne impediscono la riapertura.

Ad alzare di nuovo la voce in difesa del laboratorio musicale e studio di registrazione di Via delle Galline Bianche – promosso e realizzato nel 2009 dall’allora XX Municipio e dal Comune di Roma tramite il Quadro Cittadino di Sostegno e chiuso nel marzo di due anni fa – sono i ragazzi di Fuori dal GRA, l’associazione culturale fondata da un gruppo di giovani poco più che ventenni che da oltre due anni si impegna in progetti di riqualificazione di aree periferiche del XV Municipio, quelle appunto fuori dal Grande Raccordo Anulare.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

#studioXXalquartiere: la sfida lanciata sui social

Dopo una petizione lanciata nell’autunno scorso, i Fuori del GRA tornano a chiedere la riapertura degli studi musicali e questa volta lo fanno attraverso una challenge proposta sulla loro pagina facebook. Con l’hastag  #studioXXalquartiere l’associazione propone di inviare una foto con uno strumento musicale, non necessariamente vero (c’è chi ha sostituito il microfono con il doccino e chi suona una racchetta da tennis al posto della chitarra), accompagnata da una frase che ricordi la missione della sfida: ottenere la riapertura di Studio XX.

“Studio XX è uno spazio pubblico, punto di riferimento per la nostra periferia. Gli studi sono composti da tre sale in cui i ragazzi facevano musica, seguivano le lezioni di canto e strumento e registravano i brani – ci spiegano i ragazzi di Fuori dal GRA che come tanti altri giovani di zona sperano davvero che la vicenda sulla riapertura degli studi giunga finalmente a un epilogo – Il progetto  prevedeva che il gestore dello spazio, che all’epoca era la società Hi-Com S.r.l., dedicasse un monte ora settimanale a lezioni gratuite riservate ai bambini segnalati dai servizi sociali, mentre per le altre attività i prezzi erano calmierati”. 

Per dieci anni “Studio XX” è stato un punto di riferimento per Labaro, luogo di aggregazione per i più giovani e servizio educativo importante. Ubicato in uno stabile di proprietà comunale fra le case popolari di Via delle Galline Bianche, proprio accanto al centro anziani e alla biblioteca comunale, lo studio musicale era dotato di tutta la tecnologia e la strumentazione necessaria per offrire agli amanti della musica di cimentarsi con questa arte e ai giovani talenti l’opportunità di accrescere la propria esperienza.

Centro didattico e luogo d’incontro per i residenti in una periferia sprovvista di altri centri aggregativi, “Studio XX” offriva tariffe agevolate e addirittura, in alcuni orari della giornata, garantiva l’uso gratuito della sala prove.

Labaro, da due anni senza musica

Poi nel 2019 la chiusura e l’attesa per la pubblicazione del nuovo bando sull’affidamento dei locali.

Dopo la richiesta di accesso agli atti e la consegna della documentazione completa su “Studio XX”, ho appreso che a distanza di un anno dalla ripresa in possesso da parte del Municipio, avvenuta nel marzo 2019, non è stato ancora pubblicato il bando per l’affidamento dei locali. Ora credo sia responsabilità della Giunta Municipale spiegare ai ragazzi del quartiere e ai giovani delle case popolari il perché di tanto ritardo, altrimenti tutte le belle parole sui servizi in periferia e nei quartieri popolari non sono altro che sterile retorica” – tuonava severa in una nota di giugno di due anni fa la consigliera municipale PD, Luigina Chirizzi, che negli anni ha seguito sempre da vicino la vicenda.

L’estate scorsa sembrava fossimo finalmente arrivati alla conclusione di questa annosa questione e che la pubblicazione del bando per il nuovo affidamento fosse davvero imminente. Avevamo chiesto che venisse redatta una gara di “interesse pubblico” che continuasse cioè a garantire l’utilizzo gratuito della sala prova e tariffe agevolate per i servizi. Immaginavamo anche un corso di educazione musicale per i bambini e iniziative gratuite per i giovani” – racconta ancora Chirizzi che, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, ha spiegato cosa è successo dopo: “Nulla si è mosso e gli studi sono ancora chiusi, a discapito dei residenti di Labaro che si vedono privati di un bene prezioso per la comunità”.

Quale futuro per Studio XX?

Secondo il Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, alla base dei ritardi per la riapertura dello studio e della pubblicazione del nuovo bando per l’affidamento, ci sarebbe invece da approfondire e definire la questione del trasferimento dell’immobile, non ancora avvenuta, dall’Azienda territoriale per l’edilizia pubblica (A.t.e.r) – a oggi ancora proprietaria – e Roma Capitale.

E’ stato fatto e stiamo facendo tutto il possibile perché si trovi quanto prima una soluzione a questa vicenda così che il quartiere di Labaro torni ad avere un luogo di aggregazione. Ma perché questo avvenga è necessario che sia fatta chiarezza sulle modalità d’intervento tra tutti gli enti coinvolti” – ha chiarito il Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli.

La possibilità di trasferimento dell’immobile da A.t.e.r a Comune di Roma è effettivamente indicata nel protocollo d’intesa stipulato nel 2006 tra Regione Lazio, A.t.e.r, Comune di Roma e dall’allora Municipio XX (oggi XV); le carte però specificano anche che prima della cessione del bene, il proprietario – quindi A.t.e.r – faccia una stima del valore dell’immobile e che il Comune di Roma estingua il saldo previa deduzione delle spese sostenute per la sua ristrutturazione.

Il passaggio da A.t.e.r a Comune di Roma non è ancora avvenuto e lo stabile, dal 2006, dev’essere ancora inserito nell’elenco degli immobili A.t.e.r acquisibili da Roma Capitale – oltre ad esserci un contenzioso in corso; il nostro Municipio quindi, seppur affidatario, e nonostante abbia già effettuato numerosi sopralluoghi da parte dell’Ufficio Tecnico per rimettere in uso lo studio musicale, si trova al momento nell’impossibilità di procedere al nuovo bando e quindi alla riapertura dello stabile. Siamo al lavoro perché tutto si risolva il prima possibile, con l’obiettivo di restituire al territorio un bene prezioso” – ha concluso Simonelli.

La voce dei ragazzi

Resta quindi ancora incerto il futuro di “Studio XX”, ma i ragazzi di Fuori dal GRA non si arrendono e insistono nel chiedere soluzioni rapide alle amministrazioni:

Al di là delle lungaggini burocratiche speriamo davvero si possa trovare presto una soluzione; a nome di tutti i giovani di Labaro e degli altri quartieri chiediamo di essere sostenuti nella nostra battaglia; in fondo non chiediamo altro che essere ascoltati e supportati nella ricerca di nuovi spazi pubblici nelle periferie, luoghi che possano diventare dei veri e propri centri di aggregazione e punti di riferimento per tutti i ragazzi.”

Ludovica Panzerotto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome