Home CRONACA Pineta Sacchetti, reperti archeologici nel cassonetto: madre e figlio denunciati

Pineta Sacchetti, reperti archeologici nel cassonetto: madre e figlio denunciati

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Denunciati dai Carabinieri con l’accusa di invasione di terreni e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato madre e figlio titolari di una struttura di autodemolizione in zona Pineta Sacchetti.

La denuncia è l’atto finale di un’indagine che ha preso il via lo scorso mese di novembre quando accanto a dei cassonetti furono trovate delle cassette contenenti reperti archeologici che risalivano addirittura al primo secolo d.c.

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Subito dopo il ritrovamento furono coinvolti i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale che collaborando con i colleghi della stazione Monte Spaccato e sotto il coordinamento della Procura sono riusciti a risalire al luogo di provenienza dei reperti.

Si tratta di un terreno di proprietà del Comune di Roma utilizzato anche come deposito di reperti e adiacente all’autodemolizione i cui titolari, appunto madre e figlio, avevano illecitamente occupato per ampliare la loro attività, e tanto per fare spazio, si erano liberati di ben dodici cassette piene di reperti abbandonandole vicino ai cassonetti.

Nel corso della perquisizione disposta dalla Procura è stato rilevato lo sconfinamento e l’occupazione abusiva del terreno nel quale erano presenti circa 300 frammenti di terracotta di varie dimensioni, della stessa tipologia di quelli recuperati a novembre, che sono stati affidati in custodia giudiziale al personale della Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma mentre sull’area sono stati apposti i sigilli.

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