Home ATTUALITÀ Municipio XV, Gruppo PD: “Su bilancio M5S senza numeri e proposte”

Municipio XV, Gruppo PD: “Su bilancio M5S senza numeri e proposte”

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Galvanica Bruni

“Dopo due giorni di dibattito sul bilancio nell’aula virtuale del Municipio XV, nei quali peraltro i consiglieri 5S non hanno riunito nessuna commissione e proferito parola in Consiglio, oggi la maggioranza pentastellata – alla prima votazione del primo emendamento, tra l’altro della stessa maggioranza – non ha avuto in numeri per continuare la seduta. Caduto quindi il numero legale, la discussione é stata rimandata al 4 gennaio prossimo: un insuccesso plateale che si accompagna ad un’assenza totale di proposte migliorative”

Così in una nota il gruppo PD del Municipio XV spiegando che “Il bilancio del Municipio XV  passa infatti da 15 milioni e 811mila euro dello scorso anno ai 9 milioni e 963mila di quest’anno: un decremento di risorse che colpisce tutti i settori e in particolar modo la manutenzione di scuole e strade e il comparto delle politiche sociali. Da parte nostra abbiamo presentato un congruo numero di emendamenti e ordini del giorno per modificare il possibile e dare un segnale alla maggioranza municipale e al Campidoglio: si tratta di tagli inaccettabili”.

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“Nel soprassedere al contingentamento dei tempi imposto dal Campidoglio, che presenta la manovra la vigilia di Natale e permette ai Municipi solo 10 giorni per una discussione che migliori la proposta, aspettiamo quindi l’anno nuovo per bocciare un documento che – conclude la nota – umilia la storia del nostro territorio e impone tagli miserrimi per una Capitale”.

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4 COMMENTI

  1. Spero che alle prossime elezioni non si ripresentino le stesse persone parlo di alcuni consiglieri e qualche assessore 5 stelle totalmente incapaci che in questi quattro anni hanno fatto piu che altro tirocinio facendo presenza si e no una volta a settimana in consiglio non garantendo quasi mai il numero legale o solo per le cose che la dove gli torna il discorso e poi per non parlare delle commissioni dove li vedi e ti rendi conto io.ho partecipato a queste vedi totalmente che non possono gestire nulla conoscenza del territorio zero mai visti in giro dai negozianti scuole o altrove soprattutto nel sociale li propio incompetenza totale l’assistenza domiciliare è una vita che è ferma di sicuro ma chi vi rivotera’ più ma lasciamo stare mettiamo gente capace per favore siamo meglio noi genitori di bambini o ragazzi con figli disabili sicuro sappiamo più di loro

  2. @Luciano Luciani,
    lo stanziamento per il MXV sembra abbastanza misero considerando l’estensione e la popolazione, ma parlare di incapaci o di gente capace così alla leggera come fa Lei lascia tantissimi interrogativi.
    Alle elezioni amministrative si sono presentate queste persone che poi sono state elette.
    Dunque governano con quello che hanno, sotto tutti i punti di vista, compresa la capacità riconosciuta o esperienza deludente che dice Lei.
    L’assistenza domiciliare che sembra essere il tema su cui Lei Luciani è più deluso riguarda in generale però anche l’oggettiva impossibilità di avere operatori professionalizzati a disposizione, queste figure professionali sono introvabili, quelle che operano attualmente fanno riferimento ad azioni personali di volontariato puro. Dal punto di vista delle responsabilità il contributo del volontariato è per sua stessa natura limitato al sostegno morale delle famiglie, dal punto di vista di un sistema di assistenza domiciliare pesa e non poco l’assunzione delle responsabilità così come per il corpo medico quando si va ad interessare anche il cosiddetto noto “Tribunale del Malato”.
    Dunque è tutto più complicato di come sembra anche l’espressione di un giudizio su un’esperienza di governo.
    La materia è complessa e andrebbe presa in carico proprio da chi conosce la questione considerando anche che si rivolge a casi tutti diversi fra loro.
    Proposte ed iniziative molto ben articolate potrebbero avere maggiore successo anche per gli stanziamenti sperati.
    Cordialmente.

  3. Come al solito troppe parole e pochi fatti parlano i numeri non le chiacchiere l’assistenza domiciliare tanto che parla è una vita che la gente aspetta lo.dicono le carte vattele a vedere al pua e poi riguardo i consiglieri eletti e votati non da me certamente si è visto in questi quattro anni cosa hanno proposto nel sociale zero assoluto per incapacità e non conoscenza della problematica. Comunque Non cerchi di aggirare il discorso per mascherare l’incapacità di questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti come si è visto ultimamente che neanche si riesce a raggiungere il numero legale per votare un documento in consiglio dovreste vergognarvi ma po mi scusi basta vedere i sondaggi se andiamo al voto arriverete si e no al.10 % e mesa che me so tenuto anche largo guardi che cosa le dico e poi non date sempre la colpa ai fondi si e vero ok non è che siano moltissimi però insomma un marciapiede su valle muricana in quattro anni e due radici in via Macherio mi sembra poco pensate soprattutto a non ricandidarvi alle prossime elezioni lo speriamo in tanti grazie

  4. @Luciano Luciani,
    non siamo per i 5stelle con i quali non abbiamo nulla da spartire, ci distingue l’età o la generazione principalmente ed anche qualcosa legato alla cultura di base, sul proprio ruolo o contributo alla società, per questo motivo ci sembra naturale dire con abbastanza certezza che le figure professionali su cui realizzare un sistema di assistenza domiciliare non ci sono così come servirebbero, sono introvabili.
    Il tema in generale dal punto di vista delle opportunità lavorativa riscuote poco appeal ed è invece realtà difficile riconosciuta quella di chi vive sulla propria pelle un quotidiano con chi necessita di assistenza.
    Esistono molte strutture sanitarie destinate ovviamente a rispondere o prendersi carico dell’enorme disagio anche per l’assoluta incapacità delle famiglie di capire e di gestire, che crea frustrazione, dolore, risentimento e paura.
    Da anni infatti è presente e riconosciuta la figura del “badante” o della “badante” figure abbastanza poco definite ruoli per lo più ricoperti da non italiani.
    Si è come si diceva cercato di ovviare a tale deficienza con l’inserimento di queste persone in arrivo da molti paesi del mondo.
    Sono stati persino destinati fondi dello stato per dare la possibilità di pagarsi un od una badante.
    Lo stato di crisi economica grave che perdura da più di un decennio, in Italia, ha comportato i noti tagli di spesa per l’enorme debito della Regione Lazio, ci ha dovuto pensare R. Polverini con lo smantellamento delle tante strutture ed il blocco dei molteplici stanziamenti lasciando lo stretto necessario e facendo partecipare soggetti privati che attingono fondi anche dalle Assicurazioni private così da continuare a consentire bassi costi per prestazioni sanitarie che lo stato non sarebbe più stato in grado di offrire.
    Ma i problemi restano e come dice Lei delle tante parole non ci facciamo niente.
    Sarà cura dei nuovi governanti trovare soluzioni efficaci per dare una mano e sostegno medico adeguato in uno stato di crisi generale che Covid a parte lascia poco all’immaginazione.

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