“Uno dei nostri obiettivi è quello di aprire un centro antiviolenza in ogni municipio, ne abbiamo aperti cinque utilizzando beni confiscati alle mafie e ora ne vogliamo aprire altri sei, di cui due già quest’anno” ebbe a dire Virginia Raggi lo scorso maggio, durante una diretta facebook. E due apriranno.
Uno di questi due è nel Municipio XV, esattamente in via Cassia 5/7, a una manciata di metri da piazzale Ponte Milvio, nella palazzina ex Omni, Opera nazionale maternità e infanzia (ente assistenziale fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà, poi sciolto nel 1975).
Già sede del nido comunale Cassiopea, la palazzina ora ospiterà, ovviamente con ingresso e locali separati, il nuovo centro antiviolenza i cui lavori di allestimento sono quasi conclusi, gli allacci alle utenze già pronti e gli arredi in arrivo. Manca solo conoscere chi lo gestirà.
Il bando è stato emesso lo scorso giugno e a rispondere sono stati tre organismi del terzo settore: L’associazione nazionale volontarie del Telefono Rosa onlus; Associazione donne contro la violenza alle donne onlus e Be Free società cooperativa sociale.
Lo scorso 3 novembre, al Dipartimento capitolino Partecipazione e Pari Opportunità, si è tenuta la seduta per dare lettura dei punteggi relativi all’offerta, nei prossimi giorni sarà quindi reso noto chi dei tre operatori si è aggiudicato l’appalto che vale 133mila euro per diciotto mesi.
Compito del gestore sarà condurre il centro la cui mission è offrire gratuitamente alle donne e figli che restano vittime della violenza di genere, servizi di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica, consulenza legale, orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa. Un vero e proprio percorso di fuoriuscita dalla violenza personalizzato.
Il centro di via Cassia 5/7 è stato visitato ieri, giornata contro la violenza sulle donne, dalla sindaca Virginia Raggi accompagnata dal presidente del XV Stefano Simonelli.
Dopo aver visionato i locali, così ha dichiarato: “Alle donne voglio dire: nessuna è sola. Giorno dopo giorno lavoriamo con impegno per sensibilizzare sul tema, moltiplicare le strutture presenti in città e i servizi di sostegno perché vogliamo che le donne si sentano libere di scegliere e che scelgano di uscire dalla violenza. Finché questo fenomeno non verrà estirpato dobbiamo mettere in campo ogni soluzione possibile per dare aiuto”.
“Investiamo sempre di più per il riscatto di queste donne” ha concluso la sindaca spiegando che “la spesa per questi servizi è raddoppiata nel corso degli ultimi anni e lo stanziamento in bilancio per le strutture a sostegno delle donne vittime di violenza per l’anno prossimo è di oltre 2 milioni e 370 mila euro”.
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