Home LA GIUSTINIANA Non cambia il senso di marcia in via Cappelletta della Giustiniana

Non cambia il senso di marcia in via Cappelletta della Giustiniana

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Galvanica Bruni

Rientrano i timori dei commercianti, non cambierà il senso di marcia di via Cappelletta della Giustiniana nel tratto compreso tra via Rocco Santoliquido e Via Giuseppe Reina, dove è presente la maggior parte delle attività commerciali della zona.

A renderlo noto è Andrea Nardini, coordinatore della Lega nel XV Municipio, spiegando che “a seguito di verifiche tecniche non sono state accolte alcune proposte, presentate da cittadini, che avrebbero creato disagio alle attività produttive, già fortemente penalizzate da mesi di cantieri e dalla crisi Covid-19”.

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“Oggi – continua Nardini – ho avuto modo di partecipare, in qualità di relatore esterno, alla riunione in videoconferenza delle Commissioni Lavori Pubblici e Mobilità XV Municipio, alla presenza del Presidente del Municipio, dei membri delle suddette commissioni, dell’Assessore ai Lavori Pubblici, dei dirigenti e funzionari U.O.T. e della Polizia Locale, dove, tra le altre cose, è stato espresso parere unanime in tal senso”.

E per la felice conclusione della vicenda Nardini ringrazia “tutti gli attori in campo e in particolar modo il referente dei Commercianti della Giustinianella, Dr. Fausto Cantone, per la solerzia e la sempre viva partecipazione nelle attività volte a tutelare con pazienza ed efficacia gli esercenti del quartiere e il presidente della locale Commissione Lavori Pubblici per la disponibilità dimostrata”.

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1 commento

  1. Sollecitiamo il coordinatore di cui all’articolo, insieme agli altri esponenti politici locali ad estendere preoccupazioni legittime sulla crisi e sul destino anche ai cittadini ed alle famiglie. Leggiamo da anni di iniziative politiche e civiche riguardanti sempre ed esclusivamente la condizione di commercianti o degli esercenti di attività in generale in crisi o che subiscono la crisi, ci sembra il minimo ricordare due fattori essenziali riguardanti successi o insuccessi imprenditoriali fortemente legati proprio alla “bravura” dell’imprenditore o sedicente tale.
    Senza arrivare a parlare del “popolo delle partite IVA” invitiamo i politici ed anche i commentatori a saper distinguere la natura delle varie crisi imprenditoriali ma soprattutto in generale ad assicurarsi e rassicurare che gli strumenti anticrisi come il noto “reddito di cittadinanza”, o il “reddito di emergenza” siano in toto nelle disponibilità dei cittadini e delle famiglie.

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