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Daniela Marinelli, una vita sui pattini

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Galvanica Bruni

Ancora una produzione letteraria firmata Massimiliano Morelli. A pochi giorni di distanza da “Coru Casteddu Cuore Cagliari” il “nostro” ha dato alle stampe “I pattini di Daniela“, che racconta la storia di una pattinatrice azzurra degli anni Ottanta, Daniela Marinelli.

Stampe virtuali (entrambe realizzate per Bradipolibri), perché le due pubblicazioni sono in vendita come ebook sulla piattaforma Amazon, ma non per questo non godibili nella lettura, sempre piacevole, veloce e romanzata.

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La Marinelli, oggi madre di due splendide ragazze, Ilaria e Fabiana, anche loro sportive ma non pattinatrici (“Hanno scelto la danza“, spiega il personaggio del racconto, che oggi insegna pattinaggio a rotelle), ha raccontato il dietro le quinte dell’ebook, che fra le altre cose ha la prefazione del presidente federale Sabatino Aracu.

Daniela come nasce l’idea di questo libro?
Nasce da Massimiliano, che mi ha circuito in tutte le maniere per portare a termine la pubblicazione. 

Si spieghi meglio…
Inizialmente non volevo questo libro, di atleti più bravi di me ce ne sono a iosa, non ho mai vinto un Mondiale né un Europeo. Ma Massimiliano era convinto, voleva raccontare la storia della ragazza della porta accanto.

Per convincermi ha anche azzardato un discorso legato al sociale, all’importanza che avrebbe potuto avere un libro del genere per chi si vuole avvicinare a questo sport, per i ragazzi ai quali insegno la disciplina. Continuavo a dire, no, poi ha toccato il tasto debole.

Il tasto debole?
Si, ha portato il ragionamento sulla gratificazione che avrei dato ai miei genitori, ai sacrifici che hanno fatto per permettermi di realizzare un sogno. E a quel punto sono crollata, ho detto sì.

Peraltro pensavo l’avesse presa sullo sfinimento…
Anche (sorride)

Come avete portato avanti quest’opera?
Massimiliano chiedeva, io rispondevo, semplice. Lui è stato bravo a farmi aprire, sono una persona molto timida. Ma devo ammettere che è stato bello rivivere quegli anni: tanti ricordi, altrettanta nostalgia, quante amicizie nate sulle piste di pattinaggio.

Beh, visto che siete andati d’amore e d’accordo, potreste scriverne un altro insieme… No, guardi, questo ebook mi è bastato, e ancora oggi dico che è troppo per me. Sono felice, perché oltre all’amarcord c’è stata molta ricerca introspettiva, molta riflessione su fatti accaduti tanti anni fa che spesso rischiano di finire nel dimenticatoio. Ma adesso basta.

Giovanni Berti

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