Home CRONACA Ultime iscrizioni al Pascal, il liceo di Labaro e Ponte Milvio

Ultime iscrizioni al Pascal, il liceo di Labaro e Ponte Milvio

didattica-a-distanza
Duca Gioielli

Il Coronavirus non ferma certo il Pascal. Mentre il personale è in smart working, gli studenti ed i docenti sono alle prese con la Didattica a distanza. Ne parliamo con il dirigente scolastico Antonio Volpe.

Certo non è la didattica in presenza, ma quella a distanza è l’unico mezzo che ci consente di portare a termine le nostre programmazioni e preparare gli allievi del quinto anno ad affrontare con serenità il nuovo Esame di Stato. Abbiamo distribuito alle famiglie che ne erano prive oltre cinquanta PC  e tablet e cerchiamo di tenere unita la nostra comunità con frequenti meet”.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

“Consigli di classe,incontri scuola-famiglia, riunioni dipartimentali, collegi dei docenti e assemblee del consiglio d’istituto si svolgono tutti in modalità a distanza. Approvate, con il lavoro dell’animatore digitale, dello staff e del team digitale, anche delle innovative linee guida sulla DAD che sottoporrò al neo direttore USR Lazio Rocco Pinneri come best practices”.

 “Intanto – continua Volpe – si stanno avviano a conclusione le ultime iscrizioni. Colgo l’occasione di questa intervista per invitare famiglie e studenti a collegarsi col nostro sito per analizzare le opportunità che si presentano per i ragazzi del terzo anno. Dopo il biennio dell’obbligo spesso occorre riorientare gli studenti verso i percorsi triennali più adatti alla loro indole ed ai loro interessi”.

I progressi nell’intelligenza artificiale, nella robotica, nei veicoli a guida autonoma, nell’Internet delle Cose, nella gestione dei Big Data e nella blockchain trasformeranno le industrie ed i servizi, consentiranno la nascita di nuovi settori e creeranno nuove professioni e posti di lavoro per i quali il coding sarà una competenza richiesta.

Inoltre la digitalizzazione e lo smart working favoriranno l’incremento delle posizioni lavorative nel settore della cybersecurity.

L’informatica, le telecomunicazioni, l’elettronica, l’elettrotecnica e le biotecnologie sanitarie saranno settori sempre più integrati nella progettazione di smart home e smart city a misura di uomo: saranno quindi richieste competenze specifiche acquisibili a partire dai percorsi quinquennali degli Istituti Tecnici.

In particolare il diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni” acquisisce competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni realizzate tramite coding, delle tecnologie web, delle reti e degli apparati di comunicazione. Ma non solo, anche nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni, compresa la cybersecurity.

il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica” acquisisce competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione.

Infine, il Diplomato in “Chimica Materiali, Biotecnologie Ambientali e Biotecnologie Sanitarie” acquisisce competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali. Non solo, anche nell’ambito chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario e, infine, nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.

Dal prossimo anno, last but not least, parte anche la prima classe del nuovo Indirizzo del Liceo delle Scienze umane, opzione economico–sociale, detto anche LES. Due lingue Inglese e Spagnolo, poi Diritto, Scienze sociali, Scienze matematiche, fisiche e naturali, un liceo  insomma che guarda alla modernità, che fa sintesi della cultura umanistica e di quella scientifica. Non a caso – conclude il preside Volpe – ci chiamiamo Biagio Pascal”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome