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Parco Volusia, anche con l’erba alta è sempre splendido

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Lettere al direttore

Se invece di villette a schiera e alti palazzi oggi in via Casalattico, una traversa interna di via di Grottarossa, c’è un bel parco lo dobbiamo ad un gruppo di capaci e tenaci cittadini che riuniti in comitato hanno impedito che ciò avvenisse favorendo poi la nascita del Parco Volusia.

Ci sono voluti tantissimi anni e una lunga e sofferta gestazione ma alla fine il buon senso ha trionfato e oggi questo parco pubblico è una delle tante meraviglie verdi di Roma Nord: grande, ampio, luminoso e verdissimo e con un lungo e comodo sentiero che permette  belle passeggiate.

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Al Parco Volusia a prevalere sono gli ampi spazi perché la vegetazione ad alto fusto (soprattutto sughere) rimane ai margini dell’area; certo l’estate va frequentato nelle ore più fresche ma comunque resta sempre un bel parco anche in questi giorni in cui l’erba alta è ancora da sfalciare e gli arredi assai rovinati.

L’ingresso, in via Casalattico 33, avviene da un cancello prospicente un ampio parcheggio; il sentiero ad anello, con piccole aree di sosta attrezzate, fa un ampio giro intorno ai ruderi di due vecchi casali rimanendo comunque  nella parte alta del parco.

Perché in effetti le aree sono due: quella superiore, accessibile, e quella inferiore confinante con la Via Veientana; il progetto iniziale prevedeva il collegamento delle due aree mediante un sentiero che attraversava una porzione di bosco e un ponticello su di un minuscolo fosso.

Quando il parco Volusia è stato aperto ai cittadini – era settembre del 2015 – una rete metallica sbarrava l’accesso alla parte inferiore in quanto i lavori di completamento non erano stati effettuati (compresa la bonifica dei piccoli fossi). Oggi quella rete è a brandelli e attraverso un ripido ma piacevole sentiero si scenda alla porzione sottostante, molto ampia.

Il ponticello sul fosso è stato realizzato recentemente ma la schiuma presente ci induce a pensare che quel fosso ancora raccolga qualche scarico domestico. Anche la parte inferiore è attraversata da un comodo sentiero con piccole aree di sosta e giunti in fondo, in prossimità di un cancello che dà sulla via Veientana, si può svoltare a sinistra e proseguire all’ombra dei pini fino ai piedi di una bassa collina dove sono stati piantumati tantissimi alberelli: sughere, lecci, querce e anche numerosi aceri.

Per tornare al parcheggio si può fare il percorso inverso oppure entrare nel vicino Parco Papacci e raggiungere così Via di Grottarossa.

Il Parco Volusia, nonostante l’erba alta che ancora non è stata tagliata, è un bellissimo parco, ideale per lunghe passeggiate. Se all’ingresso ci fosse una fontanella per approvvigionarsi di acqua fresca sarebbe perfetto.

Per quanto riguarda il collegamento con la parte bassa attraverso il sentiero nel bosco, sarebbe opportuno che idonea segnaletica dicesse se l’accesso è consentito o meno: basterebbe mettere sul pannello all’ingresso una pianta del parco con l’indicazione dei sentieri e aree frequentabili. Così come sarebbe opportuno pubblicizzare le “norme di comportamento” comuni a tutti i parchi dal momento che al Volusia mancano.

Francesco Gargaglia

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