Home ATTUALITÀ Tutta Italia come la Lombardia: misure ferree da nord a sud

    Tutta Italia come la Lombardia: misure ferree da nord a sud

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    ArsBiomedica

    Si è appena conclusa la conferenza stampa da Palazzo Chigi nella quale il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato a grandi linee i contenuti di un nuovo decreto contro la diffusione del coronavirus che verrà firmato questa sera ed entrerà in vigore dal mattino di domani, martedì 10 marzo.

    Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione ‘io resto a casa’”  ha dichiarato Conte aprendo la conferenza stampa.

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    In dettaglio, in tutta la penisola vengono estese le disposizioni già adottate nella notte di sabato 8 marzo per la Lombardia e 14 province del nord Italia. Quindi, fino al 3 aprile, scuole e università chiuse, stop a tutte le manifestazioni sportive a qualsiasi livello, spostamenti in tutta Italia possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute, divieto di assembramenti di persone all’aperto, bar e ristoranti chiusi alle 18.

    In merito a quest’ultimo punto, facendo riferimento a spiagge e piazze piene di gente nello scorso week-end, ha così dichiarato: “Capisco quei giovani che sono abituati ad andare a fare l’aperitivo, ma purtroppo tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che abbiamo una crescita importante nei contagi, nelle persone ricoverate in terapia intensiva e dei deceduti“.

    Le nostre abitudini vanno cambiate, e vanno cambiate ora. Dobbiamo cambiare qualcosa per il bene dell’Italia, dobbiamo farlo subito e ci riusciremo se tutti ci adatteremo a queste norme più stringenti” ha aggiunto Conte annunciando: “ho deciso e con me tutto il Governo di adottare misure stringenti per contenere l’avanzata del coronavirus e proteggere la salute dei cittadini, che è il nostro obiettivo primario. Se la salute pubblica è un bene che è messo a repentaglio siamo costretti a limitare i diritti“.

    Non ci sarà più una zona rossa, o una zona 1 o 2 della penisola. Ci sarà una Italia una zona protetta. Quindi saranno da evitare ovunque gli spostamenti a meno che non motivate da comprovate ragioni di saluto, casi di necessità o motivi di salute. Divieto di assembramenti all’aperto e in locali aperti al pubblico. Abbiamo tutti visto episodi dove c’è stata movida e divertimento anche fuori dai locali e dai bar. Non ci possiamo più permetterci queste occasioni di divertimento che diventano di contagio“.

    Credetemi – ha concluso – non è facile. Sono costretto ad intervenire per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili“.

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