Mercoledì 19 febbraio tornerà a riunirsi il Consiglio del Municipio XV i cui lavori prenderanno il via alle 10 per terminare alle 13. La sede è sempre la stessa, piano terra di via Flaminia 872 e, come di consueto, subito dopo l’appello i cittadini presenti potranno dire la loro sugli argomenti all’ordine del giorno e non solo.
Chi invece vorrà seguire il dibattito in streaming potrà farlo cliccando qui. Ma attenzione, come avverte il sito web del municipio, “…il link per seguire on line le sedute di Consiglio sarà attivo solamente durante le fasi del dibattimento” e non più nei giorni successivi, come accadeva fino a mesi fa.
L’ordine del giorno
L’ordine del giorno appare scarno, solo tre gli argomenti messi in calendario. II primo propone un patto di collaborazione—protocollo di intesa tra l’Università Agraria di Cesano e il Municipio per l’adozione di Piazza Padella.
Il secondo la nuova definizione tariffe e conseguente stanziamento fondi per le Case Famiglia di Roma Capitale.
Sarà forse il terzo argomento il clou della giornata. Pur trattandosi di un “ordine del giorno“, documento con scarsa incisività politica e che peraltro non transita nemmeno per il vaglio delle commissioni consiliari, non di meno solleva un velo e pone una domanda: cosa fare della struttura “centro commerciale Olgiata” dopo l’uscita di McDonald’s?
Per i proponenti, tutti 5S, la risposta già c’è ed è nel loro documento: trasferirvi l’ufficio anagrafico attualmente ubicato in via Bassano, a La Storta, ed aprirvi un polo museale e una biblioteca. Di costi e progettualità però non se ne parla; in ogni caso essendo l’immobile di proprietà capitolina sarà il Campidoglio a dover dire se la proposta ha un che di validità o no.
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La struttura è molto grande, potrebbero fare tantissime cose utili per la zona. Un ufficio postale , la Asl …..
Il problema sanno i parcheggi, si ricorda Mc Donald, lungo la Cassia, uno scempio di macchine parcheggiate lungo la carreggiata, ad intralciare il traffico…….da tener presente!
Ai miei tempi, con il vecchio PRG, i parcheggi di pertinenza di attività commerciali dovevano essere ceduti al Comune con atto d’obbligo. Non so se siano nel frattempo intervenute nuove regole, ma la questione sembra del tutto ignorata e tutti i negozi ritengono i parcheggi annessi di proprietà e si muniscono di barre, catenelle etc. e diffidano i gli automobilisti dall’uso senza acquisti e limitatamente all’orario di apertura.
Controllerei la regolarità di tutto questo; potrebbe essere che dietro ci fossero truffe e appropriazioni illegali. Resta comunque, nel caso della buona fede per ignoranza, la paranoia del possesso, con vistosi cartelli, come Paperon de Paperoni con suo deposito.