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Sicurezza stradale Corso Francia: al via tavolo tecnico

Riflettori accesi su Corso Francia: tutte le ipotesi in campo per rendere più sicura ai pedoni questa arteria percorsa ogni giorno da migliaia di auto

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Galvanica Bruni

Su richiesta del Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, è stato convocato per il prossimo 4 febbraio dall’Assessore capitolino alle Infrastrutture, Linda Meleo, un tavolo tecnico – politico sui temi del riassetto della viabilità di Corso Francia e della sicurezza stradale.

All’incontro, voluto dal XV Municipio dopo l’incidente avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 dicembre in cui hanno perso la vita Camilla Romagnoli e Gaia von Freymann e preceduto da un documento votato all’unanimità dal Consiglio del 17 gennaio scorso con richiesta al Campidoglio di approfondire le tematiche della viabilità per il quadrante di Roma Nord, oltre al Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) parteciperà anche l’Assessore capitolino alla Mobilità Pietro Calabrese, il relativo Dipartimento, i tecnici del municipio e il XV Gruppo di Polizia Locale.

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 “E’ arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per la sicurezza stradale di questo quadrante; come ho già detto in sede di consiglio municipale, prima del tragico incidente di dicembre per quel tratto di Corso Francia la Polizia Locale non aveva mai ricevuto segnalazioni. Purtroppo non possiamo tornare indietro ma è giusto che ognuno faccia la sua parte; come Municipio abbiamo votato un documento che chiede proprio questo al Campidoglio: un’azione mirata e puntuale sul territorio, soluzioni concrete a problematiche riguardanti la sicurezza stradale di questa zona. L’incontro di martedì prossimo deve essere un punto di partenza da cui è vietato fermarsi.” dichiara a VignaClaraBlog.it  Simonelli.

Le criticità sono sempre quelle, le stesse che residenti e comitati di quartiere denunciano ormai da giorni e per cui chiedono soluzioni immediate, mettendo sul tavolo proposte concrete e in alcuni casi già studiate e progettate.

Semafori, strisce pedonali, illuminazione e altro ancora

Tra gli argomenti da affrontare martedì prossimo ci sarà certamente il problema dei semafori pedonali, tema caldo per Corso Francia da quando l’avvocato Piraino, il legale della famiglia Romagnoli, a pochi giorni dal tragico incidente, denunciò con un atto depositato alla Procura di Roma, il malfunzionamento semaforico che passa dal verde al rosso senza il segnale del giallo.

Non solo, secondo Simonelli, che nei giorni scorsi accompagnato dal Comandante del XV Gruppo della Polizia Locale ha fatto di persona un sopralluogo a Corso Francia, il tempo calcolato nel passaggio dal verde al rosso degli impianti semaforici situati nel punto in cui sono state investite le due ragazze sarebbe di ventuno secondi.

Un tempo minimo che può non essere abbastanza per attraversare una strada come Corso Francia; stiamo parlando di due carreggiate e quattro corsie, ventuno secondi non sono pochissimi ma potrebbero non bastare per l’attraversamento. Si potrebbe pensare di aumentare il tempo di qualche secondo in più ma sarebbe necessario verificare che tutti gli impianti semaforici che insistono su quella strada siano sincronizzati.”

Sempre secondo il mini sindaco del XV un’altra soluzione per l’attraversamento pedonale sarebbe quella dell’installazione del contasecondi su ogni semaforo a supporto del segnale luminoso: “Sarebbe un aiuto in più per i pedoni che oltre a vedere il passaggio dal verde al rosso sarebbero maggiormente coscienti del tempo che scorre e di quello ancora utile per attraversare. Non solo, sarebbe necessario inserire anche il segnale uditivo per i non vedenti, sono soluzioni abbastanza semplici e soprattutto immediate che certamente ridurrebbero il rischio per i pedoni”.  

Altro punto cruciale è quello dell’attraversamento incauto dei pedoni, che molto spesso impegnano le carreggiate lontano dagli attraversamenti pedonali o ancora peggio casi di ragazzi intenti a sfidare il traffico con il folle gioco del semaforo rosso”, l’assurda sfida che vede i giovani prendere la rincorsa, scavalcare il guardrail e correre tra le due carreggiate fino a raggiungere l’altro lato della strada.

“Dobbiamo fare in modo che non si ripetano mai più tentativi di attraversamento pedonale fuori dalle strisce, ci sono pedoni che per attraversare Corso Francia scavalcano i guardrail che dividono le carreggiate rischiando di essere investiti” – ha ricordato Simonelli spiegando che, proprio al fine di aumentare la percezione del rischio tra i giovani, il Municipio e il  Comandante del XV Gruppo, Ugo Esposito, avvieranno un percorso di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale nelle scuole del quindicesimo.

Punti di aggregazione nelle scuole

Uno dei prossimi obiettivi del Municipio è quello di organizzare una serie di incontri, che partiranno a breve, nelle scuole superiori, per coinvolger il più possibile i giovani e le loro famiglie sul tema della sicurezza stradale. L’idea è quella di avviare un percorso, sostenuti e supportati dal Comando della Polizia Locale, di sensibilizzazione del rischio; non si tratta di lezioni sul codice della strada, per cui risulta fondamentale la conoscenza, ma più che altro di un confronto con i giovani su temi fondamentali come quello della sicurezza stradale” ha precisato Simonelli, anticipando a VignaClaraBlog.it un altro progetto che a breve il municipio svilupperà in alcune scuole che insistono sul territorio: realizzare dei punti di aggregazione all’interno degli istituti che possano raccogliere e coinvolgere i ragazzi anche al di fuori dell’orario scolastico.

Abbiamo già fissato un incontro qui in Municipio nei prossimi giorni con un gruppo di architetti per verificare la fattibilità del progetto. Aderendo ad una iniziativa promossa dalla dirigente scolastica prof. Vitaliano, dagli studenti e dai genitori, partiremo dall’Istituto Comprensivo Via Nitti; l’idea che hanno avuto è di realizzare uno spazio esterno all’interno del perimetro della scuola che possa essere sfruttato dai giovani per varie iniziative”.

Migliorare l’illuminazione

Tanti i punti da affrontare nella mattinata di martedì 4 febbraio da Municipio, Polizia Locale e i Dipartimenti SIMU e Mobilità, primi attori responsabili per gli interventi sulla grande viabilità. L’obiettivo – come chiarito anche da Simonelli – è quello di mettere sul tavolo proposte concrete, individuando i progetti a breve, medio e lungo temine e lavorare con scadenze precise.

Oltre agli impianti semaforici sarà fondamentale prendere in analisi la questione “illuminazione”, capire cioè se quella esistente è sufficiente per Corso Francia o se, come richiesto anche dai residenti, necessita di un’implementazione. Stesso discorso per le strisce pedonali per cui andrà valutata la quantità e la visibilità.

Dobbiamo iniziare dall’esistente, migliorandolo. L’obiettivo è quello di mitigare il più possibile il rischio che i cittadini corrono per quel tratto di strada, garantendo sicurezza ma anche fruibilità per i veicoli. Sono stati già verificati i vincoli che insistono su quella zona, da quelli potremo andare avanti con i lavori”.

L’ipotesi di un ponte pedonale

Infine, durante l’incontro di martedì prossimo in Comune non potrà non essere affrontata l’ipotesi di un ponte pedonale sopra elevato per Corso Francia, idea caldeggiata più volte in questi giorni dai residenti di zona e dai comitati di quartiere del quindicesimo e già progettata negli anni passati.

Tra i progetti già noti c’è il French Bridge, il ponte pedonale progettato nel 2013 dallo studio di architettura & design Officinaleonardo, e quello proposto dieci anni fa dagli architetti Alessandra De Cesaris e Alessandro Franchetti Pardo che rientrava in un progetto ancora più ambizioso di riqualificazione urbana di Corso Francia.

Vincitori del concorso indetto dall’Ordine degli Ingegneri nel 2010, i due architetti avevano ideato un piano di risanamento ambientale dell’intero invaso stradale di Corso Francia che prevedeva l’interramento di un tratto stradale attraverso la realizzazione di un tunnel semi aperto che avrebbe garantito lo scorrimento veloce del traffico, lasciando in superficie il traffico locale. L’intero progetto sarà illustrato venerdì 31 gennaio al presidente del XV e all’assessore ai Lavori Pubblici per poi approdare sul tavolo tecnico-politico del 4 febbraio.

Metteremo sul tavolo tutte le ipotesi che riguardano la viabilità e il nuovo assetto della carreggiata, so che si stanno verificando tutte le condizioni per capire se si può attuare un restringimento della sede stradale, in modo da disincentivare la velocità” –  ha dichiarato ieri al Corriere della Sera l’assessore capitolino ai lavori pubblici Linda Meleo, chiarendo anche di non conoscere nel dettaglio il piano degli architetti De Cesaris e Franchetti Pardo che certamente però  “sarà acquisito e valutato al tavolo tecnico assieme alle altre proposte dei cittadini”.

Ludovica Panzerotto

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3 COMMENTI

  1. Temo che tra i tanti ( ma non tutti ovviamente) che dopo il gravissimo investimento invocano misure urgenti per la sicurezza e la viabilità a Corso Francia ( sacrosante), ci siano purtroppo anche tanti di coloro che negli anni si sono opposti ad ogni progetto di riqualificazione. Basta rileggere le cronache del tempo e/o avere un poco di memoria storica dei fatti. Comitati, singoli cittadini etc che spesso per interessi, pur legittimi, come la stabilità delle abitazioni, la svalutazione degli appartamenti etc etc.. si sono opposti a tutto e di più. D’altronde l’opposizione ( di pochi) ad ogni opera pubblica per la città, è ben rappresentato, ad esempio, dalla vicenda della stazione di Vigna Clara bloccata dove poche persone bloccano l’opera attraverso ricorsi al il TAR.

  2. ma quale tunnel..diventerebbe pericoloso per gli stessi utenti stradali e per gli scooter..i costi..i probabili venetennali contenziosi con i palazzi..lasciate perdere..e invitate i carabinieri a lavorare nelle ore notturne..per favore..oltre a collocare i velox anche sualla cassia nuova. infine un bel decreto per impredire ai minori di 16 di girare da soli per al città, come avviene giò in inghilterra.

  3. Ormai intorno a questa tragedia si assiste ad ogni forma di speculazione. Di problematiche come Corso Francia c’è ne sono a migliaia in tutta Roma.
    Certamente bisogna intervenire sulla sicurezza stradale, ma allargandola a tutta la città.
    Nei cento metri di via Cassia nei pressi di casa mia ci sono tre tempietti che testimoniano altrettanti incidenti stradali e nessuno ne ha parlato più di tanto.

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