Home CRONACA Più sicurezza su Corso Francia: lo chiede il Consiglio del XV

Più sicurezza su Corso Francia: lo chiede il Consiglio del XV

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Galvanica Bruni

Votato all’unanimità dal Consiglio del XV Municipio, che si è tenuto venerdì  17 gennaio, un documento sulla sicurezza stradale di Corso Francia e dei quartieri limitrofi sottoscritto da tutte le componenti politiche municipali e che, dopo il tragico incidente avvenuto prima di Natale in cui hanno perso la vita le due sedicenni Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, riporta l’attenzione su un tema diventato ormai prioritario per Roma Nord.

E’ arrivato il momento di scendere in campo con un’azione mirata e puntuale sul territorio, purtroppo troppo spesso tematiche come quella della sicurezza stradale vengono affrontate tardi, quando qualcosa di brutto è già accaduto. Anche in questo caso ci ritroviamo a parlare di sicurezza stradale solo dopo i tragici fatti di dicembre scorso ma finora su Corso Francia la Polizia Locale non aveva mai ricevuto segnalazioni” ha detto il Presidente del XV, Stefano Simonelli, prima del voto.

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Dobbiamo fare in modo di aumentare le possibilità di interdizione di azioni scorrette e impegnarci insieme perché possa migliorare e aumentare la consapevolezza del rischio, soprattutto tra i più giovani. Abbiamo iniziato un percorso di sensibilizzazione nelle scuole del Municipio e non intendiamo fermarci.” ha aggiunto riferendosi al primo incontro sulla sicurezza stradale organizzato con la Polizia Locale all’Istituto Comprensivo Via Nitti alla presenza del Comandante del XV Gruppo, Ugo Esposito, e dei genitori di Gaia e Camilla.

Nel documento si chiede proprio questo, accendere i riflettori ma soprattutto trovare soluzioni concrete a problematiche riguardanti la sicurezza stradale del quadrante nord di Roma: velocità, mancata o scarsa illuminazione, attraversamenti pedonali scarsi o mal funzionanti, manto stradale in cattive condizioni, sono solo alcuni dei punti citati dai firmatari.

Come si legge nel documento, gli stessi comitati di quartiere del XV Municipio hanno più volte rappresentato il rischio stradale che coinvolge sia i pedoni che gli automobilisti su Corso Francia, punto di raccordo tra le due consolari Cassia e Flaminia e strada d’immissione per la Tangenziale Est, diventata non solo una strada ad alto scorrimento ma una vera e propria autostrada nonostante il limite di velocità a 50 km/h.

Tema cruciale è poi quello degli impianti semaforici e dell’attraversamento pedonale, argomento caldo soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate dal legale della famiglia Romagnoli. Si parla di una temporizzazione inadeguata, quattro secondi di lampeggiante verde che passa direttamente al rosso per i pedoni senza che scatti il giallo. Tempistiche completamente inadeguate per un attraversamento pedonale, che nel caso di Corso Francia, richiede al pedone l’impiego di due carreggiate e quattro corsie.

I firmatari del documento chiedono un’immediata temporizzazione a countdown per rendere consapevole il cittadino dei tempi rimanenti per un attraversamento così lungo e impegnativo.

Quello di cui parliamo è un tema che non deve vedere divisioni di alcun genere, tanto più politiche, e deve trovarci tutti uniti con un unico obiettivo. Il documento, che lo ripetiamo è a firma di tutti, contiene una serie di temi, troppo complessi da affrontare in un mese, ma che è giusto che vengano presi subito in considerazione. Gli stessi cittadini ci chiedono di attivarci con il Dipartimento per i controlli sulla semaforica, non solo di Corso Francia, ma più in generale delle strade ad alto scorrimento del territorio del XV ”  ha commentato Giorgio Mori, consigliere FDI.

Il problema va affrontato a carattere generale, la sicurezza stradale riguarda vari aspetti che non possono essere trascurati. Un altro problema, che non riguarda solo la zona di Corso Francia ma anche per esempio la Tangenziale, è quello dell’attraversamento pedonale illecito, un’azione pericolosa che troppo spesso ha messo a rischio non solo la vita del pedone ma anche degli automobilisti. Potremmo pensare per esempio all’installazione di strutture di sicurezza che impediscano l’attraversamento pedonale fuori dalle strisce pedonali e dagli impianti semaforici” ha concluso Mori ricordando che un altro problema che insiste nella zona di Vigna Clara e al Fleming è “quello della mancata potatura delle piante che molto spesso impediscono la vista sulla segnaletica stradale, e poi ancora la problematica dell’illuminazione scarsa o in alcuni casi del tutto assente.”

Scorrendo il documento emergono le richieste provenienti dai comitati di quartiere: impianti di attraversamento con led, innalzamento dei guard-rail, creazione di barriere anti-attraversamento e ancora installazione di limitatori di velocità sia mobili che fissi, siepi spartitraffico, reti anti-scavalco, segnaletica ad alta visibilità, addirittura bande sonore.

Un documento che trova tutti d’accordo e che, oltre a proporre soluzioni specifiche sul tema della sicurezza stradale si mostra propositivo anche per avviare un percorso educativo non più rimandabile sul tema.

Il documento approvato oggi è un segnale forte che arriva da tutte le forze politiche di questo Municipio; quelle fatte sono richieste che impongono delle soluzioni immediate ed efficaci per la riduzione del rischio stradale. Nel frattempo è fondamentale concentrarsi sull’educazione al cittadino, un percorso che deve partire dalle scuole e che punti alla sensibilizzazione dei giovani sul tema ma che possa interessare più da vicino anche gli adulti”

Così, a margine della seduta, ha commentato il capogruppo PD Daniele Torquati sottolineando che “Non si può più rimandare, chiediamo al Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), primo attore responsabile per gli interventi sulla grande viabilità, e a quello della Mobilità Trasporti di Roma Capitale di trovare soluzioni rapide alle tematiche elencate nel documento”.

Ludovica Panzerotto

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5 COMMENTI

  1. Sono d’accordo con quanto ho letto sopra,ma vorrei aggiungere, (poiché abito a corso Francia )si potrebbero mettere delle cunette in prossimità dei semafori? Troppo spesso vedo spingere l’acceleratore quando il semaforo è giallo mettendo in difficoltà gli automobilisti od i pedoni x i quali è scattato il verde.Fausta Gandolfi

    • Ottima idea, che ho già proposto come soluzione immediata. Poi si vedrà per gli altri interventi ,che richiedono ponderazione e soprattutto copertura finanziaria di ben altra portata

  2. Passo tutti i giorni su Corso Francia e sul Ponte Flaminio. Ho sempre notato l’alta velocità delle auto che, sicuramente, superano di gran lunga i 50 km orari. Dopo l’incidente delle due povere ragazze, un paio di volte a settimana ci sono i vigili per il controllo della velocità sul Ponte Flaminio. Per legge però, gli automobilisti devono essere avvisati con un cartello che, più avanti, c’è il controllo della velocità. Risultato: quando c’è la pattuglia, le auto vanno tutte a 50 km orari, gli altri giorni a tutte le velocità. Tutti sanno che il limite è di 50 km orari, ma nessuno lo rispetta. Evidentemente solo il rischio reale di prendere la multa li convince a moderare la velocità. Ma non si può tenere una pattuglia bloccata solo per questo, forse una stazione fissa per il controllo potrebbe aiutare o ridurre il fenomeno. Ma il problema è su tutta Roma.

  3. Da sempre chiediamo Siepi sparittraffico ed alberature ai lati di Corso Francia, rotonde per limitare velocità, strisce pedonali rialzate come dossi e ben visibili. ponti pedonali, sottopassaggi .. ma non diano la colpa agli alberi che mancano a corso francia!

  4. Il Viadotto di Corso di Francia è comunque tra le più moderne realizzazioni viarie ad alto scorrimento realizzate negli ultimi anni appositamente concepito per consentire il raggiungimento della città e viceversa ai lavoratori provenienti da fuori ed anche ai turisti.
    La limitazione o l’ennesimo controllo elettronico della velocità non sono a nostro avviso una soluzione adeguata in considerazione proprio dell’uso di quel tratto viario, ovviamente il traffico locale e quello cittadino beneficiano della possibilità dell’alto scorrimento, possibilità di raggiungere in città anche velocità superiori ai noti 50 K/h dei percorsi urbani.
    Per ottenere maggiore sicurezza stradale è da sempre riconosciuta l’educazione stradale essere indispensabile a comprendere principalmente che l’auto o i veicoli in genere potenziali strumenti di morte, così almeno ci dicevano gli istruttori di scuola guida.
    L’uso dell’auto o dei veicoli in genere invece andrebbe sempre inteso come opportunità a garanzia di libertà, conquista di autonomia personale anche negli spostamenti.
    Su queste basi i cittadini, pedoni e/o guidatori dovrebbero intendere la viabilità.
    Esistono comunque soluzioni per gli attraversamenti costituite da installazioni pedonali luminose visibili da lontano con illuminazione puntata proprio sulle strisce pedonali che per la loro imponenza non aprono a dubbi sui percorsi sicuri per i tratti ad alto scorrimento.
    Con la morte nel cuore,
    FDI RN MVX

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