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Discarica di Tragliatella. I perché del NO

Le motivazioni dei residenti dopo il deposito di scorie nucleari ENEA-Casaccia, l’ex-discarica di Cupinoro, l’impianto di compostaggio di Maccarese, le antenne di Radio Vaticana e il depuratore Cobis di ACEA.

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«No alla discarica di Tragliatella». È il grido comune dei residenti del XIV Municipio, che ha competenza su quella zona, ma anche del XV, che a nordovest tra Cesano e Via Braccianese confina con l’area che il Campidoglio avrebbe individuato per la nuova discarica di Roma.

Si tratta di una cava di circa trenta ettari di proprietà della Cooperativa Agricola Consmaremma, in Via Alpignano, dedicata alla lavorazione del basalto, distante poche centinaia di metri dalle prime abitazioni dei due insediamenti urbani di Tragliatella Campitello e Fosso Pietroso, da una comunità di recupero, da poderi agricoli, laghetti sportivi, terreni con vincolo archeologico e lontana solo un chilometro da una scuola materna.

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Piove sempre sul bagnato

A spaventare gli abitanti del posto c’è la definizione di “permanente” che comparirebbe nella delibera comunale e sarebbe associata alla nuova discarica, rendendo il nuovo sito definitivo.

Come denuncia il fronte del NO, formatosi ormai da alcuni giorni, il nuovo sito andrebbe a insistere su un territorio già di per sé isolato e, in alcuni casi, privo di servizi essenziali per il cittadino come la mancanza di acqua potabile, impianti di depurazione e illuminazione.

Nelle vicinanze già presenti il deposito di scorie nucleari dello stabilimento ENEA-Casaccia, l’ex-discarica di Cupinoro, l’impianto di compostaggio di Maccarese, le antenne di Radio Vaticana e il depuratore Cobis di ACEA.

Anche Ama però avrebbe dato il consenso, a sostegno di quella che il Sindaco di Roma definisce una “discarica di servizio” in attesa che la Regione ne indichi una fuori Roma in sostituzione di quella di Colleferro che chiuderà il prossimo gennaio.

Dopo Malagrotta, Tragliatella. Accordo tra Comune e Regione per la nuova discarica di Roma

Dunque a oltre sei anni dalla chiusura di Malagrotta, Roma rischia di avere un nuovo sito per lo smaltimento rifiuti e se tutto sarà confermato, anche se ci vorranno almeno due anni prima per l’apertura, l’area sarà proprio quella di Tragliatella, sulla via Braccianese al confine con il comune di Anguillara Sabazia e non lontana da Fiumicino.

La svolta sarebbe arrivata nel pomeriggio dello scorso mercoledì 18 dicembre quando al termine di un incontro in Campidoglio tra Comune e Regione, a cui non avrebbero partecipato né la Raggi né Zingaretti, si sarebbe arrivato all’accordo, evitando così il commissariamento del Sindaco di Roma, che supportata dal suo partito, inizialmente sembrava intenzionata a non voler individuare uno o più siti di smaltimento rifiuti all’interno del Comune di Roma come invece  indicato nell’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Lazio lo scorso 27 novembre.

Il fronte del “NO” e la battaglia contro i rifiuti a Roma Nord

Sul piede di guerra i residenti di Tragliatella, circa quattromila persone, che minacciano anche “barricate con i trattori” a difesa di quell’area rurale tutelata a fatica negli anni a favore del loro benessere nonostante tutti i disagi che una periferia spesso soffre.

La nascita di una discarica in quella zona creerebbe non pochi disagi anche a livello di viabilità: si tratta infatti di strade statali a doppio senso che rischierebbero di non reggere il traffico di tonnellate di rifiuti che quotidianamente attraverserebbero la zona con grossi tir.

Contrari e già mobilitati anche i cittadini delle zone limitrofe, supportati dal Presidente del XIV Municipio Alfredo Campagna, M5S, che avrebbe dichiarato quell’area “inidonea” e che però non dà per definitiva la scelta del Campidoglio, e dai molti residenti del XV pronti ad unirsi alle barricate contro la nuova discarica.

Si dicono “stanchi” e “delusi” i cittadini della periferia nord di Roma, gli stessi che da anni ormai portano avanti vere e proprie lotte di quartiere contro i rifiuti: nel 2011 la grande mobilitazione contro la discarica di Pizzo del Prete, vicino Palidoro, non distante da Tragliatella, poi la minaccia dell’impianto di compostaggio per il trattamento dell’organico alle porte di Cesano, il rischio di una nuova discarica  a Pian dell’Olmo sulla Tiberina e poi ancora il nuovo sito di trasbordo rifiuti a Saxa Rubra, sorto lo scorso luglio in pieno centro abitato e a cui nulla sono servite le tante manifestazioni dei residenti.

Subito dopo, la minaccia di un nuovo centro per il trasbordo a Labaro, che ogni giorno avrebbe visto il trasferimento di cento tonnellate di rifiuti da i cosiddetti “squaletti”, i mezzi più piccoli Ama su camion più grandi in Via Gemona del Friuli, vicino a Via delle Galline Bianche, al centro del quartiere, a fianco dell’unico parco pubblico e vicino a scuole, esercizi commerciali e a un poliambulatorio. Definito dai tanti residenti del XV “un progetto scellerato” di Ama e Comune alla fine è stato scongiurato.

Ora a minacciare i residenti di tutta la periferia di Roma nord che si dichiarano contrari all’ennesima scelta inopportuna della giunta 5 stelle a sfavore dei quartieri più estremi della Capitale c’è la discarica di Tragliatella, XIV Municipio ma in linea d’aria a pochi chilometri da La Storta, Olgiata e Cesano.

“No alla discarica di Tragliatella”, la mobilitazione corre anche sui social

Oltre alla mobilitazione social che già da giorni si è animata nei vari gruppi facebook di zona e che ha visto nascere il nuovo gruppo “No alla discarica di Tragliatella” che in poche ore ha raggiunto oltre tremila iscritti.

E’ del 21 dicembre scorso il primo incontro pubblico che si è tenuto per dire “no alla discarica”, mozione depositata il giorno seguente in Campidoglio: oltre cinquecento persone proveniente dai quartieri limitrofi del quattordicesimo e quindicesimo municipio, ma anche da Fiumicino, Cerveteri, Cesano e Anguillara per confrontarsi su quella che con molte probabilità sarà la nuova discarica capitolina ma anche per trovare possibili soluzioni.

Sul fronte del no, oltre al Presidente e alla maggioranza pentastellata del XIV e del XV, anche altri esponenti politici del M5s, come la Sindaca di Anguillara, Sabrina Anselmo che lamenta di non essere stata neanche informata.

Sul fronte del no anche i Sindaci di Cerveteri e Fiumicino, oltre che tutta l’opposizione del XV Municipio che ha chiesto un consiglio straordinario sul tema che dovrebbe tenersi entro la fine dell’anno o al massimo all’inizio del 2020.

I prossimi appuntamenti

Prevista per sabato 28 dicembre una grande manifestazione su via Braccianese per dire no alla discarica. L’appuntamento è fissato per le 10 in via di Tragliatella incrocio via Braccianese per sfilare fino a Via Anguillarese “pacificamente, ma determinati a non permettere a nessuno di violentare il nostro territorio. Al termine della manifestazione seguirà un dibattito nel parcheggio antistante l’ufficio postale.

Non c’è nessuna ragione perché Tragliatella ospiti una discarica, la soluzione annunciata non rispetta nessuna delle norme a tutela dell’ambiente, non siamo disposti ad assistere allo scempio del nostro territorio!

“IN CAMPAGNA SI PIANTANO SEMI, NON RIFIUTI!” si legge nel comunicato stampa pubblicato pochi giorni fa proprio dal comitato “No alla discarica di Tragliatella”.

Ludovica Panzerotto

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