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Labaro, il Liceo Pascal premiato dal MIUR

Al MIUR premiati i migliori 5 progetti di qualità su tematiche ambientali finanziati coi fondi PON. Gli allievi del “Pascal” incontrano il sottosegretario Ascani

ITS Blaise Pascal
Duca Gioielli

Può l’ambiente trovare al suo interno risposte e soluzioni all’inquinamento prodotto dall’uomo? Può l’arsenico, il veleno per antonomasia, diventare il simbolo della riscossa dell’ecosistema attraverso piante che ‘ripuliscono’ terreni contaminati?

Sembra fantascienza invece è solo scienza, come vuole dimostrare il progetto pilota dell’Istituto Tecnico-Liceo scientifico “Biagio Pascal” di Labaro, finanziato con i fondi PON e premiato dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

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L’Arsenico, un metalloide presente nella struttura geologica terrestre, è ben conosciuto per le sue caratteristiche tossicologiche. Il Lazio a causa della sua origine geologica e di attività antropiche, presenta in alcune sue aree concentrazioni elevate di arsenico che superano i limiti previsti dalle vigenti disposizioni di legge, sia nei suoli che nelle acque sotterranee e superficiali utilizzate per consumo umano. Il fitorimedio, ossia l’utilizzo delle piante per decontaminare i suoli, è una tecnologia alternativa, ecologica ed economicamente sostenibile.

Sono solo 5 le scuole italiane selezionate ed invitate al Ministero di Viale Trastevere per presentare il loro percorso di ricerca didattica e fra queste l’Istituto Tecnico e Liceo Scientifico “B. Pascal” di Roma.

Incontriamo il Preside prof. Antonio Volpe che ci illustra il percorso che ha consentito ad ognuno degli studenti partecipanti di fare un’indimenticabile e coinvolgente esperienza di ricerca, sperimentazione e lavoro, acquisendo una competenza complessiva, derivante dai contributi forniti da ciascun partner.

Le studentesse e gli studenti hanno sperimentato anche se stessi attraverso un nuovo rapporto insegnamento-apprendimento che emerge dall’interazione tra attività didattiche in aula e esperienze vissute nei contesti di lavoro, consolidando e ampliando conoscenze, abilità e competenze.  Il progetto è stato organizzato in due moduli ognuno dei quali prevedeva attività teoriche e pratiche relative a tematiche di salute ambientale che le studentesse e gli studenti hanno svolto con i nostri tutor proff. Rinaldo Arena ed Emilia Angelini presso gli Enti partner rappresentati  dall’  Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’  Istituto di Biologia e Patologia Molecolare (IBPM) del CNR con una modalità “in filiera”. Un sincero ringraziamento va dunque alla dott.ssa Cristina Agresti ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità e alla dott.ssa Maura Cardarella del CNR che hanno guidato i ragazzi in questo percorso e coordinato il lavoro di altri studiosi dei due Enti”.

“La scelta di queste tematiche – conclude il preside Volpe – contribuisce ad assolvere uno dei compiti fondamentali della Scuola, che è investita in prima persona della responsabilità di diffondere nelle future generazioni la massima attenzione alla tutela ambientale, allo scopo di conservare le risorse del nostro pianeta e salvaguardare la salute pubblica”.

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