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    Le favole di Natale secondo il Comitato “Un anello per Roma”

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    ArsBiomedica

    Da Stefano Testi, Vicepresidente Comitato Una Anello per Roma, riceviamo e pubblichiamo.

    “In prossimità di Natale, mi pregio fornire una collezione di favole che circolano attualmente nella nostra città. La prima è quella secondo la quale la galleria Cassia Monte Mario dell’Anello e della Cintura Ferroviaria sia stata costruita troppo stretta per posare due binari. La seconda riporta che il servizio da Vigna Clara finisca a Valle Aurelia. La terza vaneggia di una stazione ferroviaria a Villa Carpegna. La quarta parla di una stazione fantasma nel Parco Regionale del Pineto. La quinta propone una follia: capolinea del Cotral alla stazione Aurelia. La sesta richiama una stazione al Farneto, che è un Posto di esodo in galleria. La settima più che una favola, è una bestemmia: Metrovia.”

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    “Le motivazioni delle smentite – continua Stefano Testi – sono le seguenti:

    1) La galleria Cassia Monte Mario ha sempre avuto una larghezza sufficiente a contenere due binari: nel 1990 fu posato un binario solo per il servizio dello stadio Olimpico e per la posa di un marciapiede provvisorio sulla sede del binario dispari, mentre nel 2015 fu posato un binario solo per le esigenze del Giubileo di quell’anno.

    2) Il servizio inizia ad Ostiense fino a Vigna Clara: non è necessario bloccare tutta la linea Roma Viterbo per far invertire la marcia ai treni di Vigna Clara

    3) Una stazione ferroviaria a Villa Carpegna non si può fare perché il Camerone di deviazione sotto la Villa è una struttura di bivio con le pareti larghe tre metri che accoglie il bivio tra la linea Roma – Pisa e la cintura ferroviaria, sufficiente ad accogliere i binari ed i deviatoi del bivio, quindi non si può fare alcuna stazione.

    4) Nel Pineto esistono già due Posti di Servizio: il Posto di Passaggio del Pineto ed il Posto di esodo del Pineto: a chi servirebbe una stazione nel parco? Forse alle rane ed alle volpi che lo abitano. Che cosa ci andrebbe a fare un abitante di Balduina in macchina al Pineto quando ha a disposizione ben 2 stazioni urbane, Appiano e Balduina?

    5) La favola del Capolinea Cotral alla stazione Aurelia è la più divertente: un pendolare sceglie il servizio extraurbano del Cotral perché vuole arrivare la mattina alla metropolitana a Cornelia, altrimenti sceglierebbe il treno dalla stazione più vicina a casa sua nel Lazio.

    6) Farneto è servita per portare i tifosi del pallone di mezza Europa allo stadio Olimpico nel 1990, ma per fortuna le due gallerie costruite in quella occasione sono servite per costituire un Posto di Esodo di Emergenza obbligatorio per legge per tutte le gallerie più lunghe di 5 km., come la nostra, che peraltro è stata tutta ricostruita nuova.

    7) Metrovia è una bestemmia perché serve solo e soltanto a creare attenzione nei confronti del suo autore, che non oso nominare. Lui pretende che RFI ceda a lui tutta la sede ferroviaria del nodo di Roma, che Trenitalia interrompa tutti i servizi suburbani di Roma alla periferia della città per trasbordare su treni fantasma che non si sa chi compri. Inoltre prevede di abbandonare la stazione di Valle Aurelia sul viadotto di Anastasio II per creare una stazione sotterranea interferente con la linea A della metro in una via laterale chiamata via Vitelli, solo 30 metri più in basso di Roma San Pietro: come ci si arrivi il genio dell’autore non lo dice”.

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    34 COMMENTI

    1. Bravo insistiamo, perché la malafede o la impreparazione non potranno durare a lungo. La “indulgenza” del TAR dovrà cessare, e già se ne vedono le prime avvisaglie. La primitiva costruzione e la successiva completa ristrutturazione gridano vendetta agli occhi e alle tasche dei Cittadini. Spero che alla conclusione della nostra giusta battaglia, si attivi una spietata azione di risarcimento danni nei confronti di alcuni stolti e/o faziosi che hanno paralizzato per 30 anni questo fondamentale nodo di scambio,poiché sono stati depositate istanze di “accesso agli atti” per indagare sulla liceità urbanistica degli immobili dei ricorrenti.

    2. Ci scusiamo per questo ennesimo dovuto intervento essendo tutti ospiti di VCB non dovrebbe passare l’idea che esiste una distinzione anche fra i commentatori.
      Siamo tutti informati sui fatti della Stazione VignaClara e siamo sempre dalla parte di chi difende i sacrosanti diritti ad avere e poter mantenere la propria identità.
      L’area è residenziale, le inquietanti vibrazioni accompagnano le nostre giornate e ci fanno salire la frequenza cardiaca non basta un respiro profondo per distinguere vibrazioni o patema d’animo, le vibrazioni, gli scossoni si sentono eccome e sono antitetici alla natura del luogo di quiete garantita e già pagata.
      Serve altro innovativo progetto per non finire nella bocca della saggezza popolare.

      • Scusi, cito le sue parole “le inquietanti vibrazioni accompagnano le nostre giornate e ci fanno salire la frequenza cardiaca non basta un respiro profondo per distinguere vibrazioni o patema d’animo, le vibrazioni, gli scossoni si sentono eccome…” e poi le chiedo: a quale film si riferisce?
        Sono trent’anni che non passa un treno, l’ultimo è del 1990… ma quali vibrazioni, ma quali scossoni ?!? Questa è disinformazione pura, scusi ma lei ha chiaro di cosa sta parlando?

      • A che punto si può arrivare per mettere i bastoni fra le ruote della locomotiva! Dunque, lei avrebbe sentito “inquietanti vibrazioni e scossoni” durante le prove di collaudo? Mi dispiace molto farle presente che non sono mai avvenute essendo previste nel prossimo gennaio come ha detto in TV l’ingegnere delle Ferrovie e come hanno scritto tutti i giornali. Si rassegni signor Leosc.

      • Non ho capito, lei sta dicendo che io avrei dovuto glissare sul fatto che lei racconta cose non vere (per non dire volute menzogne) ??

    3. Che inutile polemica sta alzando Leosc.! Spero soltanto che fra le richieste di accesso agli atti di cui parla il Dr. Testi ci sia anche quella riguardante la sale operatorie sotterranee della nota clinica!

    4. Ma chi abita in una zona cosiddetta residenziale come via Flaminia Nuova (come il sig Leosc presumo) non dovrebbe peoccuparsi forse del traffico, dell’inquinamento dell’aria che respira, del parcheggio selvaggio (o della mancanza di parcheggi, se visto da un’altra ottica), della sporcizia…piuttosto che ossessionarsi sulle vibrazioni di una metropolitana che ancora non c’è e che quando ci sarà sarebbero percettibili al pari di un’onda gravitazionale??

    5. @Cesare,
      per glissare s’intende sottolineare il luogo della discussione che nel caso è un blog VCBlog cioè che raccoglie pareri di tutti sulle vicende e consente anche scambio di opinioni.
      Detto ciò vibrazioni e scossoni si sentono, lievi ma a volte più intensi e creano sempre inquietudine.
      Il tema di fondo è sempre l’identità o la natura del luogo che nasce negli anni della ricostruzione in Italia come fase successiva all’edilizia popolare dei quartieri popolari della città con la finalità di offrire “il meglio della popolazione italiana” rappresentativa di se stessa per quanto riguarda il portato morale e culturale, gente con istruzione superiore alla media con tutta una serie di caratteristiche intrinseche e peculiari da offrire come tema ad un dialogo esteso, internazionale sulla civiltà, in grado cioè di coesistere con persone rappresentative di altre culture di altre provenienze, le Ambasciate. Avere abbastanza presente nei modi e nei comportamenti quei requisiti tali da non creare mai offesa.
      Il Successo di una coesistenza serena fatta di rispetto e comprensione reciproca come Lei sa bene, di queste molteplici realtà pur sempre nelle forme limitate dagli ordinamenti Internazionali costituisce un buon contributo al dialogo in tutti i sensi. Ovviamente comporta un certo contegno delle proprie manifestazioni personali pur sempre legittime, la Stazione ferroviaria Vigna Clara così com’è stravolge i piani ma non “Un anello per Roma” che invece è molto “actual” per cui riprogettare sulla base di questi risultati nuove soluzioni ci sembra più interessante che la diatriba dei super esperti di cui sopra.

    6. Bellissimo il commento di Leosc ! Ma che cosa ha detto ? E poi deve essere una specie di medium : sente perfino le vibrazioni di una ferrovia che non c’è…

    7. @Giorgio,
      caro Giorgio ho pensato prima di rispondere al suo commento che ben rappresenta lo stato di degrado raggiunto da questa popolazione che deve sempre abbattere o liquidare chiunque non riconosce appartenere alla propria visione della realtà, “una specie di medium” è la sua resa di persona che non ha alcun interesse reale a questa vicenda dolorosa e costosa.
      Tra l’altro il “Medium” parla con l’Aldilà, ma c’è anche “il Sensitivo” che avverte l’imminenza di eventi epocali, c’è “il veggente” che ha visto il futuro sino a “Profeta”.
      Le vibrazioni le avvertiamo perché siamo al di sopra degli scavi o della galleria della ferrovia ma il tema Stazione Vigna Clara è importante perché riguarda un fallimento cocente rispettivamente a partire dal Comitato di ITALIA 90 e di tutti quelli che politicamente si sono succeduti al governo o ai governi stanziando e realizzando opere relative alla stazione Vigna Clara, finita anche nelle cronache televisive come ennesima “Cattedrale nel Deserto”.
      In tutto questo non c’è dolo, i soldi degli Italiani spesi sono andati comunque agli Italiani nei loro rispettivi ruoli, operai, imprenditori, impiegati, ditte, singoli, bar, ristoranti, boutique, ecc., ecc..
      Dunque la questione dovrebbe essere affrontata con maggiore approfondimento cercando come fanno molti nel recente passato quegli elementi che possono contribuire al superamento di questa empasse per realizzare quello che si definisce “Un anello per Roma” che si occupa di dare a tutti la possibilità di usufruire di un trasporto su rotaia così come è stato obbligo di urbanizzare le zone della nuova edilizia, un opera rispettivamente di Giustizia sociale e Libertà.
      Dunque tema molto serio, serissimo perché come sa istituzioni politica ecc., ecc..
      La riprogettazione sembra essere una via percorribile un riferimento potrebbe essere Piazza Euclide.
      Tutto quì!

      • E per le vibrazioni a Piazza Euclide come facciamo? Non sarebbe il caso forse di spostare treni e metropolitane fuori dal raccordo in zone non residenziali? O vogliamo fare come in quelle assurde città tipo Londra, Parigi o Madrid dove qualche mente malata ha concepito di portare la metro e le ferrovie sotterranee praticamente dappertutto senza neanche curarsi di chiedere il permesso ai residenti dei quartieri serviti?

    8. @Mauro e G47,
      apprezzo molto i vostri commenti e l’ospite VCB.
      Sull'”Anello per Roma” che è un Comitato e sulla Stazione si sono espressi in molti alcuni sono dei veri esperti, Politici e Tecnici, tecnici di altissimo livello e tutte queste polemiche e voci mettono in forte imbarazzo tali persone sempre difronte a questo buco nell’acqua chiamato Stazione Vigna Clara.
      Per riprogettazione sempre con la finalità di far avere a Roma nord la possibilità del trasporto veloce su rotaia s’intende a nostro modestissimo avviso affrontare il tema su una visione più ampia che tiene obbligatoriamente conto della nuova e sconosciuta attuale situazione.
      Un elemento che abbiamo individuato appartenere a questo dibattito è ad esempio lo Stadio Olimpico, cioè consentire il passaggio della ferrovia nelle immediate vicinanze dello Stadio Olimpico di Roma ma anche dello Stadio Flaminio, del Villaggio Olimpico in generale, tramontata ormai la chimera “Stadio della Roma” che era un progetto sproporzionato ed inopportuno dal vago sapore provocatorio, è possibile cominciare a parlare se necessario di ristrutturazione o rifacimento degli Stadi essendo tali già ben dimensionati con i 70.000 posti dell’Olimpico ed i 40.000 posti del Flaminio e ben posizionati in aree predisposte ad accogliere adeguatamente spettatori e partecipanti.
      “L’anello ferroviario per Roma” dunque nel dibattito più ampio deve necessariamente essere messo in discussione così com’è, per questa ragione ci sembrano le vicende sulla Stazione Vigna Clara come delle forme di accanimento molto poco lungimiranti.

    9. 7) Metrovia. Alcune precisazioni che smentiscono quanto superficialmente scritto dal sig. Testi in merito all’esercizio. Premetto che non sono un estensore del progetto Metrovia ma solamente un cittadino che lo ha letto in modo un po’ più approfondito.

      Metrovia non riporta da nessuna parte che il servizio regionale di Trenitalia debba essere interrotto quando si arriva in area urbana, ne meno che mai Rfi debba cedere la rete. Falsità. Per usare il gergo del sig. Testi, bestemmia.

      Il progetto di Metrovia come consolidato prevede l’esercizio di servizi regionali a cui si affiancano i servizi metropolitani. I primi, con frequenze simili a quelle attuali, effettuano meno fermate in area urbana, e conducono in modo più diretto ai capolinea urbani di Termini, Tiburtina etc. L’unico servizio con una rottura di carico in area urbana è quello per Tivoli. I treni regionali utilizzano convogli analoghi a quelli in uso attuale. I servizi metropolitani, con frequenze di 3-7’, invece effettuano più fermate urbane, ivi comprese circa 50 stazioni aggiuntive da costruire, hanno capilinea interni all’area urbana e utilizzano treni più adatti al trasporto urbano con fermate ravvicinate.

      Spiegano alcune di queste questioni in questa pagina che specifica tutti i rapporti con le ferrovie esistenti. https://metroviaroma.it/metrovia-e-ferrovie-laziali/

      Sul punto 2) servizio Vigna Clara-Ostiense credo ci si debba attivare per veder realizzati tutti gli interventi (su Tuscolana-Ostiense-Trastevere e su Casilina in primis) che permettano di andare oltre Ostiense, portando fino a Vigna Clara i treni provenienti ad esempio da Ciampino o Latina per creare una vera e propria ferrovia metropolitana. Diversificare ed estendere la linea permetterebbe di portare più treni a Vigna Clara, che invece con la limiatazione a Ostiense vedrebbe sostenibile solo un servizio a frequenza 15’-30’ poco utile e utilizzabile.

    10. @Motorbike,
      Lo spreco di risorse economiche e umane che la Stazione Vigna Clara sta comportando alla cittadinanza non trova più giustificazioni, nemmeno quelle ideologiche.
      Si dovrebbe consegnare la Stazione Vigna Clara alla Storia come esempio del costo della democrazia e del Diritto e ripensare le tratte ed i percorsi per questi odierni cittadini, per queste odierne realtà sociali ed economiche, ancora una volta i cambiamenti epocali e globali.
      Purtroppo nuove eree preannunciate già negli anni 2000, nuove tipologie occupazionali (il trasporto pubblico) nuovo “welfare” (Reddito di Cittadinanza Centri per l’impiego C.P.I., Centri di assistenza fiscale, C.A.F. e anche nuovi movimenti politici) e nuove forme di economie, nuove tra l’altro già dagli anni 2000.
      Il tutto drammaticamente appesantito da diatribe su un’istallazione costosa infelice ed inutile.
      E su tutto l’attesa del progetto dei progetti “Lo Stadio della Roma” con i suoi promessi 50 Miliardi di Euro di investimenti che ha immobilizzato tutte le amministrazioni costrette a campare inermi mentre vedono nei loro municipi il lento sgretolamento della città, delle sue strade e delle sue cose spettacolo straziante di una città e di una popolazione e di un naufragio dovuto e giustificato per lo stadio, quello della Roma con le sue promesse, che non si farà mai.
      Lo stadio della roma è volenti o nolenti lo Stadio Olimpico che fu realizzato per le Olimpiadi, uno stadio che viene usato anche per le partite di calcio.
      “Glie serve n’emozione come glie serve er pane!” F. Califano
      Italia il paese degli operai.

      • Mi scusi ma di quale spreco di risorse sta parlando?? Ma secondo lei è uno spreco di risorse attivare un’infrastruttura già realizzata trent’anni fa (la galleria anche molto prima) per offrire un servizio di tipo metropolitano veloce (quando ci sarà anche il benedetto secondo binario) in un quartiere non servito dalle uniche linee metro attualmente esistenti a Roma? Ma secondo lei i problemi di mobilità della zona come andrebbero risolti? Le pare poco poter raggiungere da Vigna Clara il nodo di Ostiense con Metro b, Ferrovia Orte Fiumicino e Roma lido in 20 minuti?? Evidentemente lei e i quattro gatti ricorrenti (tra cui i proprietari della clinica) non avete mai avuto la sfortuna di fare pendolarismo tra Roma Nord e Roma Sud per motivi di lavoro! Per risolvere i problemi epocali globali di cui scrive lei occorrono idee concrete e realizzabili con le poche risorse disponibili, mentre la retorica e gli astratti richiami alla politica non servono a nulla.

    11. Caro amico mio si deduce che non accetti l.apertura di Vigna Clara e si capisce ma te ne devi fare una ragione bisogna andare avanti,quando si fanno le opere c.è sempre una ragione perchè vengono fatte,non vengono fatte a caso e poi hai mai visto un palazzo crollato per colpa di una metropolitana?Calcola che la galleria non ti passa sotto i piedi anche se il quartiere è residenziale non hai il treno davanti casa tua ma bensì sotto terra in modo discreto pulito e ecologico quindi accettalo.

    12. Caro amico Motorbike,
      il mio parere personale conta poco e niente comunque, s’interviene con dei commenti su questa storia della stazione soprattutto per sottolineare l’impegno e a volte lo strazio, i pochi risultati di quanti dagli anni novanta sono stati coinvolti nella realizzazione di questa stazione ferroviaria che fa ancora parlare di se.
      Credo opportuno dare un contributo a chi oggi viene a conoscenza di questa vicenda, scarsamente informato può malorosamente schierarsi convintamente da una parte piuttosto che dall’altra.
      Errore fatale considerati i circa 30 anni di storia che ha la Stazione Vigna Clara.
      Fortunatamente quello che sarà della stazione non dipende da me e spero amico mio neanche da Te.
      Il TAR, RFI, Il Governo del MXV, il comitato un Anello per Roma, sono e restano i protagonisti assoluti a cui si aggiungono i ricorrenti espressione del potere forte che non possono non difendere i cambiamenti sopraggiunti, generati e mossi dal successo delle proposte politiche targate seconda Repubblica trionfo del “liberismo” sia dell’Ulivo sia del Polo della libertà che hanno rivoluzionato i rapporti tra i cittadini ed il SSN. Le Assicurazioni Sanitarie integrative sottoscritte da tutti anche dai dipendenti pubblici che offrono sanità di eccellenza ad un costo di circa 6/800 Euro/anno a nucleo familiare medio sono il cambiamento effettivo reale ed esistente, offrono tempi e qualità che il solo SSN non può erogare, si servono di gente altamente professionalizzata, e a loro modo sono le uniche e poche realtà che danno occupazione.
      Cose molto serie, estremamente serie, basta leggere sui rispettivi siti gli elenchi delle strutture sanitarie private a cui si può rivolgere l’assicurato del caso per la soluzione di suoi problemi di salute.
      Tra le strutture Sanitarie private d’eccellenza risulta essere presente anche la Clinica “ARS MEDICA” che riceve e offre prestazioni a persone in arrivo da tutta Italia, dunque i ricorrenti tramite i loro avvocati e studi legali che a quanto pare sanno cosa dire, non dovrebbero essere visti come in contrapposizione alla realizzazione della Stazione che tra l’altro farebbe comodo anche ai propri dipendenti come politica di tutela e difesa del salario ma come invito a superare tutti quei problemi tecnici che ostacolano l’apertura e l’esercizio della stazione.
      leosc

      • AMICO MIO il treno farà comodo anche a voi e sai quanto farà comodo alla Ars medica anche perchè ci saranno clienti che si sposteranno con il treno.Elenca questi famigerati problemi tecnici.

    13. @Motorbike amico mio,
      il mio parere è personale ovvero rientra nella opportunità o possibilità di esprimere un parere o meglio fare un commento sulle vicende che VCB offre.
      Non capisco caro sedicente amico mio Motorbike il tuo tono imperativo categorico.
      “Elenca questi famigerati problemi tecnici.?”
      Posso pensare di non essere stato esauriente e/o forse equivocato in effetti raggiunsi a fatica la sufficienza in Italiano.
      Ma quello che scrivo a me sembra abbastanza comprensibile.
      I famigerati problemi tecnici sono in elenco nelle carte dei Ricorrenti e di RFI, documenti sui quali molte persone del mestiere studiano, documenti tecnici che parlano di problemi tecnici.
      La vicenda si protrae da trent’anni perché la popolazione locale si è fortemente opposta a questa istallazione, perché la Stazione stravolge la natura del luogo appunto area Residenziale (che è un’ennesima definizione urbanistica) ciò ha comportato l’esborso di tributi maggiorati rispetto a edifici collocati in aree Popolari, chiaro? E faranno causa al comune.
      Personalmente preferisco, ma non lo dite a mia madre che mi ospita, risiedere in aree popolari ciò nonostante non si può non interpretare questa istallazione come un atto di forza, d’imperio, ingiusto.
      La silenziosità pretesa dalla natura del luogo impone a RFI la ricerca di soluzioni tecnologiche nel rispetto del luogo, diversamente la cittadinanza può lecitamente chiedere al Comune di Roma la restituzione della quota di tributi pagata negli anni che eccede quanto pagato similare in area popolare.
      A cosa gli servirà tutta questa quiete non deve essere la preoccupazione di nessuno men che meno la Mia, abito ospite di mia madre e faccio la mia vita, ho questioni aperte legate al lavoro e tante altre cose a cui pensare, sinceramente, non ho proprio ne spazio e ne tempo per indagare sulle scelte legittime delle persone.
      Si parla di questioni di giustizia serie e serissime, non di contrapposizioni tra buoni contro cattivi.
      Gli inviti a riavvicinarsi ala politica sono in questi casi opportuni perché si può agire con misura adeguata sia in un caso sia nell’altro.
      Dal nostro punto di vista il progetto può anche essere messo da parte e come detto ripensare i percorsi inserendo stazioni oggi più consone come la stazione Stadio Olimpico sicuramente di maggior gradimento per tutti.
      Come testimonia VCB nell’articolo “Stazione Vigna Clara, Collaudo dopo collaudo s’avvicina la riapertura” Motorbike le cose vanno avanti.
      leosc

    14. “la popolazione locale si è fortemente opposta” signor Leosc ? Un condominio e una casa di cure e due-tre privati per lei sono “la popolazione locale” ? Non sarebbe il caso di cominciare un po’ a ridimensionare tutta questa sollevazione di popolo che non c’è mai stata ? E a chi chiede la restituzione delle tasse perchè con la ferrovia si deprezza il loro immobile vogliamo ricordare che quando hanno comprato casa in quella zona la ferrovia già c’era visto che la galleria risale agli a anni ’50 ? Oggi se ne accorgono ? Buona serata.

    15. Uno dei problemi di Roma è che si è costruito in maniera disordinata, spesso abusivamente, a scapito della realizzazione delle infrastrutture; mi viene in mente a proposito l’insediamento abusivo degli artigiani a via di Camposampietro che ha impedito la realizzazione dell’anello ferroviario e lo sviluppo edilizio disordinato intorno all’aeroporto di Ciampino che ne mette in discussione l’esistenza a causa delle lamentele di una popolazione che non avrebbe mai dovuto insediarsi a ridosso di tale infrastruttura. le argomentazioni di Leosc mi richiamano alla memoria le tante proteste sollevate per i mondiali ’90 quando si decise il raddoppio della tangenziale e la realizzazione del tram 2: anche in quel caso ci furono molte rimostranze da parte di alcuni che pensavano che la città potesse fermarsi per tutelare i loro interessi (chissà perchè i loro sì e quelli degli abitanti di altri quadranti della città no). E’ bene ricordare che dove passa la ferrovia il vecchio piano regolatore prevedeva anche la realizzazione della tangenziale che poi fu spostata per farla passare sotto la Collina Fleming, con buona pace chi chi ci attualmente ci si affaccia sopra. mi auguro comunque che vengano realizzate delle barriere antirumore per ridurre il disagio come del resto è stato fatto con il raddoppio dell’Olimpica.

      • Mauro, bisogna che lei aggiorni le notizie in suo possesso: gli artigiani di via Camposampiero non sono abusivi e non è vero che impediscono la realizzazione dell’anello ferroviario. Gli artigiani stanno lì dai primi anni del 1960 quando di ferrovia neanche se ne parlava e hanno tutti in mano le concessioni. Poi sappia che qualche anno fa le Ferrovie hanno fatto sapere che esiste un nuovo progetto di chiusura quindi lo spostamento degli artigiani non è piuù necessario.

        • A me risulta che l’insediamento sia sorto sul quello che si definisce un “rilevato ferroviario”, in pratica un terrapieno realizzato per predisporre la posa dei binari ferroviari (si vede anche da Google map). Mi chiedo come sia possibile che si sia potuto dar l’autorizzazione per edificare in quel punto. A me sembra che lo sviluppo urbano a Roma avvenga in modo disordinato, considerando solo gli interessi privati a scapito della programmazione delle infrastrutture.

    16. Caro amico mio Leosc tutto il resto e noia grande canzone del Califfo.Lo sai che la galleria e la stazione Farneto anche se non ci passa niente funzionano ugualmente?

    17. @Motorbike sedicente amico mio,
      in quelle gallerie o tunnel non ci passano i nuovi convogli perché realizzate per i vecchi convogli si vuole ricordare come trenino locale la “Littorina” (cerca su google).
      dal punto di vista politico, sociale ed economico si vuole sottolineare lo stato confusionale creato appunto da accellerazioni sociali ed economiche generate dalle politiche “liberiste” che hanno effettivamente mosso l’economia ma in molti troppi casi si è riscontrata un’evidente la perdita di senso comune.
      Per far capire esistono interi nuovi “quartieri” nati grazie alle concessioni sul diritto alla casa che in Italia non esiste (esiste soltanto il diritto ad una vita dignitosa), delle popolazioni fuorilegge che hanno edificato senza permesso la cui numerosità ha costituito un tema politico serio, si è aperta così la stagione dei “condoni edilizi”. Troviamo dunque la perdita del senso comune quando viene edificata e giustamente condonata una edificazione sproporzionata rispetto alle reali possibilità economiche e sociale del singolo o dell’insieme.
      Lo Stadio della Roma, realizzazione con promessa di investimenti per 50 Miliardi di Euro sembra essere un’attesa di molti che mostrano di essere nel pieno di uno stato confusionale cioè fortemente intenzionati a far coincidere l’enorme grande abitazione con un successo imprenditoriale e basta, come se in Italia non ci fossero mai stati imprenditori prima dell’avvento liberista.
      Atteggiamento arrogante che in molti casi giustifica il crimine, crimine che si difende perché non ha bisogno certo di altra manodopera.
      Lo stato in cui versa lo Stadio Flaminio e lo Stadio Olimpico, le reti ferroviarie, le strade, ecc. ecc., si sospetta derivi proprio da una specie di ostruzionismo di queste forze sociali in attesa con la scusa di un beneficio per tutti.
      Cioè far trovare la popolazione difronte a scelte “obbligate” con se lo Stadio della Roma fosse il solo ed unico progetto o attività da fare.
      Si palesa l’interesse esclusivo di una classe imprenditoriale che trova la propria valutazione nell’enorme debito della Città di Roma 14 Miliardi di Euro.
      Dunque situazione in stallo per debito, e strumenti anticrisi come il Reddito di Cittadinanza che si prende iscrivendosi ad un Centro per l’impiego , successivamente dai CAF la dichiarazione Isee e inoltro della richiesta all’INPS per la cronaca proprio perché in Italia è garantito il Diritto ad una vita dignitosa.
      Come ha detto a messa il Parroco di Santa Chiara “non illude, non delude!”
      Motorbike non lo sapevo!
      Leosc

    18. Caro amico Leosc guarda avanti,forse non hai visto che la galleria l.hanno rifatta completamente,non avere paraocchi che non servono a niente,lo vuoi cambìà sto paese oppure come fanno certi che lo vogliono lascià cosi come è?

    19. @motorbike,
      ma Lei lo ha letto l’articolo VCB dove sta commentando? “Le favole di Natale secondo il comitato un anello per Roma”, riassumo quello che dice il Presidente Testi:
      L’insieme secondo testi di “favole” appunto che nell’insieme alimentano confusione e di conseguenza allontanano la realizzazione dell’Anello ferroviario per Roma l’obbiettivo da raggiungere nei toni soluzione di tutti i mali ambientali.
      Testi come Motorbike non sente ragioni.
      Ho già espresso un parere personale sulla stazione grazie all’ospitalità di VCB, per me va chiusa e anche smantellata.
      Andrebbe aperta la Stazione Stadio Olimpico e Piazza Giuochi Delfici. Punto.
      Motorbike si avvicini alla politica con il Suo Nome ed il Suo Cognome se freme tanto per cambiare questo Paese.
      Personalmente mi limito a dare un contributo, una voce, alle vicende di cui scrive VCB.
      Nello specifico faccio il medesimo invito a Stefano Testi che già è un politico.
      Non mi dia dell’amico Suo.
      Leosc

    20. Ah il mitico bunker Stazione Farneto costruito dagli ingegneri dell.Esercito Italiano Farneto o Olimpico Farnesina una stazione modernissima e chiudiamo sto anello ferroviario Amico Mio.

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