Home CRONACA Dalla Cassia in Cina, Andrea Muzii campione del mondo di memoria

    Dalla Cassia in Cina, Andrea Muzii campione del mondo di memoria

    andrea muzii
    ArsBiomedica

    Con 8.170 punti, ieri 1 dicembre, è salito sul podio in Cina, a Zhuhai, per consacrare il primo posto ai Campionati Mondiali di memoria. “Non riesco a credere di averlo fatto ma sono il nuovo campione del mondo della memoria” ha scritto poche ore fa su facebook Andrea Muzii.

    Fra mille difficoltà, lo abbiamo raggiunto via whatsapp in Cina: “è stata dura, fino alla fine non sapevo se ce l’avrei fatta. Gli avversari, in particolare dalla Mongolia, erano molto forti. Questo ha reso il momento della vittoria estremamente felice e stancante!” ci ha scritto rammaricato di riuscire però ad inviarci solo uno scatto dei tanti che ieri hanno immortalato la sua vittoria.

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    Lo avevamo conosciuto alla fine di ottobre e proprio in occasione della nostra intervista Andrea Muzii ci aveva raccontato quanto fosse importante per lui continuare ad allenarsi con costanza in vista dell’obiettivo appena raggiunto: i campionati mondiali in Cina. Non che non fosse abituato alla competizione ma l’idea di sfidare e confrontarsi con altri 170 concorrenti dalla memoria di ferro provenienti da tutto il mondo era un traguardo davvero incredibile.

    Detto fatto, dal 20 novembre al 1 dicembre, a colpi di prove di memoria, Andrea ha sfidato tutti uscendone vincitore. Sul podio con lui, ma con circa mille punti di differenza dal primo posto, Purevjav Erdenesaikhan e Lkhagvadotj Batbayar, dalla Mongolia.

    Vent’anni compiuti da poco, residente con la sua famiglia sulla Cassia all’altezza di Via Oriolo Romano, con una passione sfrenata per i numeri nata solo dopo il liceo, Andrea Muzii ha sempre sostenuto che è solo questione di allenamento e che tutti possono riuscire nell’impresa. Davvero increduli, tra una lezione e l’altra alla Facoltà di Medicina, ci eravamo fatti spiegare in cosa consisteva la preparazione, cercando di capire quali tecniche fossero davvero efficaci per cercare di ricordare, se non proprio tutto come lui, almeno qualcosa.

    “Ci sono dei principi mnemonici ma le tecniche sono sempre le stesse; con queste possiamo memorizzare più o meno tutto, quello che cambia sono i processi. A seconda di quello che dobbiamo ricordare ci sono percorsi diversi che la nostra mente può fare ma alla fine le tecniche sono quelle, si tratta di convertire le informazioni in immagini. Una volta che si conoscono le tecniche allora siamo in grado di memorizzare qualunque cosa”.

    “Impegno nell’allenamento e tecnica” diceva lui, tanto tempo passato a provare e riprovare: tutto è iniziato dalla passione per il cubo di Rubik che Andrea risolveva in una manciata di secondi anche da bendato, e da lì è iniziata la scommessa della memoria con numeri da capogiro nei traguardi delle sfide europee: 1.122 numeri memorizzati in un quarto d’ora, 550 carte da poker (pari a 10 mazzi e mezzo) in 10 minuti, 428 immagini in 5 minuti e molto altro.

    Ai mondiali di Zhuhai Andrea ha sfidato gli altri concorrenti in dieci discipline memorizzando immagini, carte da gioco, parole, nomi e volti, numeri sotto dettatura, e altro, con tempistiche e modalità differenti. Questa volta le carte memorizzate in 30 minuti sono state 1.829, vale a dire quasi 70 carte al minuto.

    Prima della Cina c’era stata la Svezia, dove solo due settimane fa Andrea Muzii aveva conquistato il Campionato Europeo superando in un colpo solo: il punteggio assoluto più alto mai raggiunto da un europeo che lo ha posto al secondo gradino del podio nella classifica mondiale, il secondo record del mondo e il primo record europeo. “Estremamente orgoglioso e felice di annunciare che sono diventato il nuovo campione europeo della memoria al campionato europeo della memoria in Svezia questo fine settimana” – ha scritto sul suo profilo facebook il 18 novembre scorso postando una foto con la coppa in una mano e la bandiera italiana nell’altra.

    Ma la scalata verso il successo mondiale era cominciata da qualche mese con 3 record mondiali ai French Open di Parigi e la vittoria del MSO Memory Championschip 2019 di Londra.

    Ha davvero dell’incredibile la storia di questo ragazzo di Roma Nord che come unico rammarico ha quello di essersi appassionato ai numeri e soprattutto alle tecniche di memorizzazione solo dopo il liceo, e di non aver potuto sfruttare al meglio questa passione sui banchi di scuola; sono nobili invece gli obiettivi futuri: aiutare chi ha poca memoria o chi, per vari motivi ne ha persa un po’ a riacquistarla.

    Poi ci sono le prossime Memoriadi 2020 di Dubai, le olimpiadi riservate ai campioni di memoria, a noi invece, nella speranza di riuscire a memorizzare almeno qualcosa con i consigli dati da Andrea non resta che augurargli un grosso in bocca al lupo.

    Ludovica Panzerotto

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    1 commento

    1. Come posso fare per ospitare Andrea Muzii in un evento pubblico rivolto ad un uditorio giovane, fatto da teen agers sopattutto?

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