Home CRONACA Grande Raccordo Criminale, banda di narcotrafficanti sgominata a Roma

Grande Raccordo Criminale, banda di narcotrafficanti sgominata a Roma

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Sgominata dalla Guardia di Finanza un’organizzazione capace di inondare Roma di droga e della quale faceva parte anche una “batteria” di picchiatori che operava prevalentemente a Roma Nord e che veniva utilizzata per recuperare i soldi da chi non pagava.

Il blitz, scattato al termine dell’indagine denominata “Grande Raccordo Criminale” coordinata dalla procura di Roma, ha portato all’emissione di 50 arresti in carcere mentre nei confronti di una persona sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tra gli indagati anche Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio noto come Diabolik, ucciso lo scorso 7 agosto in un agguato.

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Sono stati oltre 400 i finanzieri impegnati nell’operazione che questa mattina ha portato arresti tra il Lazio, la Calabria e la Sicilia. L’organizzazione di narcotrafficanti, secondo quanto accertato dalle indagini delle Fiamme gialle, era in grado di rifornire la maggior parte delle piazze di spaccio di diversi quartieri della Capitale.

Al vertice dell’organizzazione c’erano “Diabolik” e Fabrizio Fabietti. Il ruolo del primo era centrale, poteva contare su amicizie eccellenti tra cui quella di Michele Senese, punto di riferimento della camorra a Roma. La “batteria ” operava principalmente nella zona di Roma Nord per fornire le piazze di spaccio e recupero credito. Per quest’ultimo aspetto il gruppo era composto da picchiatori, anche ex pugili, tra cui cittadini albanesi.

Fabietti svolgeva invece il ruolo di broker del narcotraffico per l’approvvigionamenti di droga ed aveva rapporti con la cosca di ‘ndrangheta Bellocco e i fratelli Emanuele e Leopoldo Cosentino, entrambi destinatari del provvedimento cautelare.

La devo da’ a tutta Roma“: parlava così Fabrizio Fabietti, in riferimento alla necessità di fornire droga alle piazze di spaccio della Capitale. L’intercettazione per gli inquirenti rappresenta “l’influenza esercitata dal gruppo criminale sul mercato di Roma”.

Inoltre, all’interno dell’associazione c’era un gruppo di soggetti che aveva un compito specifico: recuperare i crediti dovuti per l’acquisto della droga. Compito che gli arrestati mettevano in pratica con una serie di estorsioni, pestaggi e violenze. “Vabbe’ spariamogli, che dobbiamo fare?”. E’ quanto emerge da un’intercettazione. “Oh gli ho preparato una macchina, li massacriamo tutti eh“, afferma un altro associato in un altro passaggio.

L’indagine ha portato al sequestro complessivo di 250 chili di cocaina e 4.250 chili di hashish, per un valore complessivo stimato al dettaglio di circa 120 milioni di euro. Un giro d’affari realizzato in nove mesi.

Si tratta di un gruppo criminale che non ha eguali in altre città italiane che operava a Roma Nord e che coinvolge criminalità sportiva, politica e non solo. Tutto ruotava attorno a Piscitelli, che era indagato prima di essere ucciso“. Così il procuratore facente funzioni, Michele Prestipino, ha descritto la banda di narcotrafficanti sgominata questa mattina, spiegando che “questa operazione ci permette di squarciare il velo rispetto al traffico di droga sulla piazza di Roma, con un’indagine trasversale multilivelli che ci permette di ricostruire in modo verticale come funziona lo spaccio”.

Edoardo Cafasso

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