Home ATTUALITÀ Municipio XV, salta la prima seduta sul Bilancio 2020-2022

Municipio XV, salta la prima seduta sul Bilancio 2020-2022

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Galvanica Bruni

Saltata in XV Municipio la prima seduta sul Bilancio preventivo 2020-2002 licenziato dalla giunta capitolina pochi giorni fa ed ora al vaglio dei municipi. Il Consiglio era stato convocato per oggi, venerdì 2 novembre, con ulteriori puntate già programmate per lunedì 25 e martedì 26 ma questa mattina è mancato il numero legale per dare il via ai lavori. Tutti e a casa, se ne riparla lunedì alle 12.

“Non ci volevamo credere, ma è successo. Questa mattina, dopo giorni di studio e di lavoro per presentare i nostri emendamenti sul bilancio di Roma Capitale da approvare, siamo stati costretti a tornare tutti a casa per la mancanza del numero legale in Aula che la maggioranza 5 stelle non ha saputo garantire” dichiara in una nota il capogruppo PD Daniele Torquati.

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“Non solo la Sindaca e la Giunta comunale umiliano i Municipi costringendoli a pronunciarsi su un bilancio a dir poco imbarazzante in meno di 10 giorni, ma i colleghi 5 Stelle del XV neanche si presentano in Aula in numero sufficiente per aprire la seduta. Il bilancio é uno dei passaggi fondamentali, se non il fondamentale, delle amministrazioni pubbliche. Sarà stato l’imbarazzo di dover votare a favore di un bilancio 5 stelle magro nei fondi destinati al Municipio che ne ha impedito la presenza in Aula?”

“Non ci sono più parole per denunciare la continua mortificazione del territorio ad opera di chi governa poco e anche male” incalza Torquati sostenendo che gli emendamenti preparati dal gruppo PD “servivano a correggere un bilancio completamente insufficiente, con circa tre milioni di fondi in meno rispetto al 2019 sulla spesa corrente per i servizi e addirittura un milione di investimenti non per le opere ma per gli “incarichi di progettazione esterna”. Sembra come se il Comune e il Municipio non avesse tecnici interni”.

“Si poteva lavorare a migliorare questa schifezza. E invece si é preferito non garantire l’Aula e mandare tutti i consiglieri presenti a casa. Il tutto nel silenzio tombale sulla situazione di AMA, per cui ancora oggi il bilancio non è stato approvato e l’azienda é a rischio fallimento come si legge sui giornali. Non se ne parla e le nostre strade sono invase da spazzatura”.

Nel 2013, ricorda Torquati, “abbiamo preso il Municipio rimettendo in regola i conti, investendo sul sociale e, senza una regolarità contabile, votando a dicembre un bilancio che la vecchia amministrazione avrebbe dovuto votare nel 2011. Nel 2016 abbiamo perso le elezioni, ma abbiamo lasciato un bilancio ineccepibile con fondi triplicati rispetto ai tre anni precedenti e con investimenti per tutte le scuole grazie ai fondi ottenuti attraverso la vittoria di bandi europei su progettazione di tecnici interni fatti a costo zero”.

“Non permetteremo in alcun modo che si ritorni al passato con sprechi e penuria di fondi per i cittadini del Municipio XV. Per questo non abbiamo nessuna intenzione di approvare un bilancio inefficiente, imbarazzante, pieno di contraddizioni e di privo di investimenti per il futuro. Per questo – conclude Torquati – non abbiamo fatto nessuna fatica a fare le tre di notte per studiare, scrivere e presentare emendamenti per migliorare la manovra ed essere presenti il giorno dopo, mentre chi oggi governa si dimentica di svegliarsi per assicurare almeno l’onore di un dibattito in Aula sul bilancio.”

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1 commento

  1. Anche il M5S come il PD abbisognano di attività politica che li metta in contatto con il mondo esterno ed evitare di cadere vittime di quella che appare essere una “Confusione dei Ruoli”.
    Esempio quello sopra di “inciviltà” o di ingenuità o di inesperienza o di scarsa conoscenza, la capacità di scindere il messaggio politico “ONESTA'” dal sostituirsi alle forze dell’Ordine o a genitori, o a maestrini ecc., ecc..
    Nel caso specifico condanne per tutti (forze dell’ordine comprese) per manifesta disonestà visibile nella forma e nelle intenzioni, processi alle intenzioni, oppure dicano chiaramente se sono vittime di intimidazioni perché non si capisce proprio, come se ci fosse alternativa all’attuale governo.
    Il tempo è dalla parte di questa classe politica, dunque spetta loro argomentare (il dialogo) scelte politiche e quelle obbligatorie di governo come l’approvazione del Bilancio di Roma Capitale documento immenso per volume che trasuda la tragica sofferta condizione di una popolazione da troppi anni in pieno stato di crisi, occupazionale e dei settori produttivi, dunque già comprensivo nei suoi criteri del passato e del futuro, passaggi di un dibattito politico imponente che forse qualcuno si è perso.

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