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Piazza Mancini-Vigna Clara, un tram che si chiama desiderio forse realtà

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Galvanica Bruni

Un tram Piazza Mancini – stazione Vigna Clara è forse all’orizzonte. Come l’omonimo film del 1951 interpretato da Marlon Brando e posizionato al 47mo posto nella classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, questo “tram che si chiama desiderio” a Roma Nord e che dovrebbe congiungere i capolinea bus di Piazza Mancini con la stazione di Vigna Clara potrebbe diventare più di un sogno.

Ad accendere i riflettori sul progetto di una possibile linea tramviaria – un naturale prolungamento dell’attuale linea 2 – è stata L’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico che lo ha formalmente presentato al PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile lanciato dal Campidoglio.

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Il progetto ipotizza che da piazza Mancini il tram potrebbe proseguire su un  nuovo ponte sul Tevere piuttosto che su Ponte Duca d’Aosta e da lì, seguendo il lungotevere, passare per Piazzale Ponte Milvio, via Flaminia (da pedonalizzare), Corso Francia per attestarsi infine alla stazione Vigna Clara.

Il tutto anche in vista della possibile riapertura della stazione Vigna Clara con attivazione della linea fino ad Ostiense, consentendo così ad un maggior numero di persone di raggiungere la stazione senza intasare però la zona circostante con centinaia di auto a danno dei residenti e del traffico di Corso Francia.

Serve un progetto concreto

Passare per piazzale Ponte Milvio? Pedonalizzare via Flaminia? Roba da far tremar i polsi anche ai più esperti urbanisti. Ecco perchè serve un progetto concreto. Ed ecco la sorpresa, è di oggi.

L’ipotesi del collegamento tramviario Piazza Mancini – Vigna Clara è una delle sei opere del Piano urbano della mobilità sostenibile indicate dal Campidoglio al Ministero delle Infrastrutture per il finanziamento della progettazione di fattibilità tecnico-economica.

Le altre cinque sono il tram  via Barletta-piazzale Clodio e viale Angelico-Auditorium Parco della Musica; il prolungamento della Roma-Giardinetti fino all’Autostrada A1 sud, la metrotranvia Anagnina-Torre Angela e il prolungamento della tranvia Tiburtina fino a Ponte Mammolo.

“Si tratta di risorse per un importo complessivo di 3,8 milioni di euro destinate a Roma Capitale tramite il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese” spiega una nota del Campidoglio aggiungendo che “tra i piani presentati è previsto anche un elenco di progetti da finanziare grazie a eventuali economie o integrazioni del Fondo ministeriale. Tra questi figurano la funivia Clodio-Monte Mario-Ponte della Musica; il collegamento Fidene-Ospedale S.Andrea il nodo di scambio Libia-Nomentana FL e la tranvia Marconi-Subaugusta”.

Si tratta di progetti che rientrano nella nostra visione di mobilità” sostiene la sindaca Virginia Raggi sottolineando che “Roma, con il Pums, si è dotata di uno strumento di pianificazione a lungo termine. Un piano che coniuga la necessità di ampliare il sistema infrastrutturale del trasporto pubblico con l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, in funzione delle esigenze e delle richieste dei cittadini”.

Edoardo Cafasso

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36 COMMENTI

  1. bla bla bla.. vedremo..per ora solo chiacchiere come al solito..come il sottopassaggio a Corso Francia..le rotonde..le alberature nuove.. il ponte rosso su corso francia mai fatto… il ponte pedonale tra vigna stelluti e via nitti..in attesa da 40 anni… sempre e solo bugie.. per ora hanno cambiato solo 6 lampioni di corso francia mettendo dei nuovi orrendi, nessuno dice nulla..
    Se si facesse sarebbe fantastico ma le macchine? restringiamo le strade senza alternative? un po inizi 900 il tram..non molto all’avanguardia..

    VEDREMO..quando si parlerà di inizio lavori e fine lavori.

    • Ci manca solo il tram!! Già a ponte Milvio c’è l’inferno,per non parlare di via Flaminia…ma che idee innovative e straordinarie!!!

      • Magari sostituire le macchine coi mezzi pubblici non sarebbe male. Non le pare? 1.000 di questi progetti.
        In ogni caso siamo in una fase più che preliminare, direi……

  2. Un nuovo ponte sul Tevere? Non tutti sanno che il Ponte della Musica ha quegli orribili camminamenti laterali a destra e sinistra perché, a progetto già approvato, il Comune chiese una variante perché voleva farci passare sopra il tram che avrebbe collegato l’auditorium al Vaticano. Il Ponte è stato inaugurato nel 2011. Stiamo ancora aspettando il tram alla fermata che non c’è

  3. Ma una bella funivia da vigna Clara a tomba di Nerone? Poi Mary Poppins che vola sulle case e canta super cafifragilistic che meraviglioso

  4. Ragazzi, io a Ponte Milvio ci abito, solo l’idea di pedonalizzare via Flaminia è da deficenti… suggerisco a chi ha in mente questo progetto di passare qualche serata di sabato e un po’ di mattinate di giorni lavorativi in Piazza Ponte Milvio per capire com’è la situazione (tralascio le giornate/serate in cui ci sono partite all’Olimpico)… così magari tra uno spritz e l’altro tocca con mano.la realtà.

  5. Purtroppo parlare di tram in questo momento, con una urbanizzazione selvaggia, è veramente utopico. Avremmo/avrebbero dovuto pensarci all’inizio degli anni sessanta prevedendo prima i tram e poi costruendoci i quartieri attorno. Invece in quegli anni si iniziò a smantellare la rete tranviaria. Ora è troppo tardi, vista anche l’italica abitudine di contestare tutto, a prescindere.

  6. Fare un nuovo ponte sul Tevere per poi far passare il 2 in quel tratto di via Flaminia che va da Ponte Milvio a corso Francia è un vera follia. Mi sembra un progetto demenziale! Ma perchè allora non si istituisce un servizio navetta efficiente (corse ogni 5 minuti), con autobus snodati, magari elettrici o a metano, tra la futura stazione Vigna Clare e Piazza Mancini?! E magari anche con la stazione della Roma Viterbo a Piazzza Euclide?

  7. Anche noi abbiamo appoggiato il prolungamento del Tram n. 2 sul Pums, e abbiamo consegnato alla Agenzia della Mobilità, nella riunione svoltasi il 9 maggio al XV Municipio, una proposta che prevede un percorso di andata su via Flaminia, che lascerebbe una corsia per le auto, a senso unico verso Corso Francia, e un ritorno su Corso Francia- via Civita Castellana- Tor di Quinto. Ovviamente è necessario uno studio di fattibilità, per verificare alcuni passaggi difficili, come quello sulla Piazza di Ponte Milvio, e gli incroci via Flaminia – Corso Francia e via Civita Castellana- Tor di Quinto. Un problema a parte è quel ponte che compare sulla planimetria di Assoutenti, che sarebbe destinato solo al passaggio del Tram, una bella spesa, io cercherei di utilizzare il Ponte Duca d’Aosta.
    Naturalmente un progetto del genere dovrebbe avere come presupposto essenziale una regolazione del traffico di tutta la zona attraversata dal Tram, e per questo sarebbe di grande aiuto la nostra proposta, fatta propria dalla Consulta dei comitati, e che il Municipio ci sta osteggiando, di porre la strisce blu in tutta la zona di Ponte Milvio, perchè la sosta tariffata, adeguatamente sorvegliata, elimina la cosiddetta sosta selvaggia, che è una delle maggiori cause degli intasamenti del traffico.
    Comitato Ambiente e Legalità – Ponte Milvio

    • Questo sembra già più sensato, almeno si evita di posare un doppio binario a via Flaminia e non si sprecano soldi per un secondo ponte che servirebbe solo al tram. Tuttavia i problemi di traffico di Corso Francia renderebbero meno efficiente il servizio del 2 che attualmente parte da Piazza Mancini con una certa regolarità e in 15 minuti appena ti porta a Piazzale Flaminio. Meglio organizzare secondo me un servizio navetta efficiente e veloce con piazza Mancini magari con autobus elettrici. Si dovrebbe poter sfruttare meglio ache la fermata del treno Roma Nord a Piazza Euclide che passa ogni 15 minuti e in 3 minuti circa ti porta sempre a piazzale Flaminio: se ci fosse un collegamento frequente attravero il viadotto con quella piazza chi abita in zona Corso Francia per andare in centro potrebbe optare per quella opzione piuttosto che prendere il 2. Il progetto che è rappresentato nella mappa dell’articolo invece è pura follia.

  8. Mettiamo a disposizione ricordi di un recente passato cioè quando si “marinava” la scuola e si andava con i ciclomotori nuovi di zecca in centro piuttosto che a zonzo per godersi nelle ore di scuola e di lavoro una città senza traffico.
    Oggi non è più così c’è traffico sempre e accumulo di stress e spese ingenti per la mobilità con mezzi privati, piacevole senza dubbio ma faticosa e stressante ed ecologia a parte sempre meno sostenibile tanto da far riflettere sull’uso dei mezzi pubblici di cui agli arrivi per esempio del “Comitato un Anello per Roma”.
    Ben venga dunque questo progetto di estensione del tratto di percorrenza del Tram anche in entrambe le direzioni fino al Colosseo per dire, opportunità necessaria e realmente innovativa, sempre che non comporti come la Linea A della metropolitana costata ai cittadini ben sedici anni sedici di tormenti, disagio tale da preferire la resa e l’esodo

  9. Aspettiamo intanto che la stazione di Vigna Clara venga resa operativa. Sull’argomento sono già più volte intervenuti con lodevole tenacia sia vignaclarablog che il Comitato un Anello per Roma. Se non ci saranno altri impedimenti, l’attivazione della linea ferroviaria e l’apertura della stazione sembra siano previste per l’estate 2020.
    L’idea di un prolungamento del tram 2 è attraente, ma è ipotizzabile che potrebbero esserci forti resistenze da parte degli abitanti dei palazzi più direttamente interessati in considerazione della scarsità di parcheggi in zona, e da parte anche dei titolari dei numerosi esercizi che animano la movida di Ponte Milvio. Forse, come già suggerito da qualche lettore, sarebbe più pratico attivare un semplice servizio navetta che colleghi piazza Mancini e piazza Diodati, o più semplicemente intensificare adeguatamente le corse della linea bus 200 che sostanzialmente già collega le due piazze e che potrebbe essere utile anche per chi la sera frequenta piazzale Ponte Milvio. Il tutto nella speranza che la nuova linea ferroviaria abbia veramente caratteristiche da metropolitana, quindi con orario di esercizio che arrivi almeno fino alle 23 e anche oltre nei fine settimana.
    Vanni.

  10. Ce ne sarebbero di linee di tram da implementare per disinnescare il traffico di questa benedetta città.
    1. prolungare il 2 fino a piazza Venezia, con la linea 8 che potrebbe tirare dritto fino oltre il Colosseo e ricongiungersi al 3
    2. tirare una riga da Saxa Rubra a Piazzale Flaminio passando per Corso Francia e ricongiungendosi alla linea 2 a Piazza Manila (c’è spazio per un immenso rondò e togliere di mezzo i semafori nello spazio tra lo stadio Flaminio e la Guido Alessi). Potrebbe essere necessario rifare gli svincoli da/per Corso Francia/Maresciallo Pilsudski, ma niente di trascendentale (in un paese normale): abbiamo visto fare opere ingegneristiche ben più impegnative (e ci sono tram che da decenni scollinano via Aldrovandi, non è una questione di tram e pendenze, solo di volontà).
    3. tirare una riga sul Lungotevere dal Foro Italico (almeno, diciamo dove si allarga dopo Ponte Milvio) almeno fino a Ponte Sublicio. Elimini metà dei parcheggi sul Lungotevere, ma chi sarebbe così matto da prendere la macchina se ci fosse un tram efficiente che tira dritto e passa ogni 3-5 minuti? Si potrebbe persino far passare da Porta Portese e tirare dritto fino all’Eur: eliminando le soste in doppia fila su Viale Marconi altro che spazio per un tram!
    4. tirare una riga dritta da Porta Capena, Terme di Caracalla, Viale Cristoforo Colombo fino almeno al Palaeur (potrebbe arrivare anche fino a Ostia! Tutto dritto)
    5. tirare una riga dritta sulla Tiburtina fino a Termini/Castro Pretorio o almeno ricongiungersi ai tram al Verano
    e si potrebbe continuare a lungo (penso alla Palmiro Togliatti, Isacco Newton-Colli Portuensi-Leone XIII, Pineta Sacchetti-Gemelli-Medaglie d’Oro, …).
    Alla fine della fiera di irrealizzabile tecnicamente non c’è nulla e sono convinto che non sarebbe nemmeno una questione di soldi (a volerli cercare trovare nomi di sponsor da far passare alla storia intitolandogli il nome della linea o simili non dovrebbe essere troppo complicato), sarebbe solo una questione di volontà e di controllo sui certissimi tentativi di ruberie. Ma a livello di fattibilità problemi insormontabili proprio no.

    • Parole sacrosante.

      Qualcosa di quello che dici, sul Pums è anche uscito.

      Però sono briciole, mancano gli interventi risolutivi sui grandi viadotti come Corso Francia, Colombo-Caracalla, Newton-Colli Portuensi-Leone XIII: tre interventi che renderebbero queste tre autostrade urbane delle moderne metrotramvie. Nessuno prenderebbe una auto da Colli Portuensi all’Eur o da San Giovanni all’Eur se hai un metrotram ogni 5’!

      Tu hai colto nel segno: la rivoluzione vera, più fattibile e sostenibile, che porterebbe risultati ben prima delle Metropolitane o di micro-interventi tramviari è proprio prendere i grandi viali urbani che caratterizzano Roma e sono stati concepiti per far sfrecciare le auto e convertirli per due carreggiate a metrotram (parliamo del Lungotevere, Caracalla, Colombo, Isacco Newton, Colli Portuensi, Leone XIII, Pineta Sacchetti, Tor di Quinto, Corso Francia – aggiungo pure il Muro Torto! – e poi Castro Pretorio, Tiburtina, Togliatti, Presidenti, Tor Bella Monaca, Tor Vergata e via dicendo). Una rivoluzione vera, che costerebbe quanto una Metro o poco più.

  11. Vorrei far osservare che la pur scassatissima ferrovia Roma – Nord attualmnente collega Tor di Quinto (stazione purtroppo isolata nel nulla) con Piazzale Flaminio in una dozzina di minuti. Detto ciò, io penso che la prima cosa a cui puntare sarebbe l’ormai leggendaria chiusura dell’anello ferroviario, con l’apertura della stazione di Vigna Clara, il completamento della tratta di anello ancora mancante e la costruzione di un nodo di scambio con la Roma Nord a Tor di Quinto. La Roma Nord poi andrebbe ammodernata e portata ad un livello di servizio decente. In questa maniera si avrebbero collegamenti rapidi su ferro da Vigna Clara utilizzando infrastrutture che sono in parte già disponibili. E se proprio dobbiamo fare un nuovo ponte sul Tevere, allora facciamolo per completare l’anello ferroviario.
    Queste sono tutte cose di cui si parla da anni, previste dai vari piani e bloccate per ragioni incomprensibili.
    Io capisco che portare il “2” a Vigna Clara è una scelta del PUMS, per cui non discuto. Però lo vedo come un intervento difficile e relativamente costoso almeno rispetto ai benefici che può dare. Ricordo, infine, che il Piano Regolatore prevedeva di portare a Vigna Clara e sulla Cassia non il tram, ma addirittura la metro “C” in prolungamento da Piazzale Clodio, con ben altri effetti in termini di offerta di trasporto. E’ vero che certi investimenti vanno visti in un’ottica a lungo termine che mal soddisfa le visioni a corto raggio dei nostri politici, che ragionano sempre e solo in termini elettorali. Ma se seguitiamo a ragionare in certi modi finiremo per accontentarci sempre e solo delle mezze soluzioni…

    • ben detto!!solo le linee metro, con adeguati parcheggi contestuali, sono proposte serie.. tutto il resto è spreco

      • Le metropolitane sono costose e invasive. Bellissime, risolutive, ma di gestazione lunga, lavori lunghissimi, invasività estrema e in generale tutto un sistema che moltiplica i possibili attori che si possono mettere per traverso (geologo, ingegnere, carotaggi, scavi, “abbiamo trovato un coccio, una moneta, un mattone!”, “la statica dei palazzi, facciamo ricorso/esposto/denuncia!”, …).
        La soluzione con le linee di superficie, soprattutto sulle direttrici “dritte” a mio modo di vedere sarebbe perfetta allo scopo (v. Bruxelles), con costi infinitamente minori e tempi di esecuzione decisamente più ridotti. Ma le linee di tram che avevamo le abbiamo dismesse… A favore del traffico automobilistico! Che follia!

        https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_tranviaria_di_Roma

        • Le metropolitane sono “invasive” solo durante la loro costruzione, poi per il resto sono quasi invisibili, a parte per quei tratti dove viaggiano in superficie. E a medio-lungo termine sono la soluzione migliore per le grandi aree urbane. I tram vanno benissimo in molti contesti, ma non sono la panacea, e non a caso nelle grandi città funzionano bene solo quando sono di appoggio ad una rete di metropolitane (vale anche a Bruxelles…).

          • Ben detto! Vale anche per Milano. I tram sono comunque una soluzione sorpassata dai nuovi veicoli elettrici.

          • “Le metropolitane sono “invasive” solo durante la loro costruzione”.
            Ne riparliamo tra 40 anni, quando verrà terminato l’esame di tutti i ricorsi e controricorsi, perizie idrogeologiche e così via (v. la questione della stazione di Vigna Clara, ferma da quanti anni? Oppure quello che è successo con il GRA altezza Cassia. A naso, senza aver fatto alcuna stima reale, ho l’impressione che in questi casi si faccia prima e costi meno ospitare i ricorrenti per un anno in albergo, fare tabula rasa dei palazzi coinvolti e ricostruirli…).
            Certo che è meno invasiva “dopo”. Ma tra il progetto e la sua realizzazione gli dei hanno messo tutti i paletti possibili. Anche laddove invece sarebbe stato auspicabile e facilissimo agire prima (v. Porte di Roma: un intero quartiere sorto senza fare prima i tunnel della metropolitana che oggi sarebbero già pronti! E invece se mai un giorno la si volesse far arrivare fino a li bisognerebbe ripartire con ispezioni, perizie, carotaggi, ricorsi, scavi, disagi, …).

      • Ho scritto sopra, ripeto: bisogna prevedere metrotramvie sui grandi viadotti urbani esistenti.

        Le Metropolitane vanno bene e sono necessarie, ma è impossibile garantire una adeguata offerta a Roma, perché il ritardo è troppo grande (servirebbero 40 anni per fare le cinque-sei minime linee necessarie) e perché Roma ha una configurazione urbanistica che rende le Metro poco convenienti. Infatti Roma si articola su una superficie comunale enorme (grande circa come Londra) ma con una densità abitativa non sufficiente a realizzare Metro in molti quartieri.

        Quindi, in aggiunta a maggiori servizi ferroviari urbani e alle due-tre Metro realizzabili in venti anni, servono interventi che siano economicamente fattibili: riconvertire due corsie dei grandi viadotti urbani per realizzare metrotramvie a servizio dei quartieri che in saranno attraversati da Metropolitane. Alcuni di questi grandi viadotti urbani (Corso Francia, Muro Torto, Colombo, Presidenti) sono stati a suo tempo progettati anche per ospitare mezzi su rotaia, gli interventi sarebbero fattibili, lo spazio c’è e i risultati ottenibili in dieci anni.

  12. Ma che senso ha parlare di tram in superficie, e poi solo fino alla stazione Vigna Clara? e per tutta il quadrante Cassia-Tomba di Nerone – Ospedali Fatebenefratelli e Sant’Andrea, privo di mezzi veloci e intasato perennemente?e la metro C fino al Sant’Andrea , che potrebbe essere risolutiva,che fine ha fatto?SOPRATTUTTO solo prevedendo contestualmente grandi parcheggi di scambio a prezzo agevolato si potrebbero ripensare gli spostamenti di automobilisti in entrata alla città

  13. La cosa assurda è che mentre propongono interventi di dubbia fattibilità e anche costosi, contemporeaneamente si sta lasciano andare in malora la ferrovia Roma Viterbo, che con la sua stazione a Piazza Euclide ed un buon servizio navetta potrebbe essere la metro di Roma Nord. Vi è anche il progetto per la nuova stazione di piazzale Flaminio, più in profondità di quell attuale, che potrebbe creare i presupposti per un suo prolungamento verso il centro. Il tram 2 serve per un collegamento veloce con l’Auditorium e il Foro italico per chi viene da Roma Sud. Per le esigenze di mobilità di Roma Nord ci sono alternative molto più efficienti, come la metro C, l’anello ferroviario e appunto la Roma Viterbo, oltre a far funzionare le attuali linee di autobus, beninteso!

  14. In questi commenti, si nota tutta la limitatezza dei romani abituati da sindaci stolti ad avere l’auto attaccata al proprio cervello in città. invece di applaudire ad un opera utile per dirigersi verso il centro..incredibile! il tram è il futuro, vanno ridotte le automobili. e si chiudano metà degli assurdi locali a ponte milvio, partiti con la giunta Rutelli. questa città deve tornare alla rete tramviaria diffusa per motivi ambientali (anche l’auto elettrica inquina, pneumatici e batterie).

  15. Un tram da Mancini alla stazione? Si, se c’erano prati al posto di case…Ma avete presente il passaggio del tram all’inizio di via Flaminia. Ma pensano veramente che chi abita li non protesterà?
    Ma che progetti pensano questi?

    • Non è questione di protestare: in via Flaminia Vecchia un tram non ci passa!
      Voglio vedere quando si inchioda il tram e i Carabinieri non riescono ad uscire dalla stazione…
      E questo solo in un senso. E il ritorno? Per Via Flaminia due corsie non ci stanno, siamo seri…
      L’unica strada percorribile da un tram è Corso Francia per intero, Ponte Flaminio compreso, fino allo Stadio Flaminio (a meno di non farlo girare a sinistra, passare per Viale Parioli e ricongiungerlo ai binari di Piazza Ungheria, ma è un giro ben più lungo. Affascinante ma parecchio più complicato che non ricongiungerlo al 2 a Piazza Manila). La strada è a 2-3 corsie, qualora ci fosse un problema tecnico il traffico potrebbe continuare a scorrere, non ci sarebbero problemi di auto in doppia/tripla fila e servirebbe un bacino enorme.

  16. Il tram è una solizione antiquata in quanto richiede interventi invasivi come la posa di binari, la realizzazione di protezioni, reti aeree (in rame, non certo economico), mentre oggi molte aziende come ad esempio IVECO forniscono autobus snodati elettrici ricaricabili in pochi minuti che possono trasportare un numero di passeggeri paragonabile a quello dell’attuale 2. In molte città europee si sta ricorrendo da tempo a questo tipo di mezzi. A San Francisco i tram della MUNI (metro leggere paragonabili al nostro 2 o 8, non i cable car per i turisti) in centro passano sotto terra come la metropolitana mentre in superficie sono molto diffusi i filobus che ormai in molti tratti viaggiano in autonomia grazie alle batterie. Chi critica il progetto non lo fa come scrive qualcuno perchè preferisce prendere la macchina ma perchè magari conosce i problemi di viabilità della zona e preferirebbe soluzioni più razionali ed efficienti.

  17. Anche io propongo fortemente l’impiego dei filobus o se economicamente accettabili auto bus Elettrici rispetto ai tram: a) si risparmia notevolmente per la mancata posa delle rotaie che comportano lavori stradali , manutenzione periodica, blocco viabilità in caso guasto al veicolo. ecc ecc
    b) possibilità di variare il percorso prestabilito nel caso di scarso utilizzo e/o broblemi conseguenti senza stravolgere nuovamente il manto stradale!!!

  18. Ma come mai ci si scervella per spendere un mucchio di soldi pubblici ( e inevitabile corredo di mazzette) per progettare e “iniziare” beninteso ( concludere è del tutto utopico !!!!) a costruire Grandi opere opere piuttosto che potenziare e rendere più efficiente ed efficace il sistema trasporti esistente o di prossima esistenza ( vedi collegamento Stazione di Vigna clara -Valle Aurelia in pochi minuti / Stazione di Vigna Clara – piazza Mancini con frequenti navette elettriche/ Tor di Quinto migliorata con luci e parcheggi e Piazza Euclide -Piazzale Flaminio )? Come si fa a stravolgere completamente la viabilità di una città purtroppo pensata da decenni su automobili e bus smantellando filobus e tramvie che c’erano 60 anni fa ? Proviamo a migliorare l’esistente piuttosto che sognare l’irrealizzabile! Ci lamentavamo – a ragione – di una rete metropolitana lillipuziana in confronto con qualunque capitale europea e come vedete, senza manutenzione, è tracollata pure quella …..non inseguiamo il sogno di diventare Lisbona, Zurigo, San Francisco ma lavoriamo per diventare una Roma appena appena migliore .

  19. a proposito di parcheggi di scambio: chi ha avuto la “geniale” di idea di mettere a pagamento il parcheggio davanti la stazione la Giustiniana di Trenitalia?

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