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Nella collina del degrado crack e cocaina in via Pirzio Biroli

polizia arresto
foto di repertorio
ArsBiomedica

Arrestato dagli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Massimo Fiore, un cittadino domenicano – B.B. S.D.J. le iniziali del suo nome – nella cui abitazione sono state trovate 106 dosi di crack e cocaina e relativo materiale di confezionamento.

Il fatto risale a poche notti fa. Gli investigatori, con l’obiettivo di reprimere l’attività di spaccio che si svolge nella zona, avevano da tempo messo sotto controllo l’uomo nel cui appartamento, ubicato al 52 di via Pirzio Biroli, in zona via Due Ponti, era stato notato un considerevole andirivieni di persone che entravano e uscivano nel giro di pochi minuti.

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Predisposto così un servizio di appostamento, nella notte scattava il blitz con l’intervento all’interno dell’abitazione. Al presentarsi degli agenti, il domenicano, con precedenti di polizia e senza lavoro, appariva da subito nervoso ed agitato e negava categoricamente che in casa ci fosse via vai di persone. Ma questo non bastava agli agenti che, avviata la perquisizione, poco dopo scovavano sotto la soglia della finestra della camera da letto, dove era stato ricavato un foro non visibile dall’esterno, numerosi involucri in cellophane contenenti 106 dosi di crack e cocaina, oltre a sostanza bianca utilizzata per tagliare la droga.

Inoltre, tra i vestiti all’interno dell’armadio veniva trovato un bilancino di precisone elettronico intriso di stupefacente, materiale per il confezionamento delle dosi e una scatola con oltre 5mila euro in contanti. L’uomo è quindi finito in manette con l’accusa di spaccio e detenzione. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale che ha disposto per il pusher i domiciliari in attesa della prossima udienza.

Non è il primo né l’ultimo

Un arresto che non è il primo e non sarà purtroppo l’ultimo in questa zona dove le forze dell’ordine sono spesso chiamate a seguito di eventi delinquenziali e per effettuare controlli finalizzati alla repressione della criminalità.

L’ultimo intervento risale allo scorso aprile quando Carabinieri della Stazione Tomba di Nerone, agenti del Commissariato “Flaminio Nuovo” e agenti della Polizia Locale del XV Gruppo effettuarono un controllo in uno stabile di edilizia popolare ubicato proprio in via Carlo Pirzio Biroli.

Nel corso dell’operazione, una cittadini cingalese fu denunciata per furto di energia elettrica essendosi allacciata abusivamente ad una cabina di distribuzione e lo stesso reato fu riscontrato in altri tre appartamenti in quel momento disabitati.

L’operazione servì anche a riaccendere i riflettori sulla situazione di degrado esistente in tante abitazioni, a volte ex cantine ed ex box riattati. Gravi carenze igienico–sanitarie, suppellettili e attrezzature per la cottura e alimenti in cattivo stato di conservazione, sporcizia e rifiuti ovunque tanto che ne scaturì una denuncia alla ASL e agli uffici del Municipio XV.

La collina del degrado

Così i residenti chiamano quel potenzialmente delizioso angolo da tempo dimenticato dalle Istituzioni locali e capitoline:  via Sinisi, via P. Biroli, via B. Bruni, via Stasi, via Theodoli, via F. Pericoli che negli anni tante, troppe volte sono assurte agli onori della cronaca per fatti di nera.

Una zona residenziale nella quale si convive con un pericoloso mix di degrado, incuria, criminalità. Con i lampioni spesso spenti. Per non parlare dello spaccio o delle ambigue frequentazioni sui marciapiedi che avvengono anche in pieno giorno.

Situazioni sempre documentate dalla stampa locale e che non si risolvono con i blitz delle forze dell’ordine e con le manette ad uno o più spacciatori ma con un intervento programmato, strutturato e condiviso che metta mano alle irregolarità edilizie, a quelle residenziali, all’urbanistica dimenticata e alla viabilità, al ripristino della sicurezza e al decoro urbano, tutti temi per i quali occorre un tavolo di lavoro interistituzionale.

Gaia Azzali

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1 commento

  1. ecco ma quando noi residenti di queste strade avremo la possibilità di vivere in pace e in sicurezza? la colpa è anche di quelli che affittano cantine trasformate in appartementi di 10 metri quadri , andrebbe ripristinato il decoro, oltre tutta la spazzatura che producono queste persone che essendo cantine neanche pagano. e di chi è la colpa ? di chi ha lasciato che questo accadesse nelle passate ormai amministrazioni di tanti anni fa. qui ci vuole un esercito, una cantina, cantina deve rimanere. basta voglio un esercito che faccia uscire fuori tutti i propretari, oltre le società che affittano questi posti orribili e pure a prezzi alti. e noi che abbiamo case regolari viviamo un incubo, e nessuno si occupa di questo. oltre vivere al buio le strade sono illuminate solo dalle luci dei condomini.

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