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La pagella della capitale: i romani bocciano tutti i servizi pubblici tranne l’acqua

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Galvanica Bruni

E’ stata presentata oggi in Campidoglio dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, la dodicesima edizione dell’Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali 2019:  anche quest’anno, i cittadini romani hanno bocciato la maggior parte dei servizi: 17 su 18 sono in calo, tranne quello idrico a cui va il voto più alto.

 Le interviste

Dopo 5.760 interviste telefoniche effettuate tra il 19 giugno e il 30 luglio scorso su tutti i municipi di Roma, è emerso che ad essere più generosi nelle valutazioni sono gli studenti e più in generale i giovani che hanno espresso i giudizi migliori, mentre i più critici e severi sono risultati anche per l’edizione 2019 gli anziani e i pensionati, seguiti dalle donne e dalle casalinghe.

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L’indagine viene eseguita annualmente mediante metodo CATI, su un campione estratto in modo casuale, l’universo di riferimento è la popolazione residente a Roma, dai 15 anni in su.

Sono state effettuate 384 interviste per ogni municipio e agli intervistati è stato chiesto di esprimere il voto sulla qualità della vita a Roma e nella propria zona di residenza, il giudizio sull’andamento di alcuni aspetti della vita nella Capitale negli ultimi due anni e le aspettative future per la propria situazione personale.

Agli intervistati è stato chiesto inoltre di esprimere il voto su 18 servizi pubblici locali, e di indicare la conoscenza e la frequenza di utilizzo dei singoli servizi. Inoltre, gli utenti abituali hanno indicato le principali criticità di ogni servizio mentre gli utenti occasionali la principale causa di disaffezione.

Mancata sufficienza nella valutazione media

Quest’anno, la valutazione media dei cittadini, che è sotto la sufficienza dal 2014, è tornata a scendere da 5,33 del 2018 al 5,3 del 2019.

Le principali criticità, secondo i fruitori abituali, riguardano la qualità dei servizi per il 44,3% e l’accessibilità per il 15%, seguite da costo e sicurezza, mentre circa il 27% dichiara di non riscontrarne alcuna. In generale per tutti i servizi non universali, il voto medio attribuito dagli utenti abituali è superiore a quello degli utenti occasionali.

Gli intervistati che dichiarano di utilizzare i servizi non universali sono in media il 42%, ma considerando solo gli utenti abituali la percentuale scende al 18%. I servizi più utilizzati sono i parchi (73%) e il trasporto pubblico locale (71% bus e 55% metropolitana), ma anche le strisce blu (60%); meno utilizzati servizi sociali e asili nido (16% e 10%).

Su le palette…

Ma andiamo ai voti: promossa solo l’acqua potabile, in ripresa dal 2018 con un voto di 7,8 rispetto a 7,5. Dopo quello idrico raggiungono la sufficienza i servizi culturali, alcuni servizi sociali – tranne quelli municipali ancora al di sotto del 6 – e nel campo della mobilità.

Insufficienza anche per tutto il trasporto pubblico locale e piena bocciatura per il servizio di metropolitana a causa anche delle continue chiusure di alcune stazioni centrali della linea A. Pollice in giù anche per l’illuminazione pubblica che per la prima volta scende al di sotto del 6.

In generale quest’anno, i romani sembrano più soddisfatti della vita nel proprio quartiere che nella città nel suo complesso: premiato il III Municipio, soddisfazione anche per il XIII e per la zona del litorale del X, dove i cittadini si dimostrano soddisfatti sia per la qualità della vita nella Capitale che nei propri quartieri. Il voto più basso è stato registrato in pieno centro, nel I Municipio dove i giudizi sono minimi sia per la qualità della vita a Roma che nella circoscrizione.

Nota dolente della Capitale torna ad essere tutto il quadrante est della città che risulta il più penalizzato e il meno soddisfacente per i residenti: sotto il 6 il V Municipio con gli stessi risultati del I, e sotto la sufficienza anche il XV Municipio dove il voto medio si ferma a 5,15.

Il XV Municipio sotto esame

E’ a grande sorpresa che Roma nord raggiunge il gradino più alto della classifica, ma comunque sempre sotto la sufficienza, sulla valutazione dei servizi di parchi e ville: 5,4 contro una media di 5,0 di molti altri municipi per la cura del verde, la manutenzione e i giochi per i bambini nei parchi pubblici. Ultimo il IX municipio con appena il 4,9.

Metà classifica per l’illuminazione stradale, valutata per accessibilità (strade non illuminate), qualità (guasti e tempi di ripristino) e sicurezza. Non sorprende la bocciatura del trasporto pubblico locale, compreso il trasporto su ferro: le zone più critiche risultano il centro, l’area ovest della Capitale e appunto Roma Nord: il 78% dei fruitori abituali critica la qualità del servizio, lamentando la mancata puntualità e pulizia, l’affollamento, i ritardi e il rumore.

A picco anche le valutazioni per la raccolta rifiuti e la pulizia urbana: come in tutti gli altri municipi anche nel XV i cittadini bocciano il servizio nel suo complesso e il voto non va oltre il 2.7. Migliori ma sempre sotto la sufficienza i servizi riguardanti la gestione dei cimiteri e i servizi sociali municipali.

I cittadini del XV Municipio premiano invece, con la media del 6 e del 7, taxi, asili nido, biblioteche, bioparco e farmacie comunali. 

Le dichiarazioni del Presidente dell’Agenzia

Secondo il Presidente dell’Agenzia Carlo SgandurraL’indagine sulla qualità della vita rappresenta, come ogni anno, una preziosa occasione per raccogliere la percezione degli utenti e analizzare i dati da sottoporre all’attenzione in primo luogo della cittadinanza, affinché vi si riconosca, oltre che della comunità scientifica e dei gestori dei servizi. Conoscere, analizzare e condividere questi risultati significa infatti porre le basi per stimolare un confronto con gli amministratori e tutti i soggetti coinvolti, intervenendo sulle cause, una volta individuate, e avviare un processo di miglioramento concreto ed efficace.”

È al tempo stesso anche un’opportunità per l’Agenzia di svolgere una verifica sul campo prima della Relazione Annuale di dicembre; tanto che chiederemo ai vertici amministrativi e politici, già nei prossimi due mesi, di stabilire insieme una serie di appuntamenti” –  ha proseguito Sgandurra durante la presentazione dell’indagine.”

Nonostante questo però, e dopo dodici anni di indagine dei diciotto servizi pubblici locali presi in esame (pulizia urbana, rifiuti, trasporti, mobilità, taxi, illuminazione, parchi e verde pubblico, bioparco, asili nido, farmacie comunali, servizi alla persona, servizi idrici, servizi cimiteriali, sedi espositive, spettacoli e biblioteche comunali) la valutazione complessiva dei cittadini resta ancora molto bassa, e dai giudizi espressi traspare tutta l’insoddisfazione dei romani per gran parte dei servizi forniti.

Ludovica Panzerotto

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