Home CRONACA I consorziati di via Cortina d’Ampezzo dicono SI alle telecamere

I consorziati di via Cortina d’Ampezzo dicono SI alle telecamere

telecamere
Galvanica Bruni

Tanti, troppi furti in zona via Cortina d’Ampezzo e dintorni e quindi si corre ai ripari con un sistema di videosorveglianza diffuso sul territorio. Reagisce così il Consorzio via Cortina d’Ampezzo, con un progetto d’installazione di una cinquantina di telecamere nei punti più cruciali.

Il progetto è stato presentato nel corso dell’Assemblea dei consorziati, svoltasi il 16 settembre, che con oltre il 90% dei votanti lo ha approvato. L’assemblea ha anche confermato Carlo di Paola quale Presidente del Consorzio ed ha eletto il nuovo CDA che fra conferme e new entry sarà composto da Francesca Baini, Marco Perina, Luigi Molinari e Dario Antoniozzi.

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Il progetto in sintesi

Il progetto prevede l’installazione di 48 telecamere di cui 4 per lettura targhe da posizionare a monte e a valle, ovvero nei due punti di accesso al Consorzio; una rete di trasmissione 4G e la gestione delle telecamere effettuata da un Istituto di Vigilanza.

planimetria telecamere come da progetto

Le telecamere saranno posizionate sulla sommità dei pali d’illuminazione esistenti ed alimentate elettricamente durante le ore notturne dal circuito di illuminazione

Durante le ore diurne le telecamere saranno alimentate da batterie ricaricabili e dotate di un router con sistema di connettività 4G per la trasmissione delle immagini che saranno inviate alla sala operativa dell’Istituto di Vigilanza ed archiviate per i successivi quindici giorni.

Non solo telecamere

Il progetto prevede anche un servizio di pattugliamento notturno che, oltre a fungere da deterrente, potrà svolgere un ruolo attivo nella gestione di eventuali situazioni critiche come incidenti stradali o emergenze ambientali. Insomma, una sorta di vigile di quartiere.

Via al bando

Incassato l’OK dell’Assemblea il Consorzio procederà ora a bandire una gara per affidare la realizzazione del progetto. Saranno di sicuro tempi brevi, perché la sicurezza sta a cuore di tutti.

Edoardo Cafasso

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2 COMMENTI

  1. E’ bene ricordare che l’uso delle telecamere di sicurezza e più in generale i sistemi di video sorveglianza sono strumenti ai quali si ricorre per situazioni generali sociali difficili che innescano paura, apprensione, malessere e via discorrendo stati d’animo legati alla condizione di crisi economica e dalle contrapposizioni tra realtà sociali.
    Si spera uno, che l’uso di queste telecamere e delle relative immagini sia affidato a chi opportunamente preparato sappia distinguere quello che vedrà, trattando come previsto esclusivamente ciò che è utile alle finalità dell’istallazione e due che queste telecamere e la video sorveglianza venga recepita come soluzione temporanea in attesa di risvolti affidati alla politica tali da ristabilire il senso di pace e di serenità con il quale ogni cittadino merita di vivere.

  2. Va bene tutto. ma dopo la visione delle telecamere e aver individuato chi si ferma nei luoghi per il bivacco chi interviene. I vigili urbani?

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