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Rifiuti a gogò in via della Farnesina

Galvanica Bruni

Passata l’estate riprende vigore l’abbandono rifiuti in via della Farnesina. Non ovunque, sempre e solo nello stesso punto, accanto ai cassonetti posti davanti ad un giardinetto e a pochi metri dall’omonimo asilo nido.

E, vien da dire, anche a pochi metri da numerosi negozi: infatti, a guardar bene, dalle etichette e dalle scritte è facile risalire a chi ha lasciato sul marciapiede decine di cartoni.

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Da mesi, l’area attorno a quei quattro cassonetti è un compendio di schifezze, tutti vi buttano di tutto. Poche sere fa, venerdì 20 settembre, un odore nauseabondo costringeva i residenti a tenere le finestre chiuse e a martellare i telefoni dell’Ama chiedendo un intervento. Cosa che avveniva poco prima della mezzanotte con una squadra che dopo aver rimosso i rifiuti in strada e quelli nei cassonetti provvedeva a sanificare questi ultimi.

Passati pochi giorni ci risiamo. Contenitori stracolmi e sulla strada un materasso lercio, piante secche ancora nei vasi, buste con rifiuti organici, cumuli di cartoni sul marciapiede: così si presenta via della Farnesina angolo via Mambretti nel pomeriggio di martedì 24 settembre.

Che l’AMA sia di nuovo in difficoltà è cosa nota, che l’inciviltà di tanti stia prendendo il sopravvento in questa strada lo è ancora di più.

Gaia Azzali

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2 COMMENTI

  1. Non ci sono controlli, non ci sono sanzioni, non c’è riprovazione sociale (anzi: chi paga le tasse e segue le regole è un fesso).
    Più di una volta mi è capitato di dover riprendere persone che, nei pressi dei cassonetti all’altezza del cavalcavia poche centinaia di metri più a sud, lasciavano i sacchetti per terra perché i primi bidoni erano pieni… Solo che i bidoni 5 metri più avanti erano vuoti!
    (C’erano due file di bidoni intervallati dalle strisce pedonali. Ora ad esempio per la plastica ne è rimasto solo uno: rotto e non sostituito). Come spesso sono vuoti quelli dopo la curva, di fronte a Via dei Prati della Farnesina.
    Lo stesso avviene con i bidoni nei pressi di via Mambretti: quelli sono sempre pieni a scoppiare, 20 metri più avanti nei pressi del civico 210 sono spesso mezzi vuoti e poco più su ancora meglio. Neanche la fatica di camminare 20 metri o poco più!
    E’ evidente che i cassonetti all’angolo con via Mambretti sono sottodimensionati: con 4 cassonetti che non vengono nemmeno vuotati tutti i giorni devono sopportare il carico dei residenti prima e dopo la curva, più i residenti di Via Mambretti che evidentemente non portano i loro rifiuti in via degli Orti della Farnesina (dove i bidoni sono un po’ più lontani e spesso sono mezzi vuoti). Ma anche chi abita da quelle parti temo abbia la sua parte di responsabilità.

  2. Una lunga serie di disagi per i cittadini, niente di trascendentale ovvio ma cattivo odore e senso di degrado, fastidi ed indignazione e poi quantitativi di rifiuti esorbitante, situazioni legate a comportamenti che potrebbero anche appartenere ad un disegno socio/economico/politico di qualcuno o più semplicemente derivanti da errate valutazioni iniziali con naturale intasamento del sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
    Stiamo rispettando l’Ordinanza della Sindaca Raggi sull’uso di buste trasparenti ci spetta d’obbligo ma crediamo questa disposizione essere legata ad un processo riorganizzativo generale del Sistema Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani che come sappiamo dal 1946 era nelle mani dei Cerioni tanti anni passati nell’anonimato fino ai tempi delle politiche “Green” sistema oggi anche troppo sulla scena perché fa notizia, invito dunque alla pazienza ed al raziocinio, come suddetto da FB.

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