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Un’oasi di frescura poco distante da Roma

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Galvanica Bruni

Le temperature  non hanno nessuna intenzione di scendere neppure di un grado e allora davanti al gran caldo non resta che cercare una qualche oasi di frescura,  magari nei pressi di Roma.

Questa volta vi consigliamo il laghetto di San Benedetto, vicinissimo a Subiaco e ad appena un’ora di macchina dalla capitale.

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Raggiungerlo è facile e costa poca fatica; con l’auto si percorre l’A24 uscendo a Vicovaro-Mandela e poi si  prende la “sublacense” in direzione Subiaco (circa 20 km); si attraversa la cittadina entrando dall’Arco Trionfale e si dirige verso i monasteri (S.Scolastica e S.Benedetto).

Alla periferia di Subiaco si oltrepassano i resti della Villa di Nerone (c’è una piazzola di sosta con alcuni pannelli che descrivono gli edifici e le opere idrauliche realizzate in epoca romana) e dopo appena 150 m si svolta a destra per una stradina asfaltata che scende verso l’Aniene.

Percorsi 500 m si parcheggia in uno slargo nei pressi di una “falesia” e attraverso un varco nella staccionata si scende lungo un ampio sentiero che porta al fiume; in appena 10 minuti si arriva nei pressi del laghetto che prende il nome dal santo eremita.

Il luogo è decisamente bello anche perché l’Aniene che si libera del percorso tortuoso e trova finalmente un po’ di spazio  si presenta in tutto il suo splendore; il laghetto di un verde-azzurro intenso è alla base di una bella cascata che con un paio di salti precipita verso il basso.

Le acque chiare e freddissime lambiscono grandi massi posti alla periferia dello specchio d’acqua e poi, senza fretta, scendono verso valle in direzione di Subiaco.

Il luogo è di una bellezza stupefacente; d’altra parte gli antichi romani e i loro imperatori avevano gusti sopraffini. Nerone si fece costruire non solo la  grande villa ma ordinò ai suoi ingegneri di operare sulle acque dell’Aniene cosi da realizzare tre diversi laghi.

Il laghetto e la cascata sono anche la meta finale di chi si cimenta nel “canyoning”, l’adrenalinica attività condotta da una associazione sportiva che si occupa anche del rafting.

Il laghetto è meta di numerosi giovani (gli unici che osano bagnarsi nelle gelide acque) ma non mancano certo gli angoli caratteristici dove sostare sulle sponde e consumare un pasto al sacco.

L’area è all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini e pertanto sottoposta ad alcuni vincoli tra cui il divieto di accendere fuochi  al di fuori delle aree attrezzate.

Chi si reca al laghetto di San Benedetto, oltre a godere di un luogo di eccezionale bellezza, ha anche altre possibilità; dalla visita alla cittadina di Subiaco (compresa nei borghi più belli d’Italia) e ai monasteri alla possibilità di fare escursioni a piedi o in bicicletta lungo il fiume; dall’affrontare un “soft-rafting” (a bordo sono ben accetti anche bambini piccoli e cani) ad un sostanzioso pranzo in una dei numerosi ristoranti della zona (alcuni affacciano proprio sull’Aniene).

Le belle giornate che ci regala questo settembre, che di autunno non ha proprio niente, sono pertanto un invito a lasciare casa, televisore, traffico e rumori e trasferirsi, almeno per una giornata, sulle rive di questo delizioso laghetto per una giornata sicuramente indimenticabile.

Francesco Gargaglia

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