Home CRONACA Buio sulla Cassia, ma non bastano quattro mail

Buio sulla Cassia, ma non bastano quattro mail

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foto di repertorio
ArsBiomedica

15 aprile, 8 e 15 maggio, 5 giugno: sono le date delle quattro mail inviate ad Areti, società di Acea, per segnalare l’assenza d’illuminazione in via Cassia nel tratto che va dall’incrocio con via Oriolo Romano a quello con via Pareto, il cosiddetto discesone o meglio noto ai “cassiaroli” come “la valle dei pinguini“.

Una lunga discesa di 1200 metri, dove tutti sono inclini a correre e  dove non ci sono marciapiedi. L’assenza d’illuminazione comporta quindi un’alta probabilità d’incidente mettendo a rischio l’incolumità dei veicoli e dei pedoni.

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Quattro mail inviate dal nostro lettore Giorgio O. per segnalare tre lampioni spenti e rimaste sempre senza risposta, neanche un “grazie, provvederemo”.

E da oggi la situazione è peggiorata in quanto non tre ma tutti i lampioni sono spenti.
E quindi è partita la quinta mail, dai toni abbastanza alterati: “E’ dal 15 aprile scorso che vi segnalo tre lampioni spenti su Via Cassia nel tratto dall’incrocio con Via Vilfredo Pareto fino Via Oriolo Romano. Non solo, non avete fatto nulla ma non avete avuto nemmeno la decenza e l’educazione di rispondere. Ora vi comunico che da lunedì 29 luglio tutto il tratto è completamente al buio. Chiedere che vi degniate di fare il lavoro per cui siete pagati è forse troppo?”

Riuscirà il nostro ostinato Giorgio a scriverci fiat lux? Si accettano scommesse.

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