Home ATTUALITÀ Giuliana Salce, la signora della marcia italiana raccontata in un libro

    Giuliana Salce, la signora della marcia italiana raccontata in un libro

    Giuliana-Salce
    Galvanica Bruni

    Un libro utile per raccontare le vicende sportive e non solo di Giuliana Salce, che fu campionessa del mondo nel 1985 a Parigi. Atleta di spicco internazionale (17 record del mondo), considerata la “signora della marcia italiana”, Giuliana Salce viene raccontata in “Tacco e punta Giuliana, tacco e punta!”, scritto da Massimiliano Morelli per Etrom Mirror.

    In realtà più che della carriera agonistica, l’autore si sofferma sui cinque momenti topici della vita della signora Salce, a partire dall’abuso che subì, dodicenne, da parte di uno zio. Una violenza che segnò l’adolescenza (e non solo) e che ancora oggi viene rammentata con immenso dolore dall’azzurra, che è ancora atleta, visto che partecipa ai campionati master, fra le altre cose ancora con ottimi tempi.

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    Nel libro vengono raccontati i tradimenti del marito, e poi bulimia, anoressia e doping, altri spaccati di vita diametralmente opposti fra loro ma che hanno avuto retroscena particolari e soprattutto ripercussioni anche drammatiche nella vita dell’oggi sessantaquattrenne signora Salce. Che oggi è sposata in seconde nozze, e vive felice la sua esistenza con i figli Barnaba e Francesca, oltre che con la nipotina di sei anni.

    E ogni volta che la si incontra è col suo nugolo di amici fidati, e ogni volta che la si incontra ha il sorriso stampato sul volto. Il libro non ha i numeri delle pagine, la lettura è consigliabile a un pubblico femminile. Se giovane, ancora meglio.

    Claudio Cafasso

    “Tacco e punta Giuliana, tacco e punta!”
    Etrom Mirror, 14 euro

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    1 commento

    1. Ho avuto modo oggi di rivederla in TV a proposito del degrado della banchina del Tevere ed ho riportato subito la memoria a tempi trascorsi allorché io già ex atleta ammiravo questo straordinario prodigio, quando la Marcia era ancora disciplina femminile primordiale, ammirando la sua determinazione; in seguito, presso l’Osp.Israelitico, come visitatore ad un amico conobbi una persona ricoverata che con molto orgoglio mi disse essere suo marito e scambiammo due chiacchiere intavolate su conoscenze comuni, credo cmq siano passati almeno venticinque anni..
      Al di là di tutto ciò rimango da Lei sempre sorpreso di quante ed in quali attività riesce sempre ad emergere ben oltre l’eccellenza.
      Complimenti Complimenti
      Un tele-abbraccio
      Stefano

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