Si stima che in Italia una donna su quattro soffra di almeno una disfunzione perineale e che il 10% delle donne vada incontro a cedimenti dell’apparato urogenitale: questo accade con il parto e con l’avanzare dell’età.
Ma una semplice terapia riabilitativa riesce, nel 90% dei casi, a risolvere questi disagi. La riabilitazione del pavimento pelvico è infatti quella branca della fisioterapia che ha come scopo la cura e il trattamento di numerose patologie che affliggono le pelvi, ovvero la zona che nel nostro corpo contiene organi fondamentali come la vescica, il retto, l’utero nella donna e la prostata nell’uomo.
Anche se per diversi motivi se ne parla ancora poco, la sua applicazione in campo urologico, ginecologico, proctologico e sessuologico è ormai stata riconosciuta dalla comunità scientifica.
Sono numerosi gli studi in cui si dimostra che la qualità della vita di pazienti con disturbi del pavimento pelvico può nettamente migliorare grazie alla riabilitazione del pavimento pelvico.
Una buona riabilitazione parte sempre dalla conoscenza del proprio corpo in modo da rendere il paziente consapevole e parte attiva del proprio processo riabilitativo.
Essa è sempre rivolta a ricercare la mobilità elastica (a livello muscolare, fasciale, legamentoso, articolare ed osseo) attraverso esercizi statici e dinamici coordinati con la respirazione e con gli altri distretti corporei. Il fine è quello di rendere automatica la risposta dei muscoli pelvici ai vari momenti della vita quotidiana.
Oltre a questo lavoro, che in genere viene svolto nelle sedute di gruppo, si effettuano delle sedute di riabilitazione individuale di elettroterapia e biofeedback. Le due modalità insieme danno ottimi risultati protratti nel tempo.
Artemisia Lab Cassia, da sempre vicino alla salute della donna in tutte le fasi della sua vita, offre la possibilità di una consulenza con il personale specializzato nella riabilitazione del pavimento pelvico.
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