Home ATTUALITÀ Ponte Milvio, la scrittrice Minunno incontra gli allievi del Pascal sul bullismo

Ponte Milvio, la scrittrice Minunno incontra gli allievi del Pascal sul bullismo

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Altra occasione di crescita culturale per gli allievi dell’Istituto tecnico – liceo scientifico “Biagio Pascal“, guidato dal dirigente scolastico prof. Antonio Volpe. Gli studenti delle tre classi del biennio liceale del plesso  di via dei Robilant, a Ponte Milvio, hanno affrontato la lettura del romanzo “Io valgo di più. Storie di bullismo e cyberbullismo“di Antonella  Caprio-Annamaria Minunno e Carla Spagnuolo, durante le ore di Italiano con la prof.ssa Giusy  Frallonardo.

Poi i ragazzi hanno chiesto la possibilità di  effettuare una lezione con la presenza di una delle autrici. All’appello ha subito risposto la scrittrice Anna Maria Minunno che incontrerà studenti docenti e genitori  martedì 5 marzo alle 11.30 nell’Aula magna del plesso di via dei Robilant.

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La trama: Chi è Aras? Perché una giovane adolescente arriva a prendere una drastica decisione? Si può uscire dal silenzio della solitudine? Le autrici ci introducono con sapienza e grande maestria nel fenomeno bullismo, dal suo manifestarsi “tradizionale” nelle forme di aggressione face to face alla sua evoluzione in cyberbullismo o bullismo elettronico.
E’ la solitudine il sentimento che prepotentemente prende vita dalle testimonianze di chi il bullismo l’ha subìto, l’ha superato, l’ha combattuto. La solitudine delle stesse vittime, dei genitori, a volte degli stessi carnefici. Storie che narrano di sopraffazioni e fragilità, ma anche di voglia di futuro e di coraggio.
Un quadro psicologico e sociologico che non potrà non sorprendere i lettori. Un libro per tutti, ragazzi, famiglie, docenti, per l’intera odierna società.

Più che un libro si tratta di una serie di pugni allo stomaco, una raccolta di eventi realmente accaduti che spesso hanno segnato irrimediabilmente chi ha subito soprusi e vessazioni che la maggior parte delle volte hanno portato la vittima a porre fine alla sua vita. Ragazzi e ragazze spesso perseguitati senza motivo apparente o perchè si differenziano dalla massa solo per avere un capello fuori posto.

Il bullismo è sempre esistito, ma eventi di tal violenza erano più rari, spesso erano solo sfottò a ripetizione, ora con il progresso anche questa barbarie si è evoluta: con i social si può attaccare la vittima in qualsiasi momento rendendo globale l’umiliazione. Spesso si è bulli anche non volendolo, solo perchè si ha paura di essere esclusi dal guppo, ma ciò non giustifica, peggiora solo le cose.

Si parla di ragazzi con famiglie solide alle spalle, non casi pietosi dove la violenza è la sola via d’uscita, sono quelli che per qualche like in più passano sui coetanei travolti dalle loro cattiverie. Ma ad essere additati non sono solo quelli che, ma anche i professori che a volte sono muti spettatori in ciò che accade nelle loro aule e fanno spallucce sminuendo il tutto con: “Sono ragazzate, passeranno e poi le cose che accadono fuori le mura di scuola non ci interessano.”

Invece i nostri docenti sono stati sempre allerta e con la responsabile del plesso prof.ssa Fransoni e lo staff abbiamo tenuto sempre alta la guardia coinvolgendo psicologi, esperti e forze dell’ordine. Un libro che renderei obbligatorio in tutte le scuole“, chiosa il Preside Antonio Volpe.

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