La scuola Malvano a Ponte Milvio, di cui ci siamo siamo occupati recentemente in occasione dell’ inaugurazione della Biblioteca “Nonno Mizio”, è l’esempio di come la scuola possa essere un luogo di crescita, condivisione ed inclusione.
L’energia e l’entusiasmo con la quale le famiglie ed il corpo insegnante portano avanti attività scolastiche ed extra scolastiche rendono infatti la Malvano una scuola in pieno fermento creativo. Per questo motivo un gruppo di genitori ha da poco deciso di aprire il blog https://genitorimalvano.jimdofree.com : un modo per raccontare la scuola ed unire tutti coloro che la vivono. Un luogo virtuale dove confrontarsi, ma anche per interagire con il territorio.
Le attività della Malvano sono davvero molteplici: dal gemellaggio con una scuola del Congo ai numerosi laboratori fino alla “trapunta che unisce”, ossia tanti quadrati di stoffa con sovrascritti dei pensieri dei bambini cuciti insieme.
Per capire meglio lo spirito di questo blog abbiamo incontrato Paola Grassi, mamma e realizzatrice del blog.
Cosa differenzia la Malvano dalle altre scuole?
Entrambi i miei figli sono stati in questa scuola e mi sono trovata molto bene: la struttura è in buone condizioni e le maestre sono competenti, appassionate ed attente alle esigenze dei bambini con difficoltà.
Io ho adottato una bambina e questa scuola è stato l’unico luogo dove ho trovato una vera rete di supporto nel post-adozione.
In questo quartiere convivono realtà diverse che non sempre è facile far conciliare. La peculiarità di questa scuola è a mio avviso proprio la capacità di accoglienza e di riconoscimento del valore di queste diversità.
Perché creare un blog?
Il paradosso di questa scuola, che si trova nel cuore di Ponte Milvio, è che è poco conosciuta dagli abitanti del quartiere.
Lo scopo, in sintesi, è quello di raccontare, dal punto di vista dei genitori, cosa ha fatto, cosa fa e farà la scuola per promuovere la cultura e per favorire l’inclusione. Per farne conoscere, in sintesi, i valori ed i principi che la animano. Il sito naturalmente non vuole in alcun modo sostituirsi a quello istituzionale.
Raccontare con parole ed immagini (naturalmente i volti dei bambini sono sempre oscurati), ad esempio, come funziona il gemellaggio con Amka e quali sono i valori che stanno dietro al progetto “Una trapunta ci unisce”, può essere un forte stimolo per i genitori della scuola che fino ad ora non hanno mai partecipato alle attività e può al contempo far arrivare nuove famiglie.
Che ruolo hanno i bambini nel blog?
I bambini al momento non hanno un ruolo diretto ma è attraverso i loro contributi che si percepisce il valore della scuola. Abbiamo appena pubblicato sul blog le foto della trapunta, un progetto nuovo promosso dai genitori, accolto con entusiasmo dalla scuola e i cui protagonisti assoluti sono i bambini che hanno scritto pensieri e poesie su pezzi di stoffa portati da casa.
Perché costituire un’associazione?
Costituirsi come associazione è fondamentale perché permetterebbe a noi genitori di essere riconosciuti come una parte viva e creativa all’interno della scuola e di fare da legante tra scuola e il territorio, che al momento è protagonista più come luogo di movida che come luogo di cultura ed inclusione.
Francesca Bonanni
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