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In manette ladro seriale di Tomba di Nerone

polizia arresto
foto di repertorio
ArsBiomedica

Era diventato l’incubo dei negozianti di Tomba di Nerone, di via Due Ponti, di via Cassia. Una notte sì e l’altra pure, con un piede di porco, sassi o altri arnesi improvvisati spaccava le vetrine, forzava le porte ed arraffava tutto quello che trovava. Poco o tanto, e che fosse denaro o merce non gli importava tanto poi se la rivendeva.

Ristoranti, negozi di alimentari, un concessionario, un centro estetico, un rivenditore di sigarette elettroniche, numerosi gli esercizi commerciali colpiti dall’inafferrabile ladro seriale, un italiano di 35 anni, finchè le attività investigative messe in atto dal Commissariato Flaminio Nuovo di Piazza Azzarita, diretto da Massimo Fiore, non lo hanno incastrato.

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Le indagini sono partite dalla visione delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, che hanno consentito di accertare che il ladro agiva scassinando la porta con un piede di porco o, in alcuni casi, infrangendo i vetri con dei grossi massi. Poi, una volta all’interno, depredava tutto ciò che era possibile, in relazione alla tipologia delle attività “visitate”. Così, nel caso di negozi di alimentari, oggetto del furto erano state le forme di parmigiano, i prosciutti o vari altri articoli non immediatamente deperibili. In altri casi erano state asportate le somme di danaro presenti nelle casse, oltre ad ogni altro oggetto di valore.

Fondamentali, per l’esito delle indagini, sono stati i rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica sulle impronte rinvenute che, unitamente alla immagini, hanno permesso agli agenti del commissariato Flaminio di attribuire con assoluta certezza a D.R.M., italiano di 35 anni, la responsabilità di 4 furti, mentre per gli altri episodi sono ancora in corso gli accertamenti.

E così, l’Arsenio Lupin in miniatura della Cassia la scorsa notte è stato scovato, arrestato e portato direttamente a Regina Coeli a disposizione della Magistratura.

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