Dall’8 novembre scorso è consultabile sul portale “Eduscopio 2018” la classifica delle migliori scuole superiori italiane. Nato nel 2014 da un progetto della Fondazione Agnelli che ogni anno valuta le scuole italiane sulla base dei risultati accademici del primo anno di università dei loro diplomati, il portale si propone di aiutare gli studenti (nel breve periodo) nella scelta della scuola a cui iscriversi dopo la terza media e (nel lungo periodo) nell’individuazione della migliore offerta formativa in vista dei successivi studi universitari e/o delle loro aspirazioni lavorative.
Per l’edizione 2018 i ricercatori hanno analizzato i dati di circa 1.260.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (2012/13, 2013/14 e 2014/15) in 7.000 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
Nello specifico, le analisi e i confronti di Eduscopio hanno preso in esame la capacità di licei e istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari e la capacità di istituti tecnici e istituti professionali di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università.
Tra le novità dell’edizione di quest’anno, per la prima volta sono presenti i risultati dei licei scientifici delle scienze applicate scorporati da quelli dei licei scientifici tradizionali, come pure i risultati dei licei delle scienze umane, opzione “economico sociale”, scorporati da quelli degli altri licei delle scienze umane.
Inoltre è stato aggiunto l’indicatore “percentuale di diplomati in regola” che riporta il numero degli studenti iscritti al primo anno che hanno raggiunto senza bocciature il diploma 5 anni dopo. Se la percentuale è alta, la scuola è molto inclusiva, mentre se è basso, la scuola risulta molto selettiva.
“Eduscopio 2018” è facile da consultare: inserendo la città di riferimento e l’indirizzo di studi a cui si è interessati (liceo classico, liceo scientifico, liceo delle scienze umane, liceo linguistico, liceo artistico, istituto tecnico), è possibile visionare per ogni istituto i dati di riferimento e la posizione nella classifica di indirizzo.
Sono considerati “migliori” gli istituti con il più alto “Indice FGA” (indicatore che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti normalizzati in una scala da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori).
Zoom su Roma Nord
Circoscrivendo il focus sull’area di Roma Nord, il liceo classico Gaetano De Sanctis si piazza al primo posto per diplomati in regola, con il 61% di studenti che hanno avuto percorsi di studio regolari ponendosi a metà della classifica romana (che vede al primo posto il Massimiliano Massimo con l’84% di studenti promossi e all’ultimo posto il Nazareth con il 25%). Più duro il Villa Flaminia con il 48% di promozioni registrate.
Nella stessa area geografica, il primo gradino del podio tra i licei scientifici con il più alto numero di promozioni è occupato dal liceo Farnesina (65,4%). Seguono il De Sanctis con il 35,9% e il Villa Flaminia (48%).
Per l’indirizzo linguistico il portale attesta il liceo De Sanctis al 56,1% delle promozioni, mentre per gli istituti tecnici il Calamandrei (IP Stendhal) registra il 50% di studenti che hanno concluso il ciclo scolastico in 5 anni.
Grandangolo sulla capitale
Allargando lo zoom all’intera capitale, a Roma è il Tasso a guidare la classifica dei licei classici migliori della città, come lo era stato già nel 2017. Al secondo posto sale il Vivona che scansa lo storico liceo Mamiani, quest’anno al terzo posto. Seguono, tra gli altri, il Dante Alighieri, il Virgilio e (al decimo posto) il Visconti.
Con riferimento al dato delle bocciature, nei licei classici della Capitale il record va al Virgilio (con il 50% di studenti diplomati in regola), seguono il Mamiani (53,3%) e il Virgilio (50%) che addirittura perde uno studente su due durante il percorso dei cinque anni.
Il record delle promozioni va invece al Massimo (84%), mentre Vivona (73,5%) e Dante (72%) diplomano tre ragazzi su quattro. Più dura la vita al Russell, al Giulio Cesare, all’Augusto e al Visconti che si attestano su due su tre studenti in regola.
Tra i licei scientifici primeggia il Righi, che ha guadagnato ben due posizioni rispetto allo scorso anno (salendo dal terzo al primo posto), mentre il Virgilio scende dal primo al secondo e il Mamiani dal secondo al terzo.
Anche per quanto riguarda questo indirizzo, i licei scientifici romani risultano essere fra i più duri di Italia: solo per citarne alcuni, il Righi ha il 52,7% di diplomati in cinque anni, il Mamiani il 56,3%, il Tullio Levi Civita 54,6%.
Al primo posto dei licei delle scienze umane romani si posiziona il Margherita di Savoia; seguono il Montale e il Macchiavelli. Migliore tra gli istituti tecnici della Capitale il Bachelet, poi il Pirelli e il Croce-Aleramo.
Chiara Meoli
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