
Al via da giovedì 15 novembre la prima stagione del Teatro Ciak di via Cassia 692, a Tomba di Nerone. Lo spettacolo d’esordio – “La Parola ai Giurati”, che sarà in scena fino a domenica 2 dicembre – segna anche il ritorno, dopo quasi due anni di inattività forzata, della compagnia dello Stabile del Giallo, da oltre tre decadi punto di riferimento per gli appassionati della suspense e del brivido.
La prima rappresentazione proposta dal nuovo teatro sulla Cassia è una scelta coraggiosa e una sfida complicata per il regista Raffaele Castria. “Un uomo è morto, la vita di un altro è in gioco”: ecco l’incipit impegnativo di “12 Angry Men”, il testo di Reginald Rose che, passato prima attraverso il successo televisivo, divenne poi (nel 1957) un film (il primo diretto da Sidney Lumet) dalla potenza deflagrante e dal valore etico straordinario, cui solo l’eroismo di William Holden ne “Il Ponte sul Fiume Kwai” sottrasse un Oscar più che meritato.
Dodici giurati, rinchiusi in un’afosa stanza di tribunale e indicati soltanto da numeri, sono chiamati ad esercitare “la cosa più notevole della democrazia”: la responsabilità. Ma sulla loro decisione – un ragazzo ispano-americano è accusato di aver ucciso il padre violento – incombe un’importante partita di baseball. E non solo.
Queste persone non sono pronte per il compito che hanno ricevuto, perché non riescono a distaccarsi dalle loro idee e dai loro preconcetti, non sono in grado di separare i fatti dalla propria meschinità e dai propri pregiudizi razziali.
Quello che pensano – o quello che ritengono di pensare – altera la loro capacità di giudizio e la decisione che ne consegue si trasforma in una sorta di rivalsa sulle proprie sconfitte e bassezze.
Il destino del ragazzo sembra segnato, ma il giurato numero otto insinua un piccolo dubbio, afferma che la situazione merita un minimo di riflessione, “tanto la partita non comincia che alle 8”. Così, a poco a poco, la vicenda comincia ad essere riletta e riscritta…
Le difficoltà dell’integrazione razziale, la pena di morte, la necessità dell’ascolto degli altri, l’uso degli strumenti del dubbio e della ragione contro ogni pregiudizio: “La Parola ai Giurati” non solo è un testo di spessore etico incredibilmente attuale, ma anche uno scritto incalzante in cui le parole pesano come macigni e ci pongono di fronte ad uno specchio: quei “dodici uomini arrabbiati” siamo (o possiamo essere) tutti noi.
I biglietti possono essere acquistati on line su https://www.ticketone.it/ oppure al botteghino del teatro Ciak che osserva i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19; domenica dalle ore 10.30 alle 13 e dalle ore 15 alle 17. Per informazioni si può telefonare al numero 0633249268.
Giovanni Berti
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