Home ATTUALITÀ #Romadicebasta, in migliaia davanti al Campidoglio

    #Romadicebasta, in migliaia davanti al Campidoglio

    #romadicebasta
    Galvanica Bruni

    Migliaia di persone con cartelli e fischietti  si sono date appuntamento questa mattina in piazza del Campidoglio, sotto le finestre degli uffici del sindaco Virginia Raggi. L’iniziativa #Romadicebasta è nata da un appello su Facebook partito dal gruppo ‘Tutti per Roma. Roma per tutti’ nato dalla collaborazione di sei donne  romane, che conta oltre 22mila iscritti e che promuove “l’idea della partecipazione civica come elemento di pressione nei confronti delle istituzioni per migliorare la città”.

    Non speravamo in così tanta partecipazione, è stata sicuramente superiore alle nostre aspettative. Per quantità, qualità, entusiasmo ed energia. Quello che è successo finora non ci è piaciuto, Roma è pronta per andare avanti molto meglio” ha dichiarato una delle organizzatrici mentre dalla piazza sale lo slogan “Basta degrado

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    Il colpo d’occhio è impressionante. Piazza del Campidoglio è gremita come non mai e il leit-motiv che accomuna i presenti è il grido di dolore per una capitale non più degna di questo nome: #romadicebasta.
    Tanti i cartelli ironici: da “Roma (pulita) o morte” e “Roma sembra l’Emmental”  fino ad un lungo striscione che recita “Il vento è cambiato e sa di monnezza“.

    Tutti commentano le foto con i cassonetti stracolmi, con i rifiuti abbandonati che giacciono per giorni sui marciapiedi, con le strade dissestate: foto di cui sono pieni i social ed i giornali. Tutti puntano il dito contro i bus Atac fatiscenti, che non vengono sottoposti da anni a manutenzione secondo quanto denunciano le rappresentanze sindacali, che spesso si guastano e non raramente prendono fuoco. Per non parlare della metro che si allaga ad ogni forte temporale, con infiltrazioni nei soffitti e scale mobili spesso fuori uso.

    E così persone di ogni età e di ogni ceto sociale si sono ritrovate tutte insieme al grido di #romadicebasta per affermare che non riescono più a tollerare questa situazione e per chiedere di riportare un minimo di decoro nel salotto “più bello del mondo“, nel più suggestivo “museo a cielo aperto“.

    In piazza, ci tengono a sottolineare che non ci sono partiti ma solo cittadini che vogliono una Roma migliore.  “Abbiamo solo cominciato, #romadicebasta è l’inizio di una mobilitazione permanente. Siamo tutti per Roma e vogliamo continuare. Non permetteremo a nessuno di mettere le mani su questo patrimonio civico, indipendente, civile e democratico. L’unico modo è continuare e organizzare le nostre proposte, farci vedere, continuare a lavorare, a mettere a disposizione competenze, energie e intelligenze. Ringraziamo tutti quelli ceh sono venuti e hanno collaborato alla nostra organizzazione, pregando di lasciare la piazza pulita, per ridare questo luogo migliore di come lo abbiamo trovato stamattina”, ha gridato una delle organizzatrici a un megafono. Le fa eco un boato: “Grazie, grazie”.

    La replica di Virginia Raggi

    Passano poche ore e intorno alle 18.30 Virginia Raggi pubblica un post su facebook col quale si scaglia contro la manifestazione e i partecipanti asserendo che il tutto sia stato orchestrato dal PD.

    C’erano Lorenzin, Calenda e tutta la “vecchia” guardia del Pd. Mancava soltanto il conte Gentiloni che però, da Firenze, non ha fatto mancare un tweet di partecipazione. Dalle immagini li ho riconosciuti subito. Non era difficile. Erano gli stessi volti provati e stanchi, le stesse chiome bianche della precedente disastrosa manifestazione di rilancio del Pd in piazza del Popolo. Gli stessi volti che non abbiamo mai visto in periferia. Gli stessi volti bastonati di chi è scomparso alle ultime elezioni. Ho visto vecchi politici che rivogliono la poltrona e rappresentano soltanto se stessi: il partito con uno zoccolo duro al centro di Roma e ormai scomparso nel resto della città“.

    Hanno nascosto le bandiere di partito, forse perché ormai gli stessi sostenitori del Pd hanno un certo imbarazzo a dire che sono del Pd – sostiene la sindaca affermando che “con il loro giornale volevano far credere che in piazza fosse scesa la società civile. Invece, hanno provato semplicemente a strumentalizzare i cittadini per fini partitici“.

    E scatta la derisione. “Anche stavolta li abbiamo scoperti – annuncia Virginia Raggi sostenendo che “Quelli del Pd erano riconoscibilissimi: signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara e – accessorio immancabile – i barboncini a guinzaglio (ovviamente con pedigree). I più audaci hanno osato una maglietta “No cordoli” che evidentemente li schiera a favore dei suv in doppia fila e contro le corsie preferenziali per i mezzi pubblici“.

    I cittadini vanno sempre ascoltati ed io li ascolto: ieri, ero a Ostia, in periferia, ad un incontro pubblico dove abbiamo parlato del problema della rete fognaria che i “capaci” di prima avevano fatto male e che provoca le voragini che noi stiamo rimettendo a posto. Oggi un partito ha espresso impazienza: vuole tornare al passato. Ebbene noi stiamo portando avanti un cambiamento, epocale per questa città, tra mille ostacoli. Abbiamo ereditato macerie e stiamo costruendo su queste. Il Pd è in cerca di un riscatto politico che tarda a venire e mai verrà; ha provato a camuffarsi e a dire “basta”. La mia risposta al Pd è ferma: avanti a testa alta. Non mi lascio incantare dalle sirene degli orfani di “mafia Capitale”, da chi vuole il ritorno di Buzzi e Carminati; da chi vuole privatizzare le nostre aziende pubbliche come l’Atac; dai radical chic; dagli pseudo intellettuali che non hanno mai preso un autobus in vita loro o fatto la spesa al mercato“.

    Nel ricordare poi i fiori all’occhiello della sua Giunta (“abbiamo aperto asili e scuole; abbiamo stanziato 137 milioni per lavori pubblici…abbiamo aperto cantieri ovunque; acquistato 600 autobus nuovi che dal 2019 saranno a disposizione dei romani; abbiamo esteso la raccolta differenziata “porta a porta” ….abbiamo aperto piste ciclabili; abbiamo realizzato corsie preferenziali per i mezzi pubblici; abbiamo dato fondi ai Municipi per rifare le strade……abbiamo sgomberato gli scrocconi dalle case di nostra proprietà…. abbiamo rilanciato la cultura…..”)  Virginia Raggi conclude il suo lungo post – che ha subito raccolto centinaia di commenti sia positivi che negativi -, dicendo: “I romani mi hanno chiesto un cambiamento profondo e con la mia squadra lo stiamo attuando. Raccogliamo le critiche per migliorare ancora di più. Questo è il primo obiettivo di un sindaco. Roma è la mia città, ci sono nata e ci vivo. Io ci tengo a Roma e la difendo“.

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