Home CRONACA Sognando la “bretella” caos traffico sul GRA in zona Sant’Andrea

Sognando la “bretella” caos traffico sul GRA in zona Sant’Andrea

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immagine di repertorio
ArsBiomedica

Anche oggi, venerdì 5 ottobre, giornata di caos nei pressi del Sant’Andrea con lunghe colonne sul Raccordo Anulare all’altezza dell’ospedale, medici, dipendenti e pazienti infuriati e cittadini costretti a lasciare l’auto lontano per poi dirigersi a piedi verso la struttura sanitaria per eseguire analisi o sottoporsi a visite mediche. Un vero e proprio calvario che non risparmia nessuno.

Alla base del tutto, la decisione presa pochi giorni fa di bloccare l’accesso alla stradina che consentiva agli automobilisti provenienti dal GRA di raggiungere via di Grottarossa entrando nell’ospedale ed utilizzando l’uscita dalla struttura. Un escamotage che consentiva loro di risparmiare tanti chilometri e tempo.

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Lo stop, adottato per decisione della direzione dell’ospedale – in quanto il traffico su quella strada (di proprietà della struttura) impediva in particolar modo alle autoambulanze di arrivare speditamente al Pronto Soccorso – ha creato e sta creando da diversi giorni lunghe code di automobili sul Raccordo generando disagi e anche qualche diverbio tra automobilistie non solo. Anche sui social, dove la fazione a favore della chiusura e quella a favore del libero utilizzo della stradina sono molto numerose.

Dito puntato contro Comune, Municipio XV e Polizia Locale

Presa carta e penna, in queste ore il commissario straordinario dell’Ospedale ha scritto alla Prefettura di Roma sostenendo che la situazione è stata più volte rappresentata anche alla stessa Prefettura “in quanto il prevedibile congestionamento della viabilità avrebbe potuto costituire, come in effetti poi è accaduto, un problema di ordine pubblico e di interruzione di pubblico servizio dovuto alla impossibilità oggettiva dei mezzi di soccorso di giungere in emergenza al Dea“.

L’Azienda in questi tre anni ha cercato di coinvolgere tutte le amministrazioni che, ciascuna per la propria competenza, avrebbero dovuto fornire la soluzione al grave problema di viabilità. Purtroppo, né il Comune di Roma, né il Municipio, né i vigili urbani, né l’Anas hanno mai posto in essere significative azioni risolutive” afferma il commissario straordinario comunicando che “come già preannunciato alla Prefettura” si è proceduto alla chiusura della strada privata a tutti gli autoveicoli non autorizzati.

Nella lettera, si chiede infine alla Polizia Stradale “di porre in essere tutte le attività di sorveglianza al fine di garantire la corretta viabilità” mentre all’Anas e all’Astral si chiede “di apporre sul Gra, in prossimità dell’uscita Sant’Andrea, oltre che su via Cassia e sulle strade consolari di competenza, i cartelli luminosi che indicano che l’ingresso al nosocomio è riservato solo ai veicoli autorizzati e a quelli diretti al Pronto Soccorso“.

Subito dopo, è stato diffuso un comunicato stampa nel quale si legge che “L’Azienda Ospedaliero-universitaria Sant’Andrea è esasperata. Chiediamo l’intervento del Prefetto di Roma affinché si trovi presto una soluzione…Abbiamo dovuto scoraggiare quanti incivilmente usano le strade interne dell’ospedale per saltare la fila sulle consolari di accesso alla Capitale”.

Abbiamo accolto l’appello disperato di utenti e dipendenti che tutti i giorni da anni fanno lunghe code per entrare in ospedale e accedere ai servizi. Una situazione insostenibile denunciata dalla Direzione Aziendale dal 2016. L’ospedale da tempo chiede l’intervento delle istituzioni municipali che tuttavia non hanno trovato una soluzione condivisa, nonostante i diversi tavoli tecnici e il finanziamento stanziato dalla Regione Lazio per una viabilità alternativa che non incida sul regolare servizio assistenziale reso dall’ospedale”.

Sognando la bretella

Torna quindi nuovamente e fortemente di attualità la necessità di rimettere mano al progetto della bretella di collegamento fra via di Grottarossa ed il GRA e Cassia Bis del quale tanto si parlò negli anni scorsi.

Un progetto che fra alterne vicende, dopo aver ricevuto un primo finanziamento di un milione di euro da parte della Regione Lazio nel 2011, si è arenato fra veti incrociati in materia di viabilità e mancata attenzione da parte delle istituzioni, perdendosi infine nelle nebbie della burocrazia. Diradarle ora è veramente urgente e improcrastinabile.

Edoardo Cafasso

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1 commento

  1. Per fare una semplice rotonda alla Giustiniana (attualmente in costruzione) ci sono voluti 10 anni: il traffico e’ aumentato proporzionalmente e la rotonda e già obsoleta.
    Per la bretella, se tanto mi da’ tanto, c’è ne vorranno almeno il doppio.

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