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Emergenza raccolta rifiuti nel Municipio XV

viadellafarnesina
Galvanica Bruni

Cassonetti stracolmi e rifiuti gettati in strada un po’ ovunque. E’ questo con cui convivono da tempo i residenti del Municipio XV. Ma non solo, nei quartieri di cintura, dove sarebbe in vigore il porta a porta, il servizio è carente, a volte non funziona proprio, e i cittadini sono costretti a  tenersi la spazzatura in casa.

A tutto ciò, proprio in questi giorni si aggiunge il mancato ritiro dei rifiuti dalle utenze non domestiche a causa di un contenzioso fra Ama e la ditta che ha in appalto il servizio. A quest’ultima Ama ha rescisso il contratto “a causa dei continui e gravi disservizi” ed in attesa che subentri il nuovo aggiudicatario della gara (mancano poche settimane) Ama utilizzerà suoi addetti per il ritiro rifiuti da utenze non domestiche del XV sottraendoli però al loro lavoro normale consistente nello svuotamento dei cassonetti. Il che aggrava la situazione.

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Basti pensare che, stando ai dati AMA, a Roma ci sono 4254 operatori per 15 municipi, per una media di 283 l’uno. Il che significa che nel Municipio XV, che si estende per 187 kmq, a svuotare i cassonetti e a (non più) spazzare le strade c’è di media un operatore e mezzo per chilometro quadro.  Inverosimile che il territorio possa essere pulito.

E i social sono pieni di denunce; ogni giorno sui vari gruppi territoriali facebook che fanno capo al XV si contano a decine i post, anche di chi, dopo aver inviato la segnalazione di cassonetti stracolmi tramite i canali ufficiali del Comune e dell’AMA, non riesce a fare a meno di esternare la propria indignazione.

Per non parlare del fenomeno dell’abbandono di rifiuti praticato ovunque e, purtroppo, a tutte le età. Come da questa coppia di anziani sorpresa nella sera di martedì 2 ottobre ad abbandonare un vecchio mobile sul marciapiede di via della Farnesina. “Ce la fai?” dice lei premurosa. L’immagine strappa un sorriso amaro perchè si tratta di due persone di età avanzata  ma nello stesso tempo denuncia quanto la pratica dell’abbandonare rifiuti abbia raggiunto limiti inimmaginabili.

Ovviamente l’emergenza rifiuti non è un problema solo del Municipio XV – che peraltro detiene da anni il triste primato di ospitare in via del Baiardo la più grande discarica abusiva di Roma, ben 6 ettari, documentata anche dal TGR Lazio della Rai -; tutta la capitale è in sofferenza, questo è un dato.

Ma proprio nel XV, dove la raccolta differenziata – vuoi porta a porta vuoi la “stradale a cinque frazioni” – è stata lanciata a fine 2015 per poi purtroppo arenarsi per mancata implementazione negli anni successivi da parte dell’AMA (basti pensare che in tanti quartieri i cassonetti sono ancora quelli vecchi, sporchi e sgangherati, con l’aggiunta qua e là solo di quello per l’umido), il problema è fortemente sentito.

Ed è così sentito che se ne occuperà il Consiglio del XV in una seduta straordinaria convocata per giovedì 4 ottobre con inizio alle 10 ed il cui ordine del giorno recita proprio letteralmente “Emergenza raccolta rifiuti nel Municipio XV”.

Chiesta dai consiglieri Agnese Rollo, Luigina Chirizzi, Marcello Ribera, Daniele Torquati del gruppo PD,ai quali si sono uniti Andrea Imbimbo (LM), Giuseppe Mocci (FI), Giorgio Mori (FDI) e Gaetano Morgillo (M5S), la seduta verterà sul seguente documento presentato dai consiglieri dem, fermo restando che anche dagli altri gruppi consiliari potrebbero arrivare proposte sulle quali trovare una sintesi unitaria.

CONSIGLIO STRAORDINARIO RIFIUTI

Nell’annunciare la seduta straordinaria, il capogruppo PD Daniele Torquati ha dichiarato che “è arrivato il tempo di capire per quale motivo la situazione dei rifiuti a Roma, e in particolare nel Municipio XV, peggiora di giorno in giorno. La realtà ci dice che la situazione è peggiorata sempre di più: la raccolta differenziata è bloccata da quando noi l’abbiamo avviata, i progetti delle nuove Isole ecologiche sono naufragati, l’area dell’Olgiata chiusa, l’impianto di Compostaggio viene imposto ai cittadini e rifiuti in ogni luogo. Non è una questione semplicemente di raccolta, ma di un sistema che non funziona e che è peggiorato notevolmente” ha concluso Torquati sostenendo che “sembra doveroso che l’Amministrazione si prenda degli impegni e ci spieghi cosa intende fare“.

Come di consueto, la seduta si terrà nella sala al piano terra di via Flaminia 872, sarà aperta al pubblico ed i cittadini presenti potranno prendere la parola prima dell’inizio dei lavori d’aula.

Edoardo Cafasso

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