Martedì 3 luglio, durante la mattinata, la giovane neodiplomata Giulia Ciancarelli ha sostenuto l’ultima prova, quella orale, dell’esame di maturità. E lo ha fatto nella sede principale del suo liceo, l’Istituto “Biagio Pascal”, con sede in via Brembio, a Labaro. A sentirlo così, potrebbe sembrare solamente uno tra gli oltre 500mila esami di maturità che quest’anno hanno svolto gli studenti italiani. Ma la prova orale di Giulia è stata differente. È stata la coronazione di un sogno.
Grazie al crowdfunding lanciato dal Miur e Fastweb con lo scopo di finanziare le proposte progettuali degli studenti delle scuole secondarie, Fastweb4School, l’Istituto “Biagio Pascal” ha raccolto 1.500 euro e ha permesso a Giulia di realizzare il suo progetto: un drone quadricottero in grado di acquisire temperatura, umidità, presenza di CO2, immagini, video e suoni.
A raccontarlo a VignaClaraBlog.it è il dirigente scolastico dell’istituto, il professor Antonio Volpe: “Dopo aver raggiunto la soglia di 1.500 euro, Fastweb ha contribuito con il 50 per cento precedentemente preannunciato – dice, senza nascondere l’orgoglio per la studentessa del suo liceo – e con 3mila euro abbiamo dato la possibilità ad una ragazza così brillante di mostrare le sue capacità durante l’esame di maturità”.
Capacità straordinarie per una studentessa tanto giovane. E il drone è solo una parte della tesina che Giulia ha presentato per la sua prova orale. “La mia tesina consisteva nell’esposizione del mio elaborato, presentato su un sito web di condivisione di progetti – racconta la neodiplomata – e l’orale sarà durato circa un’ora”. Sessanta minuti sono bastati per prendere il massimo dei voti: “Ho preso 100 e lode”, annuncia, soddisfatta.
L’esame di maturità è finito, e ora Giulia si può rilassare, ma con VignaClaraBlog.it ricorda lo stress dei giorni a ridosso della prova orale: “Il materiale completo è arrivato il 28 giugno. Cinque giorni per costruire un drone da zero, solo con le mie conoscenze da autodidatta”.
Ma come le è venuta l’idea di costruire un drone quadricottero? “È iniziato come un esperimento didattico tra me e un mio amico. Io programmo e lui si occupa di elettronica – spiega – quindi ci siamo messi d’accordo privatamente per realizzarlo”. Poi, si sa, da cosa nasce cosa. “Parlandone a scuola, l’istituto si è offerto di lanciare una campagna di crowdfunding per finanziare il nostro progetto, a patto che lo facessimo in ambito scolastico e che poi il drone rimanesse alla scuola, per i successivi studenti”.
Non solo. Giulia è rimasta in contatto con alcuni professori per estendere il suo progetto e portarlo alla fiera di Roma sull’innovazione, Maker Faire, che si terrà ad ottobre 2018. “Vogliamo provare a cambiare il modo di comandare il drone. Non più con un telecomando, ma magari tramite il telefono”.
Le idee sul suo futuro sono chiare: Giulia studierà Informatica o Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ma, sottolinea, “seguirò il corso in teledidattica. Innanzitutto per una questione di comodità (Giulia abita a Fiano Romano, ndr), e poi perché così ho anche la possibilità di lavorare”.
Per il momento, comunque, il progetto è lo stesso di tutti gli altri studenti che hanno sostenuto – o stanno ancora sostenendo – gli esami di maturità. Riposo, relax, e pausa da tutte le attività impegnative. “Non ho nessun programma, se non rilassarmi. Il massimo che posso fare è dare ripetizioni a qualche studente della scuola che è stato rimandato. Per il resto – conclude – si ricomincia a settembre”.
Camilla Palladino
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Brava. All’ITT Leonardo da Vinci di Viterbo, i droni sono parte ordinaria della didattica, nel corso di costruzioni aeronautiche, e vengono costruiti nell’ambito di Comenius con scuole partners in Francia e in Turchia. Referente professor Raniero Geronzi.