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    Un sito internet per ricordare Emiliano Morelli

    emiliano morelli
    Galvanica Bruni

    Amore significa tante cose, amore verso un figlio significa molto di più. E se quel figlio ti viene a mancare vai ai matti, non sai dove sbattere la testa, vorresti tornare indietro nel tempo, alzi i pugni verso il cielo e speri in un miracolo, fantasticando perfino uno spazio-tempo del tipo “non è vero, mio figlio non è morto”. Un incubo.

    E maledici, parli e straparli, poi ti chiudi nel silenzio mentre il volto viene rigato dalle lacrime; e ti abbatti, ti fai mille e più domande. Perché? Perché è successo? Emiliano Morelli, che collaborava con la nostra redazione, se ne è andato due mesi fa, stroncato da un infarto. Aveva ventitré anni e mezzo, roba da non crederci.

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    Era un videomaker, era appassionato di fotografia, allenava una squadra di calcio, suonava la chitarra, aveva talmente tante passioni che ci si interrogava sempre sul quanto durasse la sua giornata, perché era bravo “a dare i resti a tutti”.

    Una vita piena, la sua, incorniciata dall’università, dai viaggi a Liverpool, dalla famiglia, dalla fidanzata, dai fumetti e dai videogiochi, davvero era difficile stargli dietro, non c’era un attimo nelle ventiquattro ore in cui lo si potesse vedere a girarsi i pollici. Ricordi, tanti. E, oggi, la paura di vederli sbiadire quei momenti.

    Ecco, la mamma ha deciso di “tenere viva la memoria” del ragazzo, dedicando un sito internet a Emiliano. Per raccontare chi era a chi non l’ha conosciuto, per dare una leggera brezza d’affetto a chi gli ha voluto bene, e per offrire spazio ad altre mamme (e ad altri papà) che come lei vivono la tragedia della morte di un figlio.

    Così è nato www.lasperanzasottolefoglie.it e forse, adesso, diventa perfino inutile continuare a scrivere. Siamo certi che chi s’è soffermato su questo breve articolo, si sposterà almeno per un attimo sul ricordo di Emiliano.

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