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Stazione Vigna Clara, un tram che si chiama desiderio

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Tornare a parlare di una possibile apertura della Stazione Vigna Clara in un prossimo futuro, una volta recepite da parte RFI le osservazioni preclusive contenute nella sentenza del TAR dello scorso 28 marzo che ha posto uno stop al progetto, significa anche parlare di come rendere fruibile la tratta ferroviaria Vigna Clara – Ostiense al maggior numero possibile di utenti del bacino di Roma Nord.

Non si tratta solo di creare parcheggi di scambio, come quello auspicato a piazza Diodati alle spalle della stazione, e di aumentare i posti auto disponibili lungo le strade nei dintorni alla stazione, come da tempo si invoca di fare al Municipio XV e al Campidoglio ad esempio nell’attigua via Monterosi.

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Aumentare il bacino di utenza significa soprattutto consentire di raggiungere la stazione al maggior numero di persone senza intasare però la zona circostante con centinaia di auto a danno dei residenti e del traffico di Corso Francia, già congestionato di suo.  Ecco quindi che torna in auge un progetto datato ma sempre attuale: prolungare la linea del tram 2 dall’attuale capolinea di piazza Mancini alla Stazione Vigna Clara.

A portarlo alla luce è stata L’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico che lo ha formalmente presentato al PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile lanciato dal Campidoglio nel 2017 come piano strategico con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo per sviluppare una visione di sistema della mobilità ed aperto alle proposte dei cittadini e delle associazioni.

In sintesi, partendo dal presupposto che il capolinea di bus e tram a Piazza Mancini  è divenuto eccessivamente affollato per cui sarebbe opportuno il decentramento di parte delle linee, e che la zona di Ponte Milvio ha subito un mutamento radicale con intense frequentazioni diurne e notturne che fanno nascere l’esigenza di creare zone a traffico limitato e isole pedonali, il prolungamento della linea 2 risolverebbe diversi di questi problemi.

Il progetto ipotizza che da piazza Mancini il tram potrebbe proseguire su un  nuovo ponte sul Tevere – piuttosto che sull’esistente Ponte Duca d’Aosta – e da lì, seguendo il lungotevere, passare per Piazzale Ponte Milvio, via Flaminia (da pedonalizzare), Corso Francia per attestarsi infine alla stazione Vigna Clara.

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Come l’omonimo film del 1951 interpretato da Marlon Brando e posizionato al quarantasettesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, a questo “tram che si chiama desiderio” sono state mosse diverse obiezioni, in primis quella in merito all’ipotesi di pedonalizzare via Flaminia dove lo sferragliare del tram alle orecchie dei residenti non sarebbe più gradevole dei rumor della movida notturna.

Nondimeno ipotizzare, progettare, studiare soluzioni innovative è ruolo della politica e di chi amministra la città e questo, come tanti altri, è un progetto che merita attenzione in quanto spunto di nuove ipotesi di mobilità sostenibile e d’incremento dell’uso del trasporto su ferro.

Edoardo Cafasso

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20 COMMENTI

  1. Intanto sarebbe il caso di utilizzare al meglio un’infrastruttura che già è disponibile, cioè la stazione. Se non fosse stato per il ricorso di pochi scriteriati , nel giro di due anni (il tempo previsto se non erro per il raddoppio del binario) il nostro quartiere avrebbe avuto a disposizione una vera e propria metropolitana che avrebbe permesso in tempi brevi il collegamento con linea A e B, Roma Lido e diverse stazioni delle FS. La realizzazione del progetto proposto con un nuovo ponte sarebbe sicuramente molto costoso e richiederebbe anni se non lustri per la sua realizzazione, come insegna il caso del ponte della musica.

  2. Concordo con entrambi per la messa in esercizio della Stazione Vigna Clara-Ostiense.
    Perché rinunciare ad un’opera ben fatta e di grande utilità? Dobbiamo solo continuare a tenere alto l’interesse su questa vicenda e raccogliere più consensi possibili perché, come sempre, l’unione fa la forza, per cui tutti i comitati e le associazioni pro-stazione sono invitati a far sentire la loro voce attraverso i canali di informazione come VignaClaraBlog.

    • Se è per questo fino agli anni ’50 il tram arrivava fino ai Due Ponti, partendo da Piazzale Ponte Milvio. Era la linea “101”, ex “1P”, che viaggiava su Via Flaminia su un binario unico. Credo che la cosa fosse possibile perché la linea era esercitata con una sola vettura, o forse perché vi era un punto di incrocio a metà linea. Altri tempi, come è possibile vedere in questa foto:

      http://www.tramroma.com/images/archivio/031/03120a.jpg

      Un saluto a tutti!

  3. Con la premessa che bisogna aprire subito la stazione, il prolungamento della linea 2 e’ indispensabile per fornire ai quartieri Vigna Clara, Fleming, Vigna Stelluti un sistema di trsporto su ferro che non ha mai avuto.
    Inoltre io ho votato la linea per il PUMS, ed il ponte della Musica e’ gia’ pronto per il tram.
    La parola sferragliare per un tram moderno e’ veramente infelice… il tram libererebbe gli abitanti di quel tratto di Flaminia dallo smog delle automobili…

  4. La parola “sferragliare” è il minimo, visto la qualità della rete tramviaria della zona in questione.. vi siete mai domandati perché c’è acqua che scorre all’interno del binario della linea 2, già a partire da piazza Mancini? Serve a ridurre l’attrito delle ruote costrette a “girare” con un raggio di curva al limite del praticabile.
    L’idea del tram prolungato potrebbe anche essere presa in considerazione (anche se un giro così lungo stravolgerebbe l’uso da “shuttle” rapido dell’attuale linea 2). Solo che, per poter realizzare un simile tracciato sono necessarie tali e tante limitazioni: dove passa il doppio binario sulla Flaminia.. da Vigna Stelluti alla stazione? In un percorso protetto? Ed allora dove finirà il traffico veicolare? O senza percorso protetto? Ed allora quando mai riuscirà a finire il percorso? Poi via Flaminia pedonalizzata? Ma ci passano due tram affiancati? La storia si ripete in farsa… per non parlare di un nuovo ponte!!

  5. L’idea di prolungare il 2 fino a Vigna Clara sarebbe ottima! Gli spazi ci sono, su via Flaminia già ci passava a suo tempo, su Corso Francia c’è sufficiente spazio (si potrebbe prendere spunto da viale Trastevere). Ma perché costruire un ponte nuovo ad hoc? C’è già il ponte Duca d’Aosta, sufficientemente largo. Oppure si può ripristinare il binario su Ponte Milvio, nulla lo vieterebbe.
    Ma temo che i tempi siano lunghi.. prima aprite questa benedetta stazione già pronta e collaudata, poi si farà il tram per aumentare l’effetto rete. E’ probabile che sarà più veloce la chiusura dell’anello ferroviario rispetto al prolungamento del tram, che andrà sicuramente incontro a lungaggini burocratiche infinite (conferenza dei servizi, inevitabili ricorsi al TAR ecc…).

    P.S. Intanto perché non valutare una pista ciclabile su Corso Francia, che possa collegare Vigna Clara con la dorsale del Tevere?

  6. Piuttosto che costruire dei binari per prolungare il tram, magari facendolo passare pure sul povero Ponte Mollo che attualmente è una bellissima isola pedonale, sarei favorevole ad un servizio navetta con Piazza Mancini con bus autosnodati a metano e con la frequenza di 5/10 minuti con partenza magari dalla stazione di Vigna Clara, speriamo rimessa in funzione. Un’alternativa potrebbe essere un serzvizio simile con la fermata della stazione di piazza Euclide da dove i treni porterebbero in centro in tre minuti. Credo che sarebbe una soluzione meno costosa del prolungamento del tram che rischierebbe di bloccarsi nel traffico di Tor di Quinto e Corso Francia facendogli venir meno l’uso di metro leggera rapida a servizio di Auditorium e Foro Italico come Sor Chishotte ha fatto notare .

  7. Ma per carità, lasciamo perdere l’ipotesi di una nuova linea tramviaria, un nuovo ponte ecc……!!!!!!Vogliamo imbarcarci in altri cantieri infiniti tanto per dare una mazzata definitiva al traffico della zona per qualche decennio ? e far crollare il valore degli immobili ancora di più di oggi ? Senza contare la prevedibilissima infinità di ricorsi (altrettanto infiniti …) .
    Meglio non parlarne proprio per evitare che si attivino immediatamente i ” comitati d’affari ” malavitosi in cerca di appalti lucrosi sulla pelle dei cittadini!!!!!
    Qualcuno ricorda le ipotesi di ponte sospeso su Corso Francia per collegare Fleming e Vigna Clara? Oppure il sottopasso che dalla Flaminia ( altezza futura clinica Paideia ) e dalla Cassia( altezza via Pareto ) doveva far viaggiare sottoterra il traffico veicolare diretto in centro fuoriuscendo sotto il ponte dell’Olimpica ? Progetto grandioso che poteva ricordare quanto splendidamente realizzato negli anni sessanta – tra l’altro in tempi rapidissimi – in zone ben più pregiate e centrali quali Lungotevere, via Nomentana Corso d’Itallia …. e che si sono schiantati immediatamente con l’ostilità di tutti i residenti attaccati come cozze alla situazione di smog esistente e incapaci di vedere al di là del proprio naso .
    Piuttosto istituiamo delle navette più snelle veloci ( su ruote) che colleghino con frequenza maggiore di quanto avviene ora, Cassia -Flaminia – Corso Francia con pza Mancini e Pza Euclide . Questo sì si può fare con estrema rapidità, con costi indubbiamente inferiori e senza alcun impatto ambientale ecc….sempre ovviamente quando e se l’ATAC avrà modo di migliorare le attuali fallimentari performances.

  8. Anche io l’ho votato sul PUMS il prolungamento del 2, avrebbe diversi vantaggi, darebbe un collegamento diretto con il Centro di tutta la zona Foro Italico – Farnesina – Vigna Clara, metterebbe ordine sulla zona di Piazza Ponte Milvio – via Flaminia, eliminando quel grumo di auto sempre presente. creerebbe un nodo di scambio con la staz. Vigna Clara, che prima o poi si dovrà aprire.
    ma presenterebbe anche numerosi problemi, per il ponte da costruire, per l’attraversamento della Piazza di Ponte Milvio, che sarebbe probabilmente osteggiata dalla Soprintendenza, per il percorso sulla via Flaminia che in alcuni punti è alquanto stretto e dovrebbe lasciare almeno una corsia per le auto, inoltre sarebbero soppressi un centinaio di posti auto.
    Comunque sarebbe molto interessante approfondire la questione con l’Agenzia della Mobilità, per verificare la fattibilità e il costo di un’opera del genere.

  9. Senza studiare soluzioni onerose e con tempi realizzazione lunghi, sfruttiamo meglio quanto esiste.
    Il ns. quartiere o perlomeno il Fleming ha una linea ferroviaria che l’attraversa quindi per esempio si potrebbe far passare il 32 e il 200 deviato dalla stazione Tor di Quinto in modo da invogliare a prendere il trenino che in 7 minuti va a Piazzale Faminio . Questo progetto da affiancare alla linea
    ferroviaria Vigna Clara Ostiense che sicuramente prima o poi aprirà.

    • Sarebbe anche sufficiente potenziare il servizio della linea 223 (Cassia Parioli Termini), attualmente pessimo con tempi di attesa superiori ai 20 minuti, che in pochissimi minuti permette di raggiungere da Corso Francia la fermata del trenino a Piazza Euclide, stazione poco sfruttata e meno degradata di quella di Tor di Quinto. Da lì il percorso del treno per piazzale Flaminio e più diretto e richiede meno di 5 minuti. Migliorando la frequenza di questa linea e potenziando il servizio metropolitano del treno Roma Nord portandone la frequenza a meno di 10 minuti, si risolverebbero molti problemi di mobilità della zona nord utilizzando infrastrutture già esistenti.

  10. Non c’è bisogno di fare tutto questo casino. Basta fare la diramazione su via Flaminia altezza stadio Flaminio, poi viale M. Pildusky e prende Corso Francia. Ed avresti una bella linea di tram Piazzale Flaminio – Vigna Clara.

  11. Ho notato con gande soddisfazione che nello scenario definitivo del PUMS a medio e lungo periodo sia stata recepita questa proposta di prolungamento del tram 2.
    Nel frattempo attendiamo la riapertura della stazione FS Vigna Clara, che sembra in questo periodo in alto mare.

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